WRC24. Rally Poland. Mikkelsen a sorpresa (nel giorno nero di Tanak)

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Tanak subito fuori, scontro con un cervo, Neuville inattivo. Mikkelsen e Sesks protagonisti. Il Rally attende il risveglio del sabato. Mikkelsen è al comando davanti a Evans e Rovanpera. Neuville settimo di rimessa
28 giugno 2024

Mikolajki, 28 Giugno 2024. Per Ott Tanak è arrivata l’ora di lavorare sulle negatività insieme al mago Anubi. Di guai ne ha avuto abbastanza, molti gratis, e in Polonia 2024 il Campione del Mondo 2019 ha sfiorato il ridicolo. A fermare l’estone, infatti, subito sulla prima Speciale del venerdì, il frontale con un cornutissimo, autentico cervo, evidentemente non al corrente, per ragioni di linguaggio, della chiusura delle strade. Super Rally e via, se ne riparla sabato e domenica per gli avanzi del Rally, dopo aver mostrato che in Polonia c’era venuto con intenzioni non negoziabili e con un’arma affilatissima.

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Ne è prova il fatto che, subito dopo, l’80° Rally Poland si sofferma su quello che è quasi un paradosso. Andreas Mikkelsen, part-time Hyundai insieme e Dani Sordo e vincitore del Rally nel lontanissimo 2016, passa al comando, e al secondo posto sale l’unica Rally1 non-ibrida, la Puma noleggiata a prezzo di favore (magari proprio perché incompleta) dal lettone Martins Sesks.

Thierry Neuville, sempre più refrattario ad un’azione d’attacco, la scusa non sempre lecita è il fatto di aprire e “pulire” le strade, gioca ormai di rimessa, accontentandosi di creare gioco a centrocampo ma raramente andando avanti davvero, magari da ala tornante. Il bello è che lo “schema” pare funzionare. Con le bombe e i colpi di scena che scoppiano tutt’attorno, il belga è sempre più concretamente ipotesi di Campione del Mondo 2024.

Mikkelsen vince due Speciali e arriva alla pausa pranzo in testa al Rally. Sesks è secondo a 7 secondi, Evans terzo a 11. Neuville ha vinto di misura la Wieliczy, ma ha fatto un dritto sulla Olecko e il lavoro di “pulizia l’ha effettivamente penalizzato. È settimo dietro anche Rovanpera, che non ha note sufficientemente attendibili, Fourmaux e Munster.

Il secondo e ultimo giro cambia il ritmo dei battistrada. Vincono una volta ciascuno Rovanpera, che in quel momento sale al comando con due decimi di vantaggio, Neuville e Fourmaux (ma in reslta la seconda Olecki è annullata per un problema di spettatori). ma intanto Mikkelsen con la i20 è tornato al comando davanti alle Yaris di Evans e Rovanpera. Sesks è sceso al quarto posto, Pajari, Toyota, e Kajetanowicz, Skoda, entrano nei dieci. La seconda Mikolajki è poco influente, vince Katsuta e Fourmaux passa Sesks.

È ancora lunga, il sabato del Rally Poland porta in dote 124 chilometri al cronometro e le 3 Speciali più lunghe, la Świętajno 1, 18.50 km, la Gołdap 1, 19.90 km, e la Czarne 1, la più lunga del Rally con 22.40 km, in mezzo la piccola Mikolajki Arena di 2 chilometri e mezzo. Verosimilmente giornata cruciale. Certo, il WRC si deve svegliare, soprattutto se c’è già l’idea di ambientarlo per dieci anni in Arabia Saudita.

© Immagini – Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport, Ford M-Sport, WRC.com

80° Orlen Rally Poland. Classifica Venerdì

1 Andreas Mikkelsen/Torstein Eriksen (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) 59:43.7
2 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +1.8s
3 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +2.0s
4 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Ford Puma Rally1 HYBRID) +7.5s
5 Mārtiņš Sesks/Renārs Francis (Ford Puma Rally1) +7.7s
6 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1 HYBRID) +21.3s
7 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +29.8s
8 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +32.3s
 

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