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Mikolajki, 27 Giugno 2024. Non è facile, al giorno d’oggi, comporre una prova di Mondiale. Si ha un bel dire che l’anno prossimo si va in Paraguay per la 38ma nazione della storia WRC, ma intanto con un fronte di partecipazione della “classe regina” così stretto, qualsiasi strategia è appesa a un filo. L’80° Orlen Rally Poland non sfugge certo a questa congiuntura. Improvvisamente si entra nel vivo. Shakedown e la prima, nota prova speciale spettacolo di Mikolajki, che è anche il quartier generale del Rally. Il che vuol dire che, in una cittadina normalmente tranquilla, l’onda di affluenza dei tifosi ha già portato al collasso viabilità a infrastrutture. Ma questo è il male minore, perché è figlio della passione.
Prima di Mikolajiki è già successo abbastanza, e alle nove vetture Rally1 Hybrid si è arrivati non facilmente, e tanto meno sulla carta. Martedì Ogier si è schiantato con la macchina delle ricognizioni contro un’altra vettura di “civili”. Tutti all’ospedale, niente di grave ma il fuoriclasse francese ci è rimasto per accertamenti. Allarme generale in Toyota Gazoo, carte false (si fa per dire) e all’ultimo tuffo hanno ammesso alla partecipazione Kalle Rovanpera, nel frattempo precettato allo scopo. Fame di punti, Mondiali che scivolano via, Toyota ha già detto che in Lettonia si presenterà con quattro macchine, i due pensionati compresi. Per quello è stato rimandato il debutto di Sami Pajari sulla Yaris Rally1. Il 22enne finlandese debutterà sulle strade di casa al Finlandia di Agosto.
Altro mistero. Si arriva alle nove macchine includendo la Puma di Martins Sesks, lettone, 24 anni. È il Pilota ufficiale… pagante che ha vinto lo scorso anno davanti a Paddon, e quindi ci sta. È da notare che il Polonia manca dal Mondiale dal lontano 2017, vinse Neuville ai danni ancora di Paddon, doppietta Hyundai. Dunque Sesks con la Puma, ma c’è un ma: non è una Rally1- Hybrid, è una Rally1 non-ibrida. Cioè non ha la parte elettrica, e l’equivalente del peso è aggiunto in forma di ballast. Si dice che il lettone farà dei test con la ibrida-non-ibrida, qualcun altro azzarda che stia provando l’evoluzione futura della Puma. Me se è già sancito che le ibride sono condannate a… sopravvivere…
Beh, basta chiacchiere, vediamo cosa succede e cosa potrà succedere. Tanak è partito in tromba e ha già massacrato sia sullo shakedown che sulla prima Mikolajki Arena spettacolo. Pochi chilometri ma se tra gli altri ci sono decimi di secondo l’estone impone già dei secondi interi. È evidente che ha urgenza e il dente avvelenato, sarebbe il colmo se dovesse essere proprio lui a interrompere la serie dell’eterno secondo Neuville regalandogli questa slot 2024 così parca di campioni in campo. Intanto Neuville e Evans, gli eredi putativi di Rovanpera, lo seguono. Vedremo cosa sarà loro possibile fare sulle 19 Speciali spalmate sui 303 chilometri dell’80° Rally Poland.
© Immagini – Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport, Ford M-Sport, WRC.com
80° Orlen Rally Poland. Classifica dopo Mijolajiki Arena Spettacolo
1 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) 1m42.5s
2 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +1.0s
3 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +1.3s
4 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +1.6s
5 Andreas Mikkelsen/Torstein Eriksen (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +1.8s
6 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Ford Puma Rally1 HYBRID) +1.9s
7 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +2.1s
8 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1 HYBRID) +2.7s
9 Mārtiņš Sesks/Renārs Francis (Ford Puma Rally1) +3.7s
10 Oliver Solberg/Elliott Edmondson (Škoda Fabia RS Rally2) +5.7s