WRC20. Rally Italia Sardegna. L’Isola al centro del Mondo

WRC20. Rally Italia Sardegna. L’Isola al centro del Mondo
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Partito il Rally Italia Sardegna, sesta e, per ora, penultima prova del Campionato. Quali aspettative? Il Rally della verità? Chi e come potrebbe andare a prendere la Toyota di Evans in testa al Mondiale? Shakedown
9 ottobre 2020

Alghero, 8 Ottobre. È tornato il sole! Sull’Isola, nel cuore del WRC, nel Rally Italia Sardegna. Realtà e metafora. Ogni Rally che prende il via è una scoperta interessante di un Mondo che si è andato adattando a nuove regole, nuovi modi. E ogni volta che si riparte si tira un sospiro di sollievo. Anche se la situazione generale non è delle più favorevoli. Questo è il caso di un impegno di un’organizzazione immane che vince sulle sventure dell’anno maledetto e manda in scena, 4 mesi più tardi rispetto al programma originale, la sua creatura incomparabile. È Rally Italia Sardegna, sesta Prova del Mondiale più volte sull’orlo del precipizio, più volte ribaltato, messo in discussione, rimesso sulle ruote. Mi ripeto: FIA, Promoter, Organizzatori, Team: un gran lavoro!

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Anche il Rally italiano si concede ai compromessi obbligatori del caso con giusta attitudine, e tuttavia va per la sua strada. Da una parte il grande dispiacere per l’esclusione del pubblico degli appassionati dalla vicenda viva, dall’altra l’impegno quasi ideologico di progettare e realizzare il Rally nella sua pienezza, possibilmente, come succede da qualche stagione, il più bello del Mondiale. Per mantenere una parola data e soprattutto quell’impegno con quegli appassionati “traditi” per colpa del virus. Cercheremo di raccontarvi con la passione che ci muove per l’Evento e per l’Isola in modo speciale, ci scuserete se saremo un po’ di parte.

Il 17° Rally Italia Sardegna è il giovedì di shakedown e tre giorni di azione sparsa per il Nord della Sardegna. Non è cambiato molto, la sostanza è la stessa, il venerdì del Nord, il sabato del Nord-Est, la domenica dell’ormai leggendario Ovest del RIS. Giorno 1: Tempio e Erula-Tula per due volte, Sedini-Castelsardo, Tergu-Osilo, poco più di 95 chilometri. Giorno 2: le mitiche Monte Lerno e Coiluna-Loelle, anch’esse raddoppiate, e il ritorno alle Castelsardo e Tergu-Osilo, 101 chilometri. Giorno 3: è il Paradiso dell’Isola trasfuso nell’Evento: Cala Flumini e Sassari Argentiera, 41 chilometri di fuochi sacri del Rally.

Evento compatto, ma denso di aspettative, difficile come sempre, non per tutti.

Si arriva al Sardegna Italia con una particolare geografia di competitività, certamente non scontata. Non è, insomma, come ci si aspettava. Tanak fa fatica a difendere il suo Titolo conquistato per la prima volta delle Toyota di Makinen e del ritorno, e ora rimesso in palio con la Hyundai di Adamo. Ogier deve inghiottire torti e sfortune, e fatica a stare in scia al posto che solitamente, negli ultimi anni, è il suo. Neuville non è propriamente il nemico giurato del Campione, né lo sfidante pronto al colpaccio, bensì un Pilota che viaggia spinto da venti incostanti e marosi. La breve lista vista dal basso: Neuville, 65 punti, Tanak, 70 punti e la coabitazione del terzo posto con il rookie Rovanpera, Ogier 79 punti, secondo.

In cima alla lista c’è il nome non nuovo ma inedito per posizione: quello di Elfyn Evans, il gallese che, passato Toyota per un colpo di genio del manager, comanda la classifica del Mondiale a due prove dalla fine ”teorica”. 97 punti, un margine incredibile e rassicurante, per quanto possa esserlo in un Mondiale da mal di testa.

Vedremo in che modo Evans saprà gestire una condizione vantaggiosa ma non certo definitiva, se lascerà andare avanti l’istinto per accendere la concentrazione o se andrà alla scoperta della sicurezza per trasformarsi in splendido ragioniere. Il resto è gara d’attacco, per Ogier, per Tanak e Neuville.

Per Rovanpera s’è già visto che i mezzi termini non esistono. Un primo giro di shakedown da capogiro, poi poche curve e in una di quelle la Yaris WRC va ruote all’aria. Il ventenne finlandese si diverte a andare forte e ci prova, non tutte gli vengono bene e non gliene vorrà nessuno per questo.

Così il miglior tempo dello Shakedown è di Tanak al terzo e ultimo tentativo. A Evans serve un quarto strappo per una piazza d’onore, a Ogier ne bastano tre per il terzo tempo. Quarto è Dani Sordo, il “detentore” dell’Italia Sardegna rocambolesco dello scorso anno.

Aria strana sul lungomare della meravigliosa, catalana Alghero. Prima era fusione tra mare, rally e pubblico, ora c’è la barriera invalicabile delle regole anti contagio. Una disdetta. Bene, per quest’anno siamo disposti a un excursus nel virtuale. Per un anno è concesso, uno soltanto e a patto che l’azione resti genuinamente incredibile come sempre. Niente paura, non ci sono dubbi al riguardo!

 

© Immagini RIS -Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool, Hyundai Motorsport Media

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