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Lamia, Grecia 11 Agosto. EKO Acropolis Rally of Gods. Sabato incredibile. Perché il WRC alza ancora l’asticella accompagnato dalla crescente maturità agonistica di uno dei suoi Astri più giovani e splendenti: Kalle Rovanpera. Basta il primo giro di prove speciali per rendersene conto chiaramente. Sono partiti in tre praticamente appaiati: Rovanpera, Tanak e Ogier. Al via della giornata più lunga stavano in 4 secondi scarsi, il resto della truppa sgranato indietro e impotente, spettatore. È una giornata in tre capitoli: introduzione, chiarificazione, verdetto. Fa tutto lui, il ventenne venuto dal Nord che da bambino ha fatto le elementari… in macchina. In programma, tanto per cominciare, la Pavliani e la Gravia, le due Speciali più lunghe del Rally. 24 chilometri ciascuna, una grande varietà di condizioni. Una specie di esame, si potrebbe dire. Sulla prima Rovanpera aggiusta il tiro, Tanak a 5 e Ogier a 10 secondi, e sulla seconda abbatte la mannaia, 7 secondi e mezzo, quasi 14 in fattura ai destinatari di cui sopra. Il Rally cambia faccia, ma lascia ancora uno spiraglio a un ragionevole dubbio.
Bauxites e Eleftherorhori. Appena più corte ma non per questo più facili. In particolare la seconda, 18 chilometri, molto cambiata rispetto alle ricognizioni. Comunque la musica non cambia, anzi sale di un’ottava. Rovanpera vince ancora due volte, Ogier fa quel che può “ragionevolmente”, Tanak cede nell’ultima. È il terzo cambiamento del Rally, secondo del Sabato. Ogier resta vicinissimo a Tanak, ma ormai i due sono distanti anni luce dal battistrada. Il vantaggio di Rovanpera è di ormai 40 secondi. un abisso tra sé e gli avversari che arrancano o si accontentano. La Eleftherorhori viene sospesa dopo il passaggio di Rovanpera per sicurezza: spettatori.
Dietro è una pena. Anche Sordo, che comunque mantiene la quarta posizione, è a oltre un minuto e mezzo. Neuville e Evans, comunque fuori gioco almeno per le posizioni che contano, accumulano altro deficit. Per il Pilota Toyota c’è la speranza di risalire, ma non di raggiungere la coppia Ford, per Neuville resta un Rally archiviato anzitempo.
Alla luce di questi fatti anche le due macchine di M-Sport riescono a recuperare dignità. Fourmaux e Greensmith si mantengono in quinta e sesta posizione, irraggiungibili dagli inseguitori ma con nessuna possibilità di migliorarsi. È quella posizione intermedia che non è né carne né pesce, non male ma nemmeno bene, l’ambizione che scende fino all’obiettivo di finire, possibilmente, senza danni.
Cambio gomme, maggioranza decisa per Pirelli hard, e si torna sulla Pavliani e sulla Eleftherorhori per la resa dei conti del Sabato. Già la scelta delle gomme fornisce un’indicazione di un certo rilievo. Rovanpera, infatti, è l’unico dei big a portare due ruote nel bagagliaio, segno che la campagna di Grecia si avvia verso una tregua. Ed eccoci, dunque, all’ultimo capitolo di una esemplare giornata di Rally.
Diventa Ogier contro Tanak. Il francese vince la Pavliani e riduce a due secondi e mezzo il suo ritardo dall’estone. Tanak, in continua evoluzione agonistica e tecnica, tova finalmente la quadra e vince a mani basse l’ultima Gravia dvanti a Tanak e Ogier. La situazione, “drammatica” alle fine del giro del mattino, muta ancora. Rovanpera non si discute, Tanak è a 30 secondi, Ogier a 40. Per dare un’idea del livello, basta notare che Sordo, quarto, è a due minuti.
Se proiettiamo la situazione del Sabato sera sulla domenica, potremmo dire che le due Tarzan in versione ridotta, una delle quali in regime di Power Stage, e l’intermedia Pyrgos, possono offrire spettacolo ma ben poco in termini di risultato. A meno, naturalmente, che non intervenga un fatto anomalo. Anche i punti di Power Stage, soprattutto in rapporto con l’eventuale rischio che comporta andare a prenderli, non sono troppo importanti. Così stando le cose la giornata centrale del EKO Acropolis Rally of Gods rappresenta il perfetto ago della bilancia del Rally greco. Stiamo a vedere.
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport