Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Tartu, Estonia, 17 Luglio. Sabato sin all’inizio tranquillo, mattina serena, compito impegnativo. La scolaresca è pressoché al completo. 4 Speciali. Peipsiääre, 23.53km, Mustvee, 12.28km, Raanitsa, 22.76km, Vastsemõisa, 6.70km). 30 minuti di service, altro giro di Prove e, a fine serata di nuovo la Tartu, versione etichettata TV3, di 1.64km. In totale 132 Chilometri sotto l’occhio attento del cronometro. Due Speciali “lente”, strette e tortuose, le altre di nuovo veloci. È tornato Ott Tanak, ma la sua presenza, sebbene qualificante, è piuttosto astratta. L’estone è come di passaggio, gioca al revival dello show mancato e si mette in modalità prova generale nella prospettiva di umiliare gli avversari nel Power Stage di Domenica. Dunque gara interlocutoria e ininfluente nel rapporto con le vicende più concrete. Anche nella generale lotta per il Rally e per il Campionato, è fase di attesa, come una pausa di riflessione. Poco movimento e ancor meno colpi di scena, se si eccettua il cappottone di Gryazin, Volkswagen, durante la battuta di caccia al leader WRC2, prima Ostberg, Citroen, poi di nuovo Mikkelsen, Skoda.
Rovanpera vince la prima del mattino, tanto per mantenere le distanze da Breen e chiarire meglio le intenzioni, poi Tanak piazza una tripletta, senpre di misura cosicché globalmente è ancora Rovanpera il migliore. Ogier fa tre volte meglio di Neuville, ma c’è grande equilibrio e il francese recupera appena un secondo e mezzo al belga. Breen, lontano dal primo e lontano dal terzo e quarto, è in una specie di comfort zone al secondo posto.
Si riparte per il secondo giro aspettando chissà cosa, e invece la musica non cambia. Ancora Tanak e il suo tipo di inferno scatenato, ancora Rovanpera “piazzato” e leader irraggiungibile. Breen bene ma a distanza, Neuville e Ogier “paralleli”, anche se il belga un po’ meglio del francese. È una situazione di stallo apparentemente “irrisolvibile”. Jari-Matti Latvala, al service, ha ancora una volta messo in guardia il giovanotto che si avvicina così evidentemente alla sua prima vittoria, e questa volta Rovanpera sembra aver ascoltato. Certo è che Tanak, ad ogni Speciale che vince, prova ad esercitare un po’ di pressione sul meno esperto finlandesino, che a ogni Prova che passa vede avvicinarsi e ingigantire il proprio obiettivo: diventare il più giovane vincitore di un appuntamento mondiale della storia. Neanche pensare che Breen ceda il suo posto a Neuville, al momento. È difficile infilarsi alle spalle del compagno di Squadra e davanti a Ogier, così vicini, e comunque per adesso inutile. Così, anche se certamente c’è del fuoco che cova sotto la cenere, il Rally Estonia sembra girare per effetto di un grande volano, con una strana forma di inerzia. La quiete prima della tempesta?
Continua così, più o meno, fino alla terz’ultima speciale. Niente di nuovo. Tanak sempre primo, un martello pneumatico. Si capisce benissimo che a questo giro è venuto a mancare il duello del secolo (esageriamo, dai) tra Tanak e Rovanpera, ma tant’è. Nel finale c’è anche un colpo… di coda. Neuville vince la penultima, Ogier l’ultima formalità de giorno, la Tartu bis cortissima. Vale come un simbolo, come un messaggio: fate i bravi là davanti, perché noi dietro siamo in agguato. Breen resta secondo a 50 secondi dall’assennato Rovanpera, Neuville e Ogier sono adesso staccati di 18 secondi. Un po’ troppi, a voler essere maliziosi…
Ma non importa, il finale di domenica conserva intatto tutto il fascino di una formula che cerca di tenere ogni aspetto dell’evento in grande considerazione. Non possiamo nascondere una certa emozione nel pensare all’importanza che potrebbe avere l’epilogo che si va materializzando. Tranquilli, sarà un finale avvincente. Come questo Mondiale!
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport