Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Tartu, Estonia, 21 Luglio 2023. Rabbia inutile, che alla lunga si converte in senso di impotenza e frustrazione. Quei 5 minuti di penalità calati sulla gara di Ott Tanak per aver dovuto cambiare il motore della Puma dopo il primo lancio di shakedown, pesa come un macigno. Tanak vince a ripetizione, rabbiosamente e con poco da dimostrare (che non abbia già dimostrato), vince sei delle otto speciali del programma, dalla inaugurale Tartu del venerdì sera alla Neeruti di sabato pomeriggio, recupera 37 posizioni ma appena 13 secondi del fardello. Cos’altro può fare adesso, l’estone che contava sul Rally di casa per rilanciare le proprie quotazioni in chiave Mondiale? Può continuare a far impazzire i tifosi e le migliaia di connazionali che ne scandiscono un trionfo inutile. Nient’altro, adesso, che non sias dover contare sulle disgrazie altrui. Tanak Non è il tipo.
Così la prima “tappa” del Rally consente di riconoscere Thierry Neuville, insolitamente brillante nel primo giro, e il solito già rilanciato Kalle Rovanpera nel giro seguente. A cambiare un poco le carte in tavole entra anche il meteo variabile, con qualche rovescio geopardizzato che favorisce l’uno e penalizza un altro, come in una specie di ruota della fortuna, e qualche piccolo colpo di scena. Uno di questi, forse il più consistente, è la “toccata” di Oiver Solberg, il ragazzo figlio d’arte che, pur veloce, deve ancora imparare tanto, e che cede una leadership Rally2 apparentemente solida al ben più solido e qui occasionale Andreas Mikkelsen, stessa macchina ma altri cervelli.
Con la bizza meteo Tanak deve interrompere la serie e “cedere” ben due Speciali, le prime due del secondo giro di Prove, a Rovanpera, il quale a sua volta approfitta delle mutate condizioni meteo e di terreno per scavalcare Neuville in testa alla classifica provvisoria. Si direbbe che nessuno dei due abbia osato troppo, ed è giusto così perché, con Tanak fuori gioco e Ogier a casa, per il Mondiale è come una specie di tregua, e comunque non certo il momento di andare a prendere dei rischi ridicoli. Ci sono ancora due giorni di Gara e c’è quindi tutto il tempo per cercare il momento dell’attacco, o della difesa, decisivi.
Certo, vista così, la prospettiva del sabato do Tartu vede Rovanpera ancora più favorito e con tutta probabilità deciso a confermare il ruolo di Campione in carica del Rally che non porta fortuna al padrone di casa. Anche l’anno scorso, infatti, Tanak ebbe i suoi guai, sotto forma di una macchina non certo all’altezza della chiara doppietta Toyota.
Fuori dal duello solo nominale tra Rovanpera e Neuville non c’è molto. Un Lappi veloce, consistente e terzo ma, ovviamente, già condannato a fare da scudiero obbediente al capitano, un Evans cui evidentemente manca lo smalto delle sue battaglie migliori, e un Suninen bravo al quinto posto, tornato con una Hyundai tra i big con mossa che non ha una chiara logica. Di Mikkelsen, ottavo assoluto e primo WRC2, abbiamo già detto, e potremmo aggiungere solo che è l’ultimo target a vista nel mirino di Ott Tanak. Altro a venire, nove Speciali per 102 chilometri nel programma di sabato.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com