Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Ypres, Belgio, Agosto. Cerco di sorvolare sull’attuale corrente “filosofica” prevalente in tema di eco sostenibile, impatto zero, energie alternative o semplicemente alternative. Ma non ci riesco. È un pensiero in gran voga nell’ambito della mobilità. A quanto pare si è deciso elettrico, elettrico deve essere, elettrico va avanti a spron battuto, elettrico sarà. Con la sfilza di relative e conseguenti condanne per tutto quel che di scellerato è stato fatto nell’ultimo secolo, e trascurando tutti quegli effetti che una politica anche solo di educazione sociale e civica mirata al risparmio avrebbe potuto produrre in termini di grande occasione. La “filosofia” si concentra sulla parte finale del grande sistema, ovvero sul consumo di energia, ben poco sul risparmio e, soprattutto, sulla generazione di tale energia da consumare. Posto che una società dei consumi sa districarsi brillantemente sul risultato finale, il puntum dolens è che la “filosofia” diventa una finestra di considerazione parziale e presta il fianco a diverse forme di, almeno, riflessione. Se volete ne pariamo un’altra volta, ora c’è qualcosa di interessante, che peraltro abbiamo rilevato e sottolineato nella trattazione del Rally del Belgio vinto a Ypres da Ott Tanak. Si tratta del “debutto in (quella) società” della Toyota Yaris GR H2, dove “H2” sta per idrogeno.
Si è vista in pista, sulle strade delle speciali belga, la Toyota Yaris GR H2. L’equipaggio che ne era ai comandi era composto niente meno che da Morizo, al secolo Akio Toyoda, Presidente e CEO di Toyota Motor Corporation, e Juha Kakkunen, l’oggi 63enne finlandese che nel 1986, Peugeot 205, 1987, Lancia Delta, 1991, Lancia Delta, e 1993, Toyota Celica, è stato Campione del Mondo Rally. Ambasciatori di un doppio, importante messaggio, Morizo e Kakkunen hanno rilanciato sulla possibilità di avere un orizzonte più ampio di quello consentito dal paraocchi elettrico e, in fondo, di suggerire che sul pianeta Motorsport possono esserci alternative in grado di salvare i motori termici portando comunque al risultato imposto dall’obiettivo.
La Toyota Yaris H2 è spinta dal G16E-GTS, il motore da 1.6 litri, 3-cilindri in linea turbo. È lo stesso motore utilizzato sulle Corolla Sport H2 Concept impegnate nelle Super Taikyu Race Series in Giappone, una delle quali, gestita dal Team ORC Rookie Racing, è stata guidata da Morizo e Jari-Matti Latvala, nell’Equipaggio di cui facevano parte anche Masahiro Sasaki, Hiroaki Ishiura e Yasuhiro Ogura, in occasione della Fuji Super TEC 24h Race del Giugno scorso.
Il motore della H2 deriva dall’unità montata sulla Yaris ed è stata modificata in modo da poter usare l’idrogeno come combustibile. Nel complessivo, la Yaris GR H2 vista in Belgio e la Corolla Sport H2 Concept che corre in Giappone, rappresentano la parte emersa di un progetto sperimentale globale che ha come risultato emissioni quasi pari a zero.
Se Toyota può essere considerata pioniere dell’elettrico, Toyoda è stato il primo a gettare un po’ di acqua sul fuoco dell’elettrico, invitando per lo meno alla riflessione. Ora torna in prima persona con il messaggio lanciato dalla Corolla Sport, prima, e dalla Yaris GR H2, ora. Sebbene la tecnologia del motore a combustione interna di idrogeno sia ancora alle prime fasi di sviluppo concettuale e di sperimentazione (Toyota ha iniziato nel 2017), e quindi non ancora pronta per la commercializzazione, la Corolla Sport sperimentale a idrogeno di Toyota sta già offrendo prestazioni elevate e risultati eccellenti in termini di emissioni.
Akio Toyoda. “Abbiamo mosso i primi passi nelle competizioni e nello sviluppo del nostro motore a idrogeno con la mentalità di chi accetta una sfida. Immagino che le cose sembreranno un po’ diverse tra 10 anni, e spero che allora le persone guarderanno indietro per vedere con positività come abbiamo affrontato la sfida.”
Juha Kankkunen: “La performance di guida di Akio è stata fantastica. E il motore a idrogeno ha una coppia notevole, che non lo rende diverso da un motore a benzina. Poiché sono a zero emissioni di CO2, credo che i motori a idrogeno diventeranno una delle opzioni per raggiungere la neutralità carbonica non solo nel mondo degli sport motoristici, ma anche nel mondo delle auto di tutti i giorni.”
© Immagini -Toyota TGR-DAM