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Monza, Italia, 20 Novembre. Il più bel duello che si possa immaginare. Quasi una danza. Non ci sono i presupposti per spargimenti di sangue, e dunque è affascinante assistere a un raffinato confronto in style. Ogier e Evans vanno avanti davanti a tutti. Niente da fare, evidentemente, la competitività delle Toyota è sensibile (nel senso che torna sotto forma di sicurezza e velocità ai polsi dei Piloti) e fa una differenza di scenario agonistico chiarissima. Il Sabato del ACI Rally Monza si apre con il primo giro sulle montagne delle Valli Cavallina e Seriana. Un paradiso anche per il Rally, un paradiso per il futuro, verrebbe da dire. Asfalti da sogno (sportivamente parlando, per la normale viabilità non bellissimi) vari, saliscendi e tormenti di tornanti da far venire i brividi. E se serve, anche quei tratti più veloci che mandano in visibilio gli spettatori e, successivamente, in crisi gli impianti frenanti. Bellissimo. Il mare di gente lungo le strade è sinonimo di passione, certamente, e da queste parti anche di grande competenza specifica. Bel mondo!
Ogier imperversa. È chiaro che è il Pilota meno infastidito dall’atmosfera di tensione che precede l’assegnazione sul filo di lana del Titolo. Sebastien Ogier sa come fare, sa come si fa e lo ha già fatto 7 volte, soffrendo solo la prima e, forse, la seconda. Non dico che il suo Monza sia una pratica d’ufficio, ma certamente il fuoriclasse francese può mettere da parte quel carico di pressione emotiva che scende, invece, sulle spalle di Elfyn Evans. Ogier vince la prima San fermo, Evans la prima Selvino. Ogier rivince il passaggio conclusivo sulla San fermo e… anche l’ultima Selvino. 3 a 1, il suo vantaggio a metà Sabato sale a 5 secondi.
Non cambia la sostanza, è un altro passo della danza dei due ballerini in corsa per il Mondiale WRC. Tutti gli altri diventano co-protagonisti. Thierry Neuville ha schiantato il muso della i20 al mattino presto e ha ceduto il terzo posto a Dany Sordo, Oliver Solberg che, nella particolare situazione in cui Kalle Rovanpera fa da portatore d’acque per il Costruttori di Toyota, avvalora la promessa del ragazzo prodigio e figlio d’arte. Un passo avanti lo fa Suninen, Hyundai WRC+ per un giorno, indirizzato verso un bel Rally. Scendiamo a Valle, un po’ a malincuore. Stamani anche il sole. E l’ennesima Prova interrotta, Selvino 2. Ma Monza e il mito della sua Parabolica merita la discesa nella memoria.
Sottozero 1, ancora una “citazione” Pirelli, e ancora un controtempo del balletto Toyota. Vince Evans, Ogier “soffre”, il gallese torna al comando. Tre decimi di secondo appena. Di nuovo situazione di pressoché perfetto equilibrio. Che l’abbiano fatto apposta, sceneggiando un lunghissimo “spot” Toyota Gazoo? Vien da chiederselo. Tanto è vero che l’epilogo della seconda giornata arriva quasi all’improvviso con la seconda Sottozero, 15 chilometri scarsi (tanti se si pensa che sono tutti dentro il Tempio). Il fascino indubitabile della notturna, i brividi dalla Parabolica tagliata dai fendenti dei fari, l’eco del frastuono ultrasonico riflessa dalla curva verticale dell’asfalto. Basterebbe solo questo per consegnare il Rally Monza alla Storia. Sorpresa, vince Dani Sordo. Ogier, che è “solo” terzo dietro anche a Neuville, fa ancora meglio di Evans. Ogier primo, il suo vantaggio al gong di fine secondo round del ACI Rally Monza, “sale” alla bellezza di 0.5 secondi!
Domenica di fuoco tutta dentro il Circuito. In programma la seconda Grand Prix, 10 chilometri, e le due Serraglio, meno di 15, la seconda è Power Stage. In totale 39 chilometri al cronometro separano un’intera stagione dall’assegnazione dei suoi Titoli.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport