Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Jyväskylä, Finlandia, 3 Ottobre. Evans. È Elfyn Evans, insieme a Scott Martin, che vince il Rally Finlandia del settantesimo anniversario. Rally velocissimo, naturalmente, o 123.5 KM/H di media vi sembra poco? Al secondo posto un irriducibile ma non illimitato Ott Tanak, con Martin Jarveoja, e al terzo posto Craig Breen con Paul Nagle, sicuramente una delle sorprese più belle della terzultima prova del Mondiale EWRC 2021.
Alla vigilia eravamo tutti, immagino, abbastanza abbottonati e “sospettosi”. Quel che il Rally aveva detto Venerdì, infatti, era stato ampiamente smentito e completamente rovesciato il Sabato, quindi ci si poteva aspettare una sorpresa anche dalla giornata conclusiva. Del resto i duellanti Evans e Tanak erano separati da appena nove secondi, tutt’oggi una cifra gestibile da cotanta eccellenza di Campioni.
Comunque, Laukaa e Ruuhimaki, 11 chilometri ciascuna, due tornate, l’ultima come al solito in regime di Power Stage. Questo è il programma della giornata del gran finale tutto da scrivere. Tra gli argomenti di discussione un solo indizio da interpretare in chiave programmatica: Evans è l’unico ad aver messo nel bagagliaio una Scorpion KX Hard, tutti gli altri e tutti i giorni hanno usato solo e soltanto Pirelli Soft. Questo può voler dire due cose: che hai deciso di tirare i remi in barca e puntare solo al bersaglio grosso, o che le soft le hai finite. Punto e a capo.
Comunque 2, Tanak parte in tromba e dichiara guerra. Vince la prima e recupera qualcosa. Sulla Ruuhimaki Evans risponde per le rime, vince la prova generale di Power Stage e chiude, si potrebbe dire definitivamente la porta alle velleità dell’estone. Già che c’è il gallese mantiene il ritmo e vince anche la penultima speciale del Rally, di misura ma, a questo punto, significativamente.
Resa dei conti, ultima Ruuhimaki, Power Stage. Evans non si fa pregare, se lo aggiudica e vince tutto. Il Power Stage davanti a Tanak e Lappi, vari primati parziali, 10 prove speciali sulle 19, due singole giornate di Gara, Sabato e domenica, e soprattutto il Secto Rally Finland, secondo successo personale di stagione, aggiungendo il suo nome straniero alla cortissima lista di impudenti che hanno rotto la tradizione finlandese di casa. Tanak è secondo, magari non completamente soddisfatto ma con una prestazione di assoluto rilievo, Breen, Hyundai, terzo con un risultato che vale oro per la sua carriera. Anche Lappi, quarto a meno di un minuto, Toyota, merita una doppia sottolineatura. È arrivato dpo sei mesi di latitanza, si è seduto su un sedile che poteva scottare e, invece, ha dato il meglio di sé, ragionevolezza inclusa. Ogier si è chiamato fuori, nessun impegno particolare in questo Rally e la testa già più avanti: fuori dal giro punti Power Stage è quinto. Talmente distratto che, recidivo dopo il “Monte”, si è dimenticato di allacciarsi correttamente il casco Sabato: un minuto di penalità e qualche spicciolo di multa. Peccato Neuville e Rovanpera, due calibri di cui le dinamiche di un Rally di Finlandia bellissimo piangono la resa. Le Ford? Diligenti, affidabili, regolari, in verità quasi… trasparenti. Greensmith è sesto, Fourmaux settimo, ritardo minimo abituale di un Alta Velocità.
WRC2. Per una volta il Mondiale si è scontrato con l’Europeo, e ciascuno dei pretendenti ai rispettivi Titoli si è regolato in maniera a lui ritenuta conveniente. Mondiale. La situazione era particolarmente difficile per Andreas Mikkelsen, capoclassifica sia del Mondiale che del Continentale. Morale: il norvegese ha preferito andare a correre il Serra di Fafe in Portogallo, lo ha vinto e così, chiusa a suo favore la partita, potrà tornare in Catalogna a contendere ai colleghi anche il Mondiale WRC2. Ecco che in Finlandia emerge una figura assai discussa durante la stagione: Teemu Suninen. L’ex semi-ufficiale M-Sport non ha ancora “rivelato” i suoi piani definitivi per il 2022, e si è presentato su una Golf GTI con un’attitudine più umile e redditizia. Vero è che Mads Ostberg, Citroen, secondo, ha avuto i suoi piccoli guai, ma un Suninen così pulito torna ad essere un pezzo interessante anche per la massima serie. Si vedrà. Terzo posto WRC2 per Jari Huttunen, Hyundai. Lindholm, Skoda, vince la WRC3.
Mondiale. La situazione. Due prove alla fine della stagione, Spagna-Catalogna e Italia-Monza (subentrata al “ritiro” del Giappone). Alla viglia Ogier aveva 44 punti di vantaggio su Evans e una cinquantina su Neuville e Rovanpera. Adesso il leader torna a casa con 190 punti e un vantaggio ridotto su Evans, 33 punti, però aumentato su Neuville e Rovanpera, 60 e oltre, entrambi fuori gioco nel Rally e, a questo punto, anche in Campionato. Ergo, seppure la matematica… dell’incertezza dica che anche Tanak è tornato in corsa, -62, di fatto il finale del Campionato è una questione a due, Ogier vs Evans, e per di più interamente in famiglia, Toyota Gazoo Racing. Stessa musica per il Mondiale Costruttori.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport