WRC25 Kenya D3. Il Massacro di Naiwasha [VIDEO]

Pubblicità
Elfyn Evans si “salva”, resta al comando e allunga. Alle sue spalle è sopravvivenza difficile. Tanak, Neuville, Katsuta e Rovanpera ci sono ancora, ma a distanze da vertigine. Eppure il Rally resta aperto, di fatto quasi come all’inizio
22 marzo 2025


Naiwasha, Kenya, 22 Marzo. Nubi dense, enormi, che si squarciano all’improvviso su un cielo meraviglioso, vicino, luminoso come solo in Africa. Al suolo è l’inferno. Molto fango anche oggi. Niente di che, ad essere guerrieri Masai o turisti, del tutto innaturalmente impietoso quando si tratta di osare, di eccedere nelle velocità affidandosi solo alla bravura. Allora diventa tutta un’altra cosa, e il confronto è durissimo, quasi segnato in partenza. Il Massacro del Lago Naiwasha. Non è colpa degli elementi, la responsabilità è degli Equipaggi, dell’abitudine coraggiosa con cui affrontano ogni metro della loro vita agonistica. Ed è colpa, certamente, anche della sfortuna, o del suo contrario, molto meno evidente. L’ecatombe isola pochi sopravvissuti, che emergono e si stagliano sulla superficie desolata delle classifiche. Pochi davvero, in fin dei conti uno solo!
 

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Uno solo, alla fine. Si chiama Elfyn Evans. È l’ufficiale Toyota, mai come quest’anno predestinato, mai come quest’anno apparentemente cosciente, consapevole. Mai come quest’anno efficace e redditizio. Fino a prova contraria vincente completamente isolato anche a questo giro dopo lo Svezia, solitario. Fino a prova contraria perché considerare finito il 73° Safari Kenya Rally, anche ad un solo metro dal traguardo finale, è un azzardo. Evans è arrivato al sabato del Safari con una dote di un minuto scarso su Tanak, che aveva dominato fino a due Speciali dalla fine del venerdì. Rovanpera, “avversario” per modo di dire nel contesto di un Rally in cui conta finire, è a sette secondi, il Campione del Mondo Neuville lontano e innocuo.

Evans continua come ha iniziato. Senza mai esagerare, senza mai osare, sempre dentro una immaginaria curva di sicurezza che viene dall’esperienza e dallo storico” di affidabilità delle Toyota in Kenya. Gli capita anche di vincere. Sulla prima Sleeping Warrior, 26 chilometri, e sulla prima Elmenteita. Ma Rovanpera invece di attaccare gli protegge le spalle, e per gli altri è solo un’altra giornata d’inferno. Fourmaux non è ripartito per sperare di avere una macchina l’ultimo giorno, Neuville ha passato la notte sul vaso, e come Tanak, Munster e Katsuta, e poi anche Rovanpera, ha dovuto mettere mano al bagagliaio delle scorte. In queste condizioni Evans eccelle per freddezza e, l’abbiamo già detto, si muove come un saggio. Nonostante non gli vada tutto perfettamente liscio (foratura, spin, aquaplaning e un mezzo dritto). Dipendentemente da quel che succede e lui e dietro di lui, il suo vantaggio in testa alla generale aumenta. Dopo 16 delle 21 prove speciali del programma, quando manca solo la Super Domenica, Tanak è a 2 minuti, Neuville a 4 e mezzo, Katsuta a 5 e Rovanpera a 6.

A fine giornata il primo bilancio è frustrante. Evans è nettamente primo, ma il Rally non è affatto finito né archiviabile a priori. Alle sue spalle il bollettino è impressionante: solo 13 dei partenti è realmente in corsa, tutti gli altri hanno dovuto ricorrere alla regola del Super Rally per restare in gara. Si contano poco meno di una trentina di forature e cambi ruota, almeno una dozzina di guasti, gli incidentini vari e gli errori non si contano. Anche perché le responsabilità sono attribuibili con una certa facilità anche alla sfortuna. E non è detto che sia finita. Restano da correre ancora la Mzabibu, 8 chilometri, due volte la Oserengoni, 18, due volte la Hell’s Gate, 10 e mezzo di un Power Stage il cui nome dice tutto.

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com
 

73° Rally Safari Kenia. Classifica Assoluta dopo D3
1 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) 3h38m39.3s
2 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) +1m57.4s
3 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) +4m33.4s
4 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1) +5m06.6s
5 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1) +6m06.0s
6 Sami Pajari/Marko Salminen (Toyota GR YARIS Rally1) +7m00.4s
7 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1) +11m02.0s
8 Gus Greensmith/Jonas Andersson (Škoda Fabia RS Rally2) +12m08.3s
9 Jan Solans/Rodrigo Sanjuán (Toyota GR Yaris Rally2) +12m14.1s
10 Jourdan Serderidis/Frédéric Miclotte (Ford Puma Rally1) +24m39.1s

Ultime da News

Pubblicità