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Las Palmas, Isole Canarie, 25 Aprile. Per la prima volta il Rally delle Isole Canarie è nel circuito del Mondiale. Ha già fatto parte di varie serie cadette, e chi l’ha corso potrebbe portare in dote un minimo di vantaggio, ma poi la storia è, più o meno, sempre la stessa. Il pacchetto migliore finisce per imporsi e le variabili più “pericolose” restano relegate ai colpi di scena, leggi errori e guasti. È il quarto appuntamento della stagione dopo Monte-Carlo, Svezia, Kenya (hanno vinto Ogier, Evans, Evans) tutto-asfalto per 301 chilometri in 18 prove speciali sullo sviluppo totale di oltre 1.000KM.
L’ambiente è in ebollizione. C’è la candidatura di Malcolm Wilson al ruolo di Vice Presidente dello sport in seno alla FIA dopo le l’uscita di scena di Robert Reid (non in punta di piedi né silenziose, ha parlato di “crollo fondamentale degli standard di governance”), ma l’assegnazione del ruolo avverrà non prima del mese di Giugno.
C’è una specie di “accordo” tra FIA e Piloti sul tema delle “parolacce”. Fasullo il problema, ipocrita la soluzione “salomonica”, che verte su una certa indulgenza nei frangenti più caldi del Rally e su un maggior rigore nei momenti ufficiali. finirà che si dovrà inventare un “adrenalinometro” per stabilire se in quel dato momento il Pilota doveva trattenersi, oppure no, dal dire parole pesantissime come “ca**ata” e usare, invece, il termine “stupidaggine”.
C’è soprattutto lo spauracchio del futuro in funzione del ritiro, sempre più chiacchierato, di Hyundai, nel cui caso il WRC resterebbe un deserto di fabbriche con un costruttore e mezzo, Toyota e Ford M-Sport, a far da padrone di poco. Ora che i buoi sono scappati quasi tutti si torna all’idea delle Rally2 come punto di partenza, ma a quanto sembra solo per quanto riguarda il motore da utilizzare, ma non telaio e carrozzeria, e in un tetto di costi fissato a 350.000 euro per macchina. E dai, piano piano, dopo i tira e molla che hanno già visto sparire e riapparire, per poi essere gettato nel cestino, l’ibrido, magari si arriva alla soluzione logica che è un passo avanti delle attuali Rally2. Niente di più. Stop.
Su questa lunghezza d’onda ecco lanciata anche la versione Mondiale del 49° Rally Islas Canarias, però partendo da un piccolo problema anche in questo caso, quello delle ricognizioni. Sono state effettuate sulle strade ancora aperte nei due sensi e con una densità di traffico notevole. Quindi le note, ricavate in un contesto di compromesso, necessitano e necessiteranno di molte correzioni. Un piccolo vantaggio per chi conosce il Rally per averlo già corso, un piccolo vantaggio per i più bravi e reattivi, un grande vantaggio per chi… ha la macchina migliore. E al momento, dopo lo shakedown e il primo giorno di Speciali (sei per un totale di 118KM), non c’è storia.
Rovanpera è stato il più veloce nello shakedown, e al riposo del venerdì sera ci sono 5 Toyota al comando, ovvero tutte le Rally1. Nell’ordine quelle di un Rovanpera da paura (mezzo minuto di vantaggio, chissà che punti a tutti i 35 punti in palio per avvicinarsi a Evans), Ogier, Evans, Pajari e Katsuta. Le Hyundai di Formaux, Tanak e Neuville arrivano dopo, ma sono già distanti, chi più chi meno, un minuto. E i “semi-ufficiali” Ford M-Sport Munster e McErlean chiudono i dieci, che poi sono nove delle 10 Rally1 in gara (contro la bellezza di 38 Rally2!) più la Rally2 del francese. Piloti Toyota non contentissimi, ma ci fanno, Piloti Hyundai scontenti. Soprattutto il Campione del Mondo in carica, Thierry Neuville. Come se tirasse un’ariaccia. Che la notte porti consiglio e… soprattutto, soluzioni.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com
49° Rally Islas Canarias. Classifica Assoluta dopo D1
1 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1) 1h10m31.8s
2 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1) +26.8s
3 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1) +36.4s
4 Sami Pajari/Marko Salminen (Toyota GR YARIS Rally1) +55.3s
5 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1) +1m06.0s
6 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1) +1m13.3s
7 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1) +1m14.1s
8 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Hyundai i20 N Rally1) +1m14.8s
9 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1) +2m11.1s
10 Yohan Rossel/Arnaud Dunand (Citroën C3 Rally2) +2m50.7s