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Lamia, Grecia, 8 Settembre 2024. Sul più bello il Power Stage viene interrotto. Malore a uno spettatore, entra l’ambulanza e tutto si ferma. Sono passati in sette, mancano i top, Tanak, Sordo, Ogier e Neuville, in ordine di aspettativa del thriller finale e inverso di classifica. È logico, è bene che l’organizzazione non abbia dubbi sulla priorità e che reagisca fulmineamente. Poi si riprende, un’ora dopo, il tempo perché l’Acropolis scateni la sua ultima offensiva. Sul piano dei colpi di scena, che hanno caratterizzato ogni giorno del Rally, non è ancora finita.
Con ordine. Ogier vince le prime due Speciali del giorno, dunque anche la prima Eleftherohori prova generale di Power Stage. A quel punto è chiaro che il francese punta sia ai 5 punti del Power Stage sia alla Super Domenica. Il massimo dei punti con i quali garantirsi un bottino complessivo simile o migliore a quello di Neuville, tali da annullare i guai del sabato e da portargli un fiume d’acqua all’inseguimento del leader.
Non va così. È l’ultima, il Power Stage, e Ogier va in tonneau un chilometro e mezzo dentro la Speciale. Torna sulle ruote, sistema insieme a Vincent Landais quel che può della Macchina e riparte. Riuscirà a finire, ultimo per inabissarsi dal secondo al 15° posto della generale finale. L’8 volte Campione del Mondo, che vincerà 8 delle 15 prove speciali, non si è mai dato per vinto, è andato vicino a recuperare comunque l’obiettivo, ha rischiato, forse scommesso e ha perso. Il carattere dell’eccellenza!
Ed ecco che l’Acropolis, non il Rally ma il Martello degli Dei, ha colpito ancora, fino alla fine. La big picture torna a mostrare tre Hyundai ai primi 3 posti, nell’ordine Neuville, Sordo, Tanak. Il podio è monopolizzato, ma in un diverso ordine rispetto al simil-triplete del primo giorno e, soprattutto, al termine di dinamiche difficilmente immaginabili. Il Thierry Neuville del “Piano Cyril Abiteboul” ha fatto centro ancora una volta, il belga è al secondo successo dopo l’inaugurale Monte-Carlo, e gli inseguitori restano indietro, più indietro. Fourmaux vince il Power Stage, Tanak la Super Domenica, ma il massimo dei punti li ha raccolti il leader sempre meno provvisorio, si direbbe. Neuville sale a 192 punti, Tanak ne somma 158 e Ogier 154, Evans arranca a 140. Non è detta l’ultima parola, mancano ancora tre Rally alla fine del Campionato, Cile, Centro Europa, Giappone, ma si potrebbe dire che Thierry Neuville stia in ogni caso preparando l’intero discorso che insegue del 2014.
Un po’ di cronaca spicciola prima di concludere. Sami Pajari, Toyota, subentra a Robert Virves (stesso tempo), Skoda, ed è quarto assoluto. Il finlandese resta leader del WRC2 Challenge ed è il primo drlle ben 7 Rally2 che hanno invaso la top ten. Roberto Daprà e Luca Guglielmetti, Skoda, sono 10mi assoluti, risultato super eccellente. I fratelli Maior sono primi nella Junior.
Si va al Rally Chile Bio Bio, dal 26 al 29 Settembre.
© Immagini – Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport, Ford M-Sport, WRC.com
68° Rally Acropolis. Finale
1 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) 3h38m04.2s
2 Dani Sordo/Cándido Carrera (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +1m46.8s
3 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +2m57.3s
4 Sami Pajari/Enni Mälkönen (Toyota GR Yaris Rally2) +7m01.1s
5 Robert Virves/Aleks Lesk (Škoda Fabia RS Rally2) +7m01.1s
6 Yohan Rossel/Florian Barral (Citroën C3 Rally2) +7m31.9s
7 Kajetan Kajetanowicz/Maciej Szczepaniak (Škoda Fabia RS Rally2) +9m54.0s
8 Fabrizio Zaldivar/Marcelo Der Ohannesian (Škoda Fabia RS Rally2) +11m27.9s
9 Josh McErlean/James Fulton (Škoda Fabia RS Rally2) +12m27.2s
10 Roberto Daprà/Luca Guglielmetti (Škoda Fabia RS Rally2) +13m44.9s