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Matosinhos, Portogallo, 20 Maggio. L’alba sull’Atlantico di Porto non è così affascinante come a Est, tuttavia il lungomare di Matosinhos ha un suo fascino particolare, un’atmosfera che ispira serenità di fronte all’onda lunga dell’Oceano. Un paio di isolati più inshore e l’aria di Exponor, il centro delle operazioni, è elettrizzata dallo scatenarsi del Rally. Dai padiglioni arriva il rumore sordo delle vetture pronte alla battaglia del 55° Vodafone Rally de Portugal.
È la 55ma edizione del Rally portoghese nell’anno del 50° anniversario del Campionato del Mondo. Una doppia ricorrenza che tiene banco parallelamente al gesto sportivo. I Campioni della Storia si sono riuniti per l’occasione e saranno giorni di festa e di revival emotivo. Campioni e auto imprescindibili nel romanzo del WRC. il Portogallo è nel Mondiale dall’alba dei tempi e l’occasione di lanciare i festeggiamenti pare quanto mai indovinata.
La festa della Corsa inizia ancor prima della prima Speciale, la cittadina di giravolte a Coimbra. L’annuncio del duello storico che ha tenuto con il fiato sospeso al Monte-Carlo ’22 rinnova l’eccitazione in Portogallo. Sarà, ancora una volta e per l’occasione, il duello sicuramente spettacolare tra Sébastien Loeb e Sébastien Ogier, 9 Titoli contro 8 e pretenderebbe anche di avere tutta l’aria di non essere finita…
… non ci fosse un certo rinnovamento piuttosto evidente. In testa al Mondiale dopo tre Prove c’è un ragazzino finlandese, Kalle Rovanpera, che non solo merita a pieno titolo la definizione di enfant prodige, ma che mantiene la promessa del pilota e degli esperti: Kalle ha vinto in Svezia e in Croazia e arriva al Portogallo da leader piuttosto evidente di un Mondiale, tuttavia, tutto ancora da scrivere.
È la quarta Prova della stagione, la prima totalmente su terra. È la prima volta, dunque, per le Rally1 della nuova generazione ibrida inaugurata quest’anno. il debutto delle nuove, e complicate, vetture miste termico-elettrico. Dopo l’inizio folgorante del “Monte”, qualche problema alle unità ibride è saltato fuori, e di conseguenza si è cercato di limitare i danni dal punto di vista regolamentare. Probabilmente ci sarà ancora da lavorare, e del resto la novità è grossa e non destinata a un punto certo imminente, bensì a un totale stravolgimento in futuro.
Non solo cene di Gala dei Campioni. 21 prove speciali in tre giorni per un totale di 338 chilometri cronometrati. Sì, il Rally si conclude sulla collina con il leggendario salto di Fafe. 90 Macchine al via, di questa una dozzina precisa di Rally1 e, sì, per i tre giorni del Rally vedremo ancora quelle che hanno fatto la Storia, possibilmente guidate dai Campioni di allora in un diversivo da brividi. Sarà ancora decisivo il duello tra Loeb e Ogier? Probabilmente no, l’interesse scivola inevitabilmente sulle urgenze di questo Mondiale. Rovanpera vorrà certamente ereditare di prepotenza l’impero che per vent’anni ha diviso il mondo tra due Francesi e questa è una occasione d’oro per farlo, e magari irripetibile. La risposta da uno dei Rally più… polverosi del Mondiale. Difficile per tutti, con quello strato di sabbiolina salmastra superficiale, ma soprattutto per chi apre la pista. Per fortuna Pirelli ha messo a punto la sua linea evolutiva pensando anche a questa superficie che, subito dopo i primi passaggi, mostra i suoi denti di roccia.
Contestualmente, visto che l’evoluzione agonistica tende ad andare in direzione decisa verso gli obiettivi del Rovanpera che ha già iniziato a sbattere le ali, questo Portogallo rappresenta una sorta di ultima spiaggia per quei “vecchi” che ancora si sentono in dovere di vincere un Mondiale, spesso accarezzato, sfiorato e conquistato una sola volta. Neuville, Evans, Tanak. Tre noni per tutti, che si sovrappongono perfettamente all’urgenza degli interessi di Hyundai e dei tifosi gallesi e estoni.
Shakedown e prima prova-spettacolo a Coimbra, appena un paio di chilometri di drifting, a favore rispettivamente, di due di questi, Evans e Neuville. Ma questo conta poco o niente, è poco più di una risposta all’appello del Rally, ci mancherebbe altro fosse negativa. Motivi di interesse? A palate! Più una serie di appelli di verifica, tipo Fourmaux, o gli stessi Sordo e Breen, o di curiosità, tipo il ritorno di Mikkelsen Campione del Mondo WRC2, preferibilmente in una prospettiva di risultato assoluto.
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