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Auckland, Nuova Zelanda, 1 Ottobre. Repco Rally New Zealand. Qui i commissari non dormono, e si accorgono che Tanak e Neuville hanno usato una super forza durante la Pukekawa Auckland Domain inaugurale, appena 1,78 chilometri! Il massimo consentito era di 240 kJ, Tanak e Neuville hanno approfittato di ben 1 e 2 kJ, l’estone, e di addirittura 3 kJ il belga durante la spinta di boost dell’ibrido. Morale, pur tenendo conto del vantaggio “trascurabile” e del fatto che si è trattato di un errore umano dei tecnici preposti alla taratura, sui due imputati cala una mannaia di ben 5 secondi di penalità. Non passa un’ora e attraverso le stesse forche caudine passa anche Rovanpera, altri 5 secondi per l’imperdonabile super boost di 0.16 kJ! Ora, mi pare che era meglio se andavano tutti a dormire. Se il vantaggio è trascurabile (“molto trascurabile” nel caso di Rovanpera), allora tuttalpiù si chiede ai Piloti, durante il cappuccino, di stare più attenti. Se invece si considera che sono dei disonesti, e così i membri dei rispettivi team, allora li si chiama dritti al banco del tribunale di Ginevra. Quei cinque secondi, che di fatto regalano a Evans una risibile leadership e avvicinano Tanak alle fauci di Ogier, sono più briscola e scopa che poker. Punto. Torniamo alle cose serie e andiamo avanti che è meglio.
Tre speciali il primo giro, Kaipara Hills, Puhoi e Komokoriki, e tre il secondo, per un totale di 88 chilometri cronometrati. Service al mattino, a metà tra i due giuri, e alla sera, 15, 30 e 45 minuti. Il tempo non è buono non promette niente di meglio e… manterrà di peggio. Piove e pioverà più forte, creando situazioni dall’imbarazzante al tragicomico. Naturalmente, in queste condizioni e con la gamma di pressioni che l’atmosfera della circostanza impone, succede un po’ di tutto.
Al punto che quasi ci si sorprende nel vedere come cambiano rapidamente situazioni che sembravano poter essere stabili. C’è chi paga, Tanak, Evans, e chi incassa, Rovanpera, Ogier, Paddon, chi chiama il pubblico in piedi, Greensmith, Evans, Katsuta, e chi resta prudentemente trasparente alle vicende più aspre del Rally, Neuville, Bertelli.
6 Speciali. Breen ne vince tre e Rovanpera le altre tre. Con differente esito ed emozione. Per l’irlandese è la magra consolazione dopo 4 Super Rally in 5 Gare disputate, per il giovane finlandese il regalo forse più gradito nel giorno del suo 22° compleanno. A Rovanpera servono 7 punti più di Tanak per chiudere il Mondiale definitivamente e a suo favore, e al momento il margine è di 10 lunghezze. Resta ormai solo il netto variabile dei punti Power Stage da mettere in conto per tenere aperto il Campionato ancora per un Rally.
In mezzo a questo doppio modo di essere soddisfatti, qualche tragedia. All’Evans che aveva ereditato la leadership all’alba bastano due Speciali per rovinare tutto. Nella 9a tocca la montagna, gira una ruota e rovina frontale e coda della Toyota, scende al quarto posto e torna nel limbo dell’anonimato. Potrebbe approfittarne Tanak, ma la Hyundai non ha velocità e così la Toyota di Rovanpera sale al comando. La decima Speciale, Komokoriki, è fatale a Greensmith. 2 chilometri dentro, l’inglese va in tonneau e distrugge la Puma. La Speciale viene annullata per togliere di mezzo il relitto.
Il secondo e l’ultimo giro è turbato dai commissari, arriva una nuova bordata di penalità, questa volta 10 secondi sempre per lo stesso motivo, che si abbatte ancora sulle Hyundai di Tanak, Neuville, Solberg. Gatta ci cova. Tanak non riuscirà a trovare un qualsiasi motivo per essere anche parzialmente soddisfatto della giornata. Lo passa anche Ogier. La giornata si avvia verso la fine con l’unica scossa dell’incidente di Katsuta, ma Rovanpera e Ogier, al momento, garantiscono la piena consistenza dell’operazione.
Quando mancano due Whitford Forrest-The Maraunga Waiho e due jacks Ridge, l’ultima in stato di Power Stage per un totale di appena una trentina di chilometri, è successo un po’ di tutto, come si diceva. Rovanpera imperiale guardato alle spalle da Ogier, Tanak impotente e sconsolato (non vorrei che arrivasse all’improvviso una notizia clamorosa) a 45 secondi, Neuville (problemi al cambio) che continua a difendere una posizione inesistente. Più sensazione destano due performances curiose: il sesto posto assoluto della Rally2 del bistrattato Hayden Paddon, Hyundai, e il settimo di Lorenzo Bertelli, migliore Ford M-Sport, che in regime di apparizione una tantum “rischia” il migliore risultato della carriera.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport