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Lamia, Grecia, 5 Settembre 2024. Più di un mese di Campionato in sospensione, o in vacanza come (quasi) tutti, l’estate torrida che si concede una pausa da noi, ma non in Grecia. Così il 68° Acropolis Rally di Grecia si preannuncia come una delle edizioni più dure dell’era moderna del WRC. Meteo sicuro, farà caldo e le nuvole di polvere sono lì, parcheggiate sugli sterrati greci, in attesa del passaggio delle Macchine per oscurare l’orizzonte. Suoli abrasivi, terra smossa, soprattutto pietre aguzze, taglienti, affioranti o “libere”. Pirelli Hard per tutti, scelta prime & premium obbligatoria, e un po’ di fortuna per uscire indenni dalla roulette del Rally degli Dei. Fortuna che si accompagna sempre con un’oculata gestione delle risorse, mentali e tecniche, fondamentale in Rally leggendari come questo, sì, ma più che altro feroci e impietosi.
Si torna ad un certo equilibrio delle formazioni: 3 Toyota, 3 Hyundai, 3 Ford. Gazoo Racing schiera Ogier, Evans e Katsuta, ma non Rovanpera, Hyundai Neuville, Tanak e Sordo, Ford Fourmaux, Munster e l’”ospite d’onore” e profeta in patria Jourdan Serderidis. Nell’immediata vigilia Neuville e Hyundai hanno rinnovato l’accordo anche per il 2025, dodicesima stagione del sodalizio. Questo può voler dire una cosa importante, e cioè che i coreani contano di poter portare il numero 1 sulle tabelle e sulle fiancate della i20 WRC, soprattutto sui registri della Storia e nella pubblicità. Naturalmente, Toyota permettendo. Il Team giapponese ha interrotto di fatto l’anno semi-sabbatico di Ogier e, con la collaborazione dell’otto volte Mondiale (e, se serve anche con quella di Rovanpera, lo abbiamo visto recentissimamente) intende per lo meno vendere carissima la pelle.
D’altra parte Hyundai e Neuville stanno facendo un lavoro egregio. Vien da dire, parzialmente sostenuti dalle evidenze, che l’arrivo di Cyril Abiteboul ha portato ad Alzenau molto ordine e, soprattutto, idee e strategie chiarissime. Neuville si è trovato in una posizione strana e un po’ scomoda. Sulla carta erano lui e Evans a dover ereditare il Titolo di Rovanpera, insieme a Tanak. Evans deve aver sentito il peso della responsabilità e Tanak, beh, non gliene è andata bene una. Così Neuville ha deciso (o Abiteboul ha deciso per lui) di mordere il freno e di regolarsi sugli altri cercando di ridurre al minimo gli errori. La “strategia” gli sta dando ragione e, dovesse arrivare, magari non sarà un Titolo trionfale ma senz’altro meritato.
Pensieri a parte, Acropolis Rally 2024. 15 Prove Speciali in 3 giorni per 305 chilometri sul totale, trasferimenti compresi, di 1.392. in gran parte delle prove è oltre i 20 chilometri, con la Rengini di sabato di oltre 28, la Aghi Teodori di 25 e la mitica Tarzan di oltre 23. Anche l’ultima, la Elepftherohori, che è anche Power Stage, è più lunga del solito, 18 chilometri. Per ora è solo Shakedown, e la spunta Takamoto Katsuta, Toyota, davanti alle 3 Hyundai di Tanak, Sordo e Neuville. Un terzo passaggio poi annullato aveva dato ragione a Neuville, mentre Ogier è molto indietro con un solo passaggio. Il che la dice lunga. Beh, vediamo chi e come sopravvive. In ogni caso, caldo, polvere e sassi sono garantiti!
© Immagini – Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport, Ford M-Sport, WRC.com