WRC23. Neuville presenta il Central Europe Rally

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Evento inedito, per formula e schema geografico, per la penultima del Mondiale 2023. Torna Sébastien Ogier (ma non Loeb). Neuville il più sveglio (un po’ tardi), Tanak aggressivo. È il Rally da cui può uscire il nome da incidere sull’albo d’oro
26 ottobre 2023

Passau, Germania, 26 Ottobre 2023. È la volta in cui la penultima è la prima. La volta in cui il Campionato del Mondo WRC propone uno schema, soprattutto geografico e, se vogliamo, politico, inedito. È la prima volta che una data di Mondiale si spalma su tre nazioni. C’era e c’è grande aspettativa, soprattutto una certa curiosità. Central Europe Rally nel suo inedito format internazionale, punta il compasso del Service Park a Passau, Germania, poi disegna il tracciato del primo giorno in Repubblica Ceka, con una sontuosa partenza da Praga, quindi passa nel cuneo Nord dell’Austria dove sviluppa il secondo giorno di Gara, infine torna in Germania per il gran finale. In programma 18 Speciali in tre giorni e tre nazioni per un totale di 311 chilometri cronometrati. Asfalto, Pirelli Scorpion soft e wet di default.

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La novità non ha faticato ad attirare Sébastien Ogier, era chiaro che il fuoriclasse 8 volte Campione del Mondo non avrebbe rinunciato ad una prima che, fra l’altro, gli concede il privilegio di una verifica di efficacia del talento in un contesto almeno parzialmente trasparente e uguale per tutti, ma non riesce a richiamare l’altro Sèb. Tuttavia anche questo ce lo aspettavamo: Sébastien Loeb quest’anno ha deciso di lasciare da parte anche un parziale programma per concentrarsi sulla Dakar che potrebbe essere quella della svolta. E poi, in ogni caso, il recordman WRC è ancora lui, e allora che andiamo a pretendergli?

Ricapitolando, Toyota è già Campione del Mondo, ma il suo Asso e Campione in carica no, ancora no. In questo caso il Central Europe si concede anche questa prerogativa, ovvero di essere match point per il giovanissimo Campione. Il collo di bottiglia della penultima di campionato, infatti, mette in palio un massimo di 30 punti, e altri 30 andranno all’asta in Giappone per il gran finale di stagione. Rovanpera ha 31 punti di vantaggio sul compagno di squadra Evans. Quindi saremo tutti con un occhio sulle strade del Central Europe e con la mente alla calcolatrice.

Quattro Toyota, oltre a quelle di Rovanpera e Evans, “titolari” in prima Squadra, l’ospite Ogier e lo junior fisso Takamoto. Poi le Hyundai di Neuville, Lappi e Suninen. Infine, non certo una grigia da capogiro, le 3 Ford M-Sport dell’ormai “ex” Tanak, di Loubet e Munster. Sulle spalle di Neuville una serie di responsabilità. Cercare, prima di tutto e se possibile, di recuperare quel secondo posto che gli varrebbe un certo innegabile prestigio in prossimità della redistribuzione dei ruoli all’interno dalla Squadra affamata. Operazione assai difficile e non più dipendente solo dalla volontà dell’attaccante. Poi Neuville deve certificare, al di là degli ottimismi e dei proclami, e farsi buon interprete, della proiezione di competitività delle i20. Questa è la piattaforma di “discussione” essenziale nella trattazione degli obiettivi e delle “garanzie” offerte per ingolosire Tanak. Intanto è proprio Neuville a fissare il tempo di riferimento al termine dello Shakedown. Tempo ottenuto al primo lancio, cosi come quello “staccato” da Rovanpera, tuttavia un secondo abbondante più lento. Tanak e Evans a ruota non cambiano di una virgola la prospettiva più plausibile del Rally.

Senonché sulla prima delle due piccole Speciali del Giovedì, la Velka Chuchle di due chilometri e mezzo, la corsa prende subito una delle altre pieghe possibili, ovvero quella del duello tra Tanak, che ha vinto in Cile, e Ogier, che si è aggiudicato Monte-Carlo, Messico e Safari. I due fuoriclasse non sono interessati al piatto finale di questo Campionato, ma c’è da aspettarsi, nondimeno che, siano ugualmente, e diversamente, non meno motivati. La seconda Speciale del primo giorno, la Klatovi di 9 chilometri scarsi, ci propone un altro tipo di scenario, del tutto logico, con la vittoria e le leadership di Neuville e l’inseguimento di Tanak, Ogier e Rovanpera. Evans è indietro, ma secondo il gallese i gap della prima sera contano ben poco. Certamente c’è ben poco di definitivo, ma così sarà fino alla fine del Rally con una indiscutibile, questo è certo, lista di belle aspettative per alzare il già discreto livello della tensione generale.

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com

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