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Alghero, 31 Maggio 2024. Fine mese. Si entra all’improvviso nel vivo del 21° Rally Italia Sardegna. Ma non si volta pagina. C’è crisi di Rally1 Hybrid, solo otto macchine al via, c’è crisi di turnover di Campione. È quasi un paradosso. Dopo 5 Rally della stagione, ma dopo oltre dieci anni, Thierry Neuville sembra finalmente sulla traiettoria dell’obiettivo. È primo con 111 punti. Con alterne fortune lo inseguono Elfyn Evans e Ott Tanak, discretamente staccati ma non persi. Neuville ha vinto il primo della stagione, il Rallye Monte-Carlo, poi basta. Ti arrivano un pensionato pentito e un sabbatico troppo giovane, tali Sébastien Ogier e Kalle Rovanpera, e quella traiettoria diventa improvvisamente indicativa di qualcosa che funziona in maniera strana. Ogier ha vinto in Croazia e Portogallo, Rovanpera in Kenya. Parte il Rally Italia Sardegna con le sue prime 4 prove speciali, ma basta la prima e Seb balza al comando, implacabile, fastidioso.
L’ordine di partenza conta molto, in Sardegna moltissimo e Neuville ne risente pesantemente, e così Evans e Tanak, ma naturalmente per oltre dieci anni Ogier ha avuto sulla testa la stessa condanna, Rally dopo Rally. Non se n’è mai fatto una ragione ma ha vinto, il più delle volte stravinto, lo stesso. Forse, quella dell’ordine di partenza basato sulla posizione nel Mondiale, è una di quelle formule che non è propriamente meritocratica. Ma è così da secoli e ora tocca a Neuville patirne. Lo strano è che in questa particolare situazione stagionale, si determina un contesto stonato. Neuville deve partire sapendo che pulire è uguale pagare, deve spingere e mordere il freno allo stesso tempo per mantenersi in quella traiettoria, e poi ti arrivano il bel bello e, due gare in meno, Ogier rischia di perpetrare il massacro e trasformare il cameo in gloria pura, mettendo il proprio nome nella storia dei record di un Rally emblematico.
In Sardegna il fatto è evidente. Hai voglia di promuovere le nuove, straordinarie Pirelli Hard a scelta obbligata! C’è da pulire uno strato di sporco scivoloso epico, c’è da stare attenti all’abrasione del granito sardo, in tutte le sue “mescole”, c’è da curare ogni curva delle spesso strettissime vie del campo di battaglia. È estasi per gli appassionati, spettacolo purissimo del Rally, ma dentro il cockpit è più di un grattacapo. Arriva la Osilo-Tergu, prima micidiale del libretto RIS 2024. 25 chilometri per iniziare con un piccolo incubo. Caldo, terreno perfetto, fatica e tensione garantite. Si profila il duello. Ogier vince e dilaga, Tanak vende l’anima al diavolo e tiene, Neuville prende quasi mezzo minuto, dietro anche alla prima Rally2 di Pierre-Louis Loubet, e così Evans che ha scommesso, e perso, con 5 gomme in tutto e ha forato (per fortuna una “lenta”). Anche Ogier ha scelto 5 gomme, ma è uno sfizio e non è una necessità come nel caso di Sordo, Neuville e Evans. Neuville e Tanak, che vince, tornano su nella Sedini-Castelsardo di 13 chilometri, lo sloveno si fa sotto e conferma il proprio ruolo di sfidante.
Ogier vince anche sulla ripetizione della Micidiale, Neuville fa capolino sulla seconda Castelsardo. Si va al riposo al termine di una giornata particolarmente intensa. Al mattino lo spettacolare shakedown della Ittiri Arena, che ha visto Neuville imporsi su Ogier e Sordo, al tramonto sulla Costa Ovest proiettata sul tramonto di Alghero il risultato di una prima giornata che, con i suoi 77 chilometri al crono e senza service park ma solo un remote service a metà, decisamente compatta nel ritmo, come da formula sperimentante in Sardegna per la prima volta, ma non certo sottotono o liquidamente debole, come qualcuno ha provato a lamentare. Ogier è primo ed è in tabella nel progetto di quinta vittoria (che lo porterebbe al sorpasso di Loeb), Tanak è a 4 secondi e mezzo e sottoscrive un Rally di riscatto (ma in Sardegna l’estone è stato anche molto sfortunato). A seguire, Sordo e Neuville sono nel gruppetto del “mezzo minuto”, in tabella per un posto al sole, ma con circospezione.
Sabato terribile in vista. 144 chilometri al tempo feroce del cronometro. Nomi di sterrati stellari e leggendari, Tula, Monte Lerno, Coiluna. Tutto quel che si è detto, visto e registrato può amplificarsi o dissolversi in un colpo di scena o di genio.
© Immagini – Rally Italia Sardegna, Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool, Hyundai Motorsport, Ford M-Sport, WRC.com
Classifica Rally Italia Sardegna, dopo le prime 4 PS:
1 Sébastien Ogier/Vincent Landais (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) 53m43.1s
2 Ott Tänak/Martin Järveoja (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +4.5s
3 Dani Sordo/Cándido Carrera (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +33.2s
4 Takamoto Katsuta/Aaron Johnston (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +34.5s
5 Thierry Neuville/Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 N Rally1 HYBRID) +36.6s
6 Elfyn Evans/Scott Martin (Toyota GR YARIS Rally1 HYBRID) +57.3s
7 Grégoire Munster/Louis Louka (Ford Puma Rally1 HYBRID) +1m09.2s
8 Sami Pajari/Enni Mälkönen (Toyota GR Yaris Rally2) +1m34.6s
9 Pierre-Louis Loubet/Loris Pascaud (Škoda Fabia RS Rally2) +1m52.9s
10 Jan Solans/Rodrigo Sanjuan (Toyota GR Yaris Rally2) +2m03.2s