WRC21. RIS 2021. Tempesta Sardegna, si salvano Ogier e Evans, Toyota

WRC21. RIS 2021. Tempesta Sardegna, si salvano Ogier e Evans, Toyota
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Si ripete il copione maledetto del Portogallo. Tanak vola in testa e stacca tutti, po9 tocca e distrugge, sospensione, ed è fuori. Ogier, che aveva passato Sordo, si ritrova in testa. Poi sbaglia anche Sordo e, a un giorno dalla fine, si profila un’altra doppietta Toyota
6 giugno 2021

Olbia, Sardegna, 5 Maggio. È avvilente, semplicemente mortificante. Prima di tutto per le “vittime”, Tanak e poi Sordo, in un maledetto replay che ripropone il peggio del Portogallo. Poi per i tifosi per gli appassionati in genere, tutti privati una seconda volta di due pezzi importanti dello scacchiere Mondiale, e infine per il Rally Italia Sardegna. In fin dei conti la decimazione non è mai una referenza. Si dirà che ha vinto ancora… il granito, oppure che quel filo del rasoio delle sue piste infernali e stupende è stato sottovalutato, o considerato con leggerezza. Quale che sia il motivo, la ragione o i torti, è un vero peccato che il Rally perda in un colpo solo due dei suoi protagonisti assoluti. Tra l’altro ben più che meritevoli convincenti come non capitava da tempo. Niente da fare, la legge dei numeri, e la lotteria digitale del dentro o fuori, è implacabile.

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Prima del peggio non poteva essere… meglio. Ott Tanak aveva sparato la sua Hyundai ed era volato via in testa. Aveva chiuso il venerdì con 5 vittorie sulle otto del programma, la leadership e un vantaggio di 20 secondi, le spalle protette da quel Dani Sordo che ha vinto le ultime due edizioni del Rally in Paradiso.

Le due prove, per due esecuzioni, del sabato mattina avevano modificato di poco il trend. Tanak aveva vinto la prima Coiluna, Evans la prima Lerno-Monti di Alà, Ogier la seconda Coiluna. Era cambiata la posizione di Ogier, che aveva scavalcato Sordo al secondo posto, ma era anche raddoppiato il vantaggio di Tanak sul secondo, appunto Ogier: ben 40 secondi.

Ecco perché quella “toccata”, quella sospensione disintegrata contro il granito della seconda Lerno non ci voleva proprio. È così che alla fine del giro del mattino Tanak spariva dal tabellone e Ogier scattava al comando. Dejà vu, appena un Rally fa! A quel punto le parti si invertivano drasticamente. Ogier vinceva tre delle successive Speciali, Evans l’ultima del Sabato, Toyota faceva bottino pieno nel pomeriggio drammatico del RIS e, punto e a capo, qualcosa non quadrava. E non era finita, perché a una Prova dalla fine anche Sordo, ultima speranza Hyundai visto che Neuville era ininfluente nonostante un po’ più di grinta, mandava analogamente a carte quarantotto la sua gara. dejà vu, in Portogallo. Insomma, alla fine della seconda tappa e vigilia del grande, inedito finale, c’è di nuovo prospettiva di doppietta Toyota.

Il primo posto di Ogier non si discute, e si fa fatica anche a giudicare il secondo posto di Evans, mentre la seconda doppietta potenziale è un’evidenza chiarificatrice: c’è una frequenza di disturbo nello sviluppo degli ultimi due Rally di Mondiale che non soddisfa neanche chi ne trae vantaggio. Ogier è contento della situazione e può “rilassarsi”, come ammette candidamente. Strano che si dispiaccia per Sordo e non per Tanak, o forse se n’era ormai dimenticato.

Che può dire la 18ma edizione del Rally Italia Sardegna nell’inedito finale che è rimasto da disputare? Di nuovo poco, di vecchio meglio stendere un velo pietoso, di clamoroso meglio nulla. Non è neanche una faccenda tra Ogier e Evans, che si guarderanno bene dal darsi fastidio. Per contro dopo le legnate Tanak e Neuville in Portogallo, di nuovo Tanak e Sordo in Sardegna, non è neanche più tempo di domande quanto piuttosto di urgenti risposte. Vorremmo, cioè, sapere senza girarci troppo intorno che cosa combina Tanak, perché si permette degli svarioni di questo genere, se gli manca qualcosa nel “rapporto” con la i20, non certo la velocità, da quanto si è potuto vedere, se è sfortunato o un cretino. Così è difficile pensare di andare avanti.

A parziale, indulgente scusante, c’è da dire che ancora una volta il Sardegna non perdona. Con 15 ritiri, anche di “pregio” come Mikkelsen, Gryazin o Loubet, e 8 in regime di Super Rally, Tanak, Rovanpera, tutte le Ford, non deve meravigliare se anche un Ostberg, sicuro leader del WRC2, si vede insidiato da un Huttunen sabato sera capoclassifica e, tra l’altro, clamorosamente 5° assoluto!.

Arzachena-Braniattogghiu, Aglientu-Santa Teresa. 46 Chilometri di Speciali, un Power Stage inedito, 15 punti in palio per i 5 miglior del gran finale. È quel che resta di un Rally Italia Sardegna che ha, in effetti, dispensato spettacolo da capogiro e anche qualche… grattacapo ai suoi protagonisti.

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM, Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport Media - M-Sport – WRC.com

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