WRC24 Cile. Ultime 3 per decidere, Neuville ora favorito. D1, Tanak [UPDATE, Evans durante… la notte] in testa

WRC24 Cile. Ultime 3 per decidere, Neuville ora favorito. D1, Tanak [UPDATE, Evans durante… la notte] in testa
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Dominatore del Rally Chile è Ogier, che però sbatte e fora nella seconda PS. Evans mantiene il comando fino alla penultima, poi passa Tanak, vincitore lo scorso anno. Rovanpera è terzo, Pajari bravissimo quarto. Neuville di conserva
28 settembre 2024

Concepción, Cile, 27 Settembre 2024. [UPDATE] Toyota reclama e, durante la notte, vengono rivisti i tempi della prima Speciale, la Pulperia neutralizzata, sulla base dei passaggi della ripetizione del pomeriggio. In questo modo vengono corretti i tempi di Evans, che passa al comando, Formaux, che vince così l’ultima Speciale, e Pajari. Teniamone conto nella lettura.

Dai-dai (non è la cassatina di Castiglioncello) ci siamo arrivati. Siamo alle ultime 3 Prove del Mondiale WRC 2024. Siamo alla tornata finale, iniziando dal Rally Chile BioBio, la situazione in testa alle varie graduatorie è tutt’altro che chiara ma c’è una direzione. La tendenza è Hyundai, e c’è una certa evidenza di strategie non troppo indovinate da parte di Toyota. Come sempre, qualcosa è stato condizionato anche dal caso. Fatto sta che Thierry Neuville si avvicina al sogno della sua vita con tremenda prudenza, e Hyundai va verso un obiettivo che insegue da oltre 10 anni. Toyota sembra essersene accorta troppo tardi, oppure ha sottovalutato l’avversario (o sopravvalutato l’organico) e pensato di risparmiare qualcosa mantenendo un anno sabbatico e uno di pensione ai suoi fuoriclasse. Sta di fatto che In Cile come anche in Grecia, Finlandia e Lettonia, Toyota Gazoo scende in campo con un’armata per salvare il salvabile (leggi il Mondiale Marche).

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Ma veniamo al Rally Chile terz’ultima di Campionato, epicentro a Concepción, 500 chilometri Sud-Ovest della capitale Santiago, sul Pacifico. 1.240 chilometri in totale, di cui 306 cronometrati in 16 prove speciali. Terra pura, grip in genere scarso, ma sicuramente meno accidentata rispetto alla Grecia. Buona per fare i conti, tendenzialmente, con le sbalorditive Pirelli soft, ormai considerate “universali”. Neuville, Tanak e Lappi con le Hyundai i20, Formaux, Munster e la rivelazione Sesks (di nuovo in configurazione non-elettrica) con le Ford Puma e, ecco un altro imponente schema d’attacco, Ogier, Rovanpera, Evans e l’intro Pajari (al posto di Katsuta) con le Toyota Yaris. 10 Rally1 Hybrid, il massimo della vita di questi tempi. Neuville, Tanak, Ogier, 192, 158 e 154 punti. 34 punti di vantaggio, teoricamente Neuville potrebbe tornare dal Cile da Campione del Mondo, sogno antico troppe volte strozzato. Questa è la situazione Mondiale alla vigilia.

Lo shakedown è “fasullo. I più risparmiano le gomme, così per Lappi è facile “staccare il tempone”, stratosferico rispetto al giudizioso standard dei colleghi. E neanche la prima Pulperia, meno di 20KM, può dire molto perché viene interrotta dopo alcuni passaggi per un problema di sicurezza per gli spettatori. La seconda, invece, Rere di 13KM, è il manifesto delle intenzioni tardive di Toyota in difesa dei propri Titoli: Evans, Rovanpera, Pajari e Ogier, 4 Yaris infila a sbarrare la strada alle i20. E la terza, la San Rosendo di 23KM, ci riporta al carattere sfortunato delle tardive strategie di recupero di Toyota: Ogier è sfortunato, sbatte e deve cambiare una ruota (a Sesks capiterà due volte… con una sola scorta). Il francese è nuovamente fuori dai giochi mondiali e da salvatore della patria diventa gregario. Neuville, al pelo nei 10 all’inizio per la poca dimestichezza con i problemi dell’apripista, inizia la scalata che ha caratterizzato la sua campagna 2024. E inizia anche l’”intrusione” delle Rally2 nella top ten, Gryazin e Greensmith.

Il secondo giro… strade veloci e ancora poco grip. Ogier parla poco o nulla, per monosillabi o frasi fatte. La disdicevole, esagerata multa per essersi lamentato della polvere in Grecia la dice lunga sulla libertà di espressione lasciata ai Piloti, quindi Ogier lascia che a parlare siano i fatti. Il fuoriclasse 8 volte Campione del Mondo vince tutte le speciali del pomeriggio, per un totale di 4 vinte su 6 disputate nel giorno di apertura del Rally Chile. Un vero peccato non poterlo vedere in lotta aperta per il Mondiale.

Evans, salito al comando dopo la seconda Speciale, riesce a mantenersi a galla solo fino alla penultima, poi sulla seconda Rere passa al comando Tanak, il vincitore dello scorso anno. 4 decimi di secondo. Rovanpera, che ha rischiato grosso nella penultima, mantiene la terza posizione, Pajari alla seconda uscita in Rally1 è bravissimo, quarto, e Munster stupisce tutti, quinto. Lappi, a parte il finto exploit Shakedown, sparisce presto per ritmo e foratura, Formaux, che era salito fino alla quarta posizione, ha un problema di alternatore e si inabissa. Thierry Neuville, sesto a mezzo minuto dalla testa del Rally, si mantiene in tabella di marcia verso il Titolo.

Ora tocca al sabato. 140 chilometri in 6 Speciali, Pelun, Lota e Maria Las Cruces, 16, 25 e 28 chilometri. È la giornata più dura, soprattutto per le gomme… solo in parte risparmiate con lo Shakedown e la neutralizzazione della prima PS del Rally.

© Immagini – Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport, Ford M-Sport, WRC.com

Rally Biobio Chile. Classifica Assoluta dopo Day 1, Venerdì. 1 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) 58m03.9s

2 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +3.0s

3 Kalle Rovanperä/Jonne Halttunen (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +10.1s

4 Sami Pajari/Enni Mälkönen (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +12.2s

5 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1 HYBRID) +13.7s

6 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +33.3s

7 Esapekka Lappi/Janne Ferm (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +39.1s

8 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Ford Puma Rally1 HYBRID) +1m02.2s

9 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +1m27.9s

10 Nikolay Gryazin/Konstantin Aleksandrov (Citroën C3 Rally2) +2m17.9s

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