WRC24 CER. D2. Ma te guarda Neuville! [VIDEO]

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Libero dalla sindrome dell’apripista (l’asfalto è buon psicologo), Neuville va forte, preciso, e salta al comando del Rally davanti a Ogier e Tanak. Complessivamente le Hyundai meglio delle Toyota, in un buon segno di matura competitività che autorizza i sogni
18 ottobre 2024

Bad Griesbach, Germania, 18 Ottobre 2024. Ma allora è proprio vero! Thierry Neuville non si è mai adattato al ruolo di apripista (perché certamente non era abituato a esser leader di Mondiale) per il quale quest’anno ha davvero sofferto. Non una scusa facile bensì un fatto. La dimostrazione che eravamo in malafede a sospettare viene dalla penultima del Mondiale, dal Central Europe Rally tri-nazionale. Con l’asfalto un po’ di sporco autunnale c’è sempre, foglie, umido, residui dei tagli, ma non è circostanza drammatica. E così Neuville, complice una i20 perfetta, sale in cattedra, vince 2 delle 8 Speciali sin qui disputate (la prima è la Klatovi di giovedì) e salta al comando del Rally.

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I primi conti si fanno sabato sera, poiché la nuova formula di attribuzione dei punteggi consegna la fideiussione di prima tranche prima di quella che è diventata la Super Domenica, ma un Neuville dichiaratamente “conservativo” che balza in testa alla lista finisce per diventare una notizia. E la notizia fa particolarmente bene anche Hyundai, che con il primo e terzo, Neuville-Tanak, in contrapposizione al secondo-quarto di Toyota, Ogier-Evans, porta acqua fresca anche al mulino del Costruttori. Per ora la politica di Ciryl Abiteboul presidente è quella giusta. Va detto che c’è ancora un intero giorno di gara con 6 Speciali, e va detto anche che, in condizioni così delicate come quelle degli asfalti e del meteo si è delineata una certa tendenza alla prudenza, ma se il buongiorno si vedesse finalmente al mattino…

Ogier è stato complessivamente il più aggressivo, ma non altrettanto “pulito”, al punto che le tre vittorie di Speciale non bastano al fuoriclasse francese per evitare un ritardo di 6 secondi dal battistrada Neuville. Il resto della comitiva non sembra attualmente all’altezza del confronto. Tanak e Evans vincono qualcosa e fanno presenza in una zona ancora calda della classifica, già Katsuta, Pajari e i due Piloti Ford Fourmaux e Munster sono più spettatori che attori. Con pochi chilometri in gara Andreas Mikkelsen, sceso in pista nella programmata alternanza Hyundai con Lappi, esce di scena alla quinta Speciale, che viene di conseguenza interrotta in regime di bandiera rossa.

C’è del fuoco sotto la cenere, questo lo si intuisce, ma in quale direzione possa esplodere l’incendio è difficile dirlo. Con la prima parte di Gara Neuville ha già dimostrato abbastanza quanto vale e potrebbe “ritirarsi” nel suo quasi abituale ruolo di osservatore” paziente, ma certamente la tentazione di andare a vedere se la questione Mondiale fosse risolvibile in questo week end è certamente forte. E altrettanto forte, c’è da scommetterci, sarà la risoluzione degli Equipaggi Toyota, venuti in al Centro Europa proprio per mettere più bastoni possibile tra le ruote degli avversari.

© Immagini – Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport, Ford M-Sport, WRC.com

Central Europe Rally day 2 (Friday):

1 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) 1h04m40.0s
2 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +6.4s
3 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +7.8s
4 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +15.1s
5 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +38.6s
6 Sami Pajari/Enni Mälkönen (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +1m28.2s
7 Adrien Fourmaux/Alexandre Coria (Ford Puma Rally1 HYBRID) +1m33.4s
8 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1 HYBRID) +2m27.4s
9 Nikolay Gryazin/Konstantin Aleksandrov (Citroën C3 Rally2) +3m53.3s
10 Oliver Solberg/Elliott Edmondson (Škoda Fabia RS Rally2) +3m56.4s

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