WRC24 Cile. Stravince Rovanpera, Toyota, show Ogier. [GALLERY]

Pubblicità
Ogier vince tutto nella Super domenica, ma Rovanpera non si muove dalla testa del Rally conquistata nel pomeriggio di sabato. Evans è buon secondo, Tanak e Neuville sono a ruota. Neuville fa un passo avanti per il Titolo Piloti, Toyota per il Marche
29 settembre 2024

Concepción, Cile, 29 Settembre 2024. Mi son svegliato e… 29 settembre, Kalle Rovanpera e Jonne Halttunen, Toyota Yaris TRally1 Hybrid, vincono il Rally Chile Biobio anno terzo. Quarta vittoria dell’Equipaggio, dopo il Safari, il Polonia, il Lettonia. È una vittoria con vezzo, con il piacere di imporre una supremazia di tanto in tanto minata dagli eventi del Campionato, ed è una vittoria di una certa utilità per il Team Gazoo Racing, che contava, avendo dichiarato apertamente che lo spiegamento di forze aveva come scopro primario quello di rincorrere e difendere il Titolo Marche improvvisamente scappato di mano. Per il Titolo Piloti la faccenda è da un po’ complicata, e la stessa strategia, non sveglissima per tempistica, non pare funzionare così bene.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Ci si mette il caso, la fortuna e la sfortuna. Da quando è stato richiamato dalla “pensione”, Sébastien Ogier ha saputo far vedere che è sempre un numero 1, ma a parte le qualità in vetrina, sono arrivate meno vittorie e, soprattutto, meno punti del previsto. Il Rally Chile del fenomeno francese è un po’ la dimostrazione dei fatti. Subito in testa, Ogier ha pagato caro una toccata. Ruota cambiata e un minuto e mezzo abbondante regalato durante la terza Prova Speciale, San Rosendo. Secondo giorno, Speciale n° 8, Lota, stessa storia, o similare, un altro urto, la rottura di un “ramo” della sospensione e via a casa. O meglio, al Service per preparare la domenica. E la domenica è stratosferica, Ogier vince tutto. La Super Domenica, 7 punti, e il Power Stage, 5 punti. Show eccellente. Il guerriero non si arrende, la guerra non è finita.

Il dopo Ogier è comunque di marca Toyota, ma con alcune variazioni sul tema. Sulla débacle di Ogier va in testa Elfyn Evans, bravissimo, quasi resuscitato dai torpori di una stagione zeppa di quesiti. Il gallese resta al comando per sette speciali, scaramucce “tirate” e spettacolari con Tanak e con il compagno di Squadra. Rovanpera rompe definitivamente gli indugi sulla seconda Lota e, sei speciali alla fine, non vince una sola volta, spesso per un’inezia, ma non molla più la testa del Rally. Il finale è emblematico. Ogier contro Rovanpera (sì, perché nonostante le urgenze di classifica i due fuoriclasse non si sono risparmiati), fino al meraviglioso epilogo Power Stage, Ogier primo Rovanpera secondo, un decimo di secondo di differenza. Nella generale finale Rovanpera è primo e Evans secondo. È doppietta. Fino ad un certo poteva essere triplete ma, appunto, a Ogier è andata male e dal giovane e inesperto Pajari, sesto assoluto, bravissimo, non si poteva pretendere la luna.

Dopo la doppietta Toyota viene una coppia Hyundai quasi logica. Ott Tanak, terzo, muto e infelice (e pensare che, qui, aveva vinto lo scorso anno), e Thierry Neuville, quarto. Quasi logica perché lo schema pare ricalcare perfettamente il dictat non scritto, o per lo meno non diffuso, di Cyril Abiteboul, boss e sempre più boss della Squadra di stanza a Alzenau. Attaccare con misura e difendere con i denti, soprattutto con pazienza. Neuville è vicinissimo al sogno di una vita, Hyundai alle ambizioni di oltre dieci anni di impegno frustrato, da parte di Vokswagen, Ford, Toyota, ma principalmente da quel tal Seb Ogier che ha vinto quasi tutto (solo un anno concesso a Tanak).

Quest’anno la musica è cambiata. Saputo che Rovanpera e Ogier sarebbero stati a mezzo servizio, Hyundai ha impostato la stagione di Neuviulle sull’attesa prudente. Guarda te com’è andata questa volta, in Cile, che poi è la storia di un’intera stagione valorizzata solo dalle vittorie al “Monte” e all’Acropoli. Venerdì mattina Neuville, che non ama particolarmente partire per primo (forse perché non ci è mai stato abituato) è nono, venerdì sera sesto. Sabato sera con il minimo sforzo, Neuville, che alla fine vincerà anche una Speciale, la seconda Lota, è quarto, e da lì non si muoverà più, neanche spinto dall’orgoglio per il Power Stage. Il quarto posto è utilissimo, e uno dei vincitori del Rally è proprio Neuville, che resta al comando nella generale, 207 punti, mantiene la distanza con Tanak, 178, e tutto sommato non si deve preoccupare troppo di Ogier, terzo con 166 punti.

Sostanzialmente, il terzo Rally Chile Biobio è tutto qui. Registra, sì, gli ottimi piazzamenti di Formaux, Pajari e Munster, ma ormai si è concentrati sulla corsa ai Titoli, e quelli sono la chiave di lettura del Cile e anche delle singole prove, due soltanto, Centro Europa e Giappone, da qui alla fine della stagione. Oltre a Gryazin e Greensmith, le Rally2 già nei dieci, arriva d’impeto anche Yohan Rossel, Citroen, che recuperato a tavolino il tempo perso dietro a Solberg fermo durante la Speciale numero 11, irrompe al comando del WRC2. Curiosamente, a inseguirlo invano è Gryazin, ma il risultato finale è che i due portano al Team DG Sport Competition il Titolo Team. Per l’individuale, visto il passo falso di Oliver Solberg, bisogna ancora aspettare.

Armi e bagagli verso l’Europa, tocca al Central European Rally, seconda edizione del tri-nazioni in programma dal 17 al 20 Ottobre.

© Immagini – Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport, Ford M-Sport, WRC.com

Pubblicità
Caricamento commenti...