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Umea, Svezia, 27 Febbraio. Formidabili Kalle Rovanpera e Rally di Svezia. Ecco l’ultimo capitolo di una storia incredibile. Domenica, il duello che è l’hilight più importante del Rally viene subito meno. Intanto la manovra rocambolesca su traguardo dell’ultima Umea del Sabato sera costa a Evans dieci secondi di penalità. Ci sarebbe da discutere. In questo modo il gallese si allontana da Rovanpera in testa ed è avvicinato da Neuville alle sue spalle. Questo vuol dire un diverso tipo di pressione. Sta di fatto che in piena prima speciale della Domenica, la Vindeln, arriva il colpo al cuore. Evans sbatte contro il muro di neve e danneggia seriamente l’avantreno della Yaris d’ordinanza. Scende e si rende conto, infila guanti, stivali e parka: niente da fare, Evans è fuori!
Fuori anche Fourmaux, il problema della Puma di Sabato ha presentato il conto anche domenica, fuori gioco Breen e Tanak, rallentato Solberg da un problema di acceleratore, tuttavia di nuovo sui suoi ritmi, il Rally perde molto del suo smalto e si consegna ad un finale meno tirato, più tradizionalmente combattuto. comunque molto bello, incertissimo. Su medie altissime e temperature… bassissime, tutto va in crisi, anche le unità ibride, e la soglia della disfatta, quei banchi di neve ai lati delle strade, è impercettibile. È quasi una sentenza a favore di Rovanpera, un premio alla determinazione di Neuville, una carta inaspettata offerta a Lappi, almeno nella forma costruita dalla vicenda.
Rovanpera vince la prima Vindeln davanti a Neuville e Solberg, e c’è gente come Greensmith o Breen che, niente da guadagnare, se ne va a spasso, poi la prima Sarsjöliden, essendo la prova generale del Power Stage finale, diventa appena più interessante. Di nuovo tutti a spasso per risparmiare gomme e… jolly, tranne Tanak, una questione di orgoglio, che vince la Speciale, e tranne Lappi, che sembra aver deciso di giocare le sue carte e di attaccare Neuville per le seconda piazza. Solberg è terzo davanti al redivivo Breen ormai a caccia di punti Power Stage per salvare la faccia e, in qualche modo, la trasferta.
Di nuovo la Vindeln. Lappi all’attacco, ma Neuville reagisce da maestro. Vince la Speciale davanti al finlandese e ristabilisce la (piccola) distanza. La battaglia si compia al power Stage. Rovanpera, che continua ad avere un problema all’ibrido e non può disporre dell’over boost, mantiene il ritmo ed è terzo, e si risolve in questa Speciale il rebus della Gara WRC 2. Sia Veiby, secondo, fortemente ritardato da un impatto, che Gryazin, terzo, addirittura “spiaggiato” nella neve, sono fuori dai giochi cosicché per Mikkelsen e Erikssen, Skoda, si aprono le porte per un’altra importante vittoria. A questo punto il Rally è virtualmente assegnato. Vediamo cosa porta in più il Power Stage.
Sarsjöliden, gran finale e Power Stage. Gli ultimi, sofferti 14 chilometri. In palio i punti extra. Non succede niente di superfluo, per fortuna. Vince Tanak, che si porta a casa almeno questi 5 punti, Rovanpera è secondo, Neuville è terzo. A Katsuta e Breen i restanti punti. Giustamente Lappi non ne ha voluto sapere, l’importante era difendere fino all’ultimo metro il formidabile terzo posto del podio.
Si fissa così, finalmente, il risultato dopo tre giorni di assoluta incertezza. Vincono Rovanpera e Halttunen, Toyota GR Yaris Rally1. È la terza vittoria del giovane astro di Toyota. Secondi Neuville e Wydaeghe, Hyundai i20 N, per tutta la gara, costellata di pur piccoli errori, sotto una pressione gigantesca e soli contro l’armata Toyota. Grazie a loro Hyundai mantiene la promessa di tornare sul podio del Mondiale. Terzi Lappi e Ferm, Toyota, semplicemente formidabili. È il ritorno del figliol prodigo, la scelta di Jari-Matti Latvala, direttore del Team Gazoo Racing WRT e quattro volte vincitore del Rally di Svezia, si rivela particolarmente intelligente e azzeccata. Seguono Katsuta-Johnston, Toyota, Greensmith-Andersson con la prima Ford M-Sport Puma, Solberg-Edmondson, Hyundai. Finalmente, settimi assoluti, Mikkelsen-Eriksen con la prima Rally2 Skoda.
Mondiale. Rovanpera, 46 punti, è primo. Secondo Neuville, 32 punti. Terzo è ancora Loeb con 27 punti. Strano ma vero, oggi bastano due Prove, Monte-Carlo e Svezia, per tirare due righe di bilancio di una certa importanza. Con il ritiro di Evans, infatti, il Campionato sembra essere già a un crocevia. Tanak e Fourmaux contano due zeri (lasciamo stare gli spiccioli del Power Stage), Breen ha buttato alle ortiche, suo malgrado con un errore e una disdetta in Svezia, il bellissimo e promettente terzo posto del Monte-Carlo. Con Loeb e Ogier sfortunatamente a mezzo servizio (ma si sarebbe ancora in tempo a goderne della competitività), e con la prospettiva Lappi che il Rally di Svezia ha aperto (opportuna una quinta Toyota?), il Mondiale 2022 sembrerebbe già consegnato nelle mani di Kalle Rovanpera, 21 anni. Thierry Neuville permettendo, si capisce.
Si va al Rally Coazia, un “pivello” del Mondiale. dal 21 al 24 Aprile. Service Park a Zagabria. Due mesi per fissare i piccoli problemi di gioventù, per dare maggiore affidabilità alle unità ibride, per recuperare i ritardi di preparazione.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport
Il Calendario WRC 2022
Monte-Carlo. 20-23 gennaio
Svezia. 24-27 febbraio
Croazia. 21-24 aprile
Portogallo. 19-22 maggio
Rally Italia Sardegna. 2-5 giugno
Kenia Safari Rally. 23-26 giugno
Estonia. 14-17 luglio
Finlandia. 4-7 agosto
TBA. 18-21 agosto
Grecia Acropoli. 8-11 settembre
Nuova Zelanda. 29 settembre-2 ottobre
Spagna Catalunya. 20-23 ottobre
Giappone. 10-13 novembre