WRC19. Cile. Vince Tanak (Toyota) Esecuzione Perfetta

WRC19. Cile. Vince Tanak (Toyota) Esecuzione Perfetta
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L’Estone conquista la 2a vittoria stagionale si rimette in corsa per il Mondiale favorito dall’incidente di Neuville. Ogier conquista un secondo posto prezioso che vale la leadership del Campionato. Loeb spettacolo e terzo posto
12 maggio 2019

Concepcion, Cile, 12 Maggio 2019. Ha piovuto di notte e l’alba è avvolta nella nebbia. Si parte finalmente per l’ultima giornata del Rally e il Cile è già promosso a pieni voti. Il plebiscito degli appassionati è avvinto dalle gesta dei fuoriclasse del WRC e il WRC, con qualche piccola riserva sull’aggiustamento comportamentale proprio di quel plebiscito, ha già deciso che tornerà ancora, e ancora, possibilmente per un periodo ancora più lungo di quello previsto dal Progetto iniziale. Matrimonio già riuscito, insomma.
Il sipario sull’ultima Tappa
, che comprende il giro più corto del Rally con quattro Prove Speciali, l’ultima in regime di Power Stage, si apre sul duello annunciato tra Ogier e Loeb per la conquista della seconda posizione del Rally. È un match in quattro round secchi, dal quale non si capisce bene se i Piloti vorrebbero uscire non tanto vincitori quanto… non sconfitti. Così è, sempre, quando è in ballo una questione d’onore, che in questo caso non disonora nessuno e, anzi, riporta in primo piano la prelibatezza di uno scontro epocale e storico. Niente di meno, niente di più, ai cileni questo privilegio extra.
 

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La prima Speciale, Bio Bio, 12 chilometri e mezzo. Vince Meeke pungolato, l’irlandese, anche lui da una questione d’orgoglio, cioè non farsi battere dai ragazzi del WRC2 Pro, in particolare dall’adolescente Rovanpera ora davanti all’esperto Ostberg. Il corrispondente primo round del “match” è di Loeb che, pur ammettendo un paio di piccoli errori, così en passant, tanto per non farla pesare, batte Ogier e si porta ad appena un secondo dall’ex delfino difficile. Tanto per completare il quadro, Tanak, sesto, si fa portare dagli alisei del suo robustissimo primato e risparmia le gomme per il gran finale. Latvala cerca di farsi perdonare l’errore della vigilia, che è costato almeno un podio utilissimo per la Squadra, e spinge a fondo. Anche per lui mirino puntato sul Power Stage, nel quale finirà onorevolmente terzo.
La risposta di Ogier nella successiva Lircay di 18 chilometri è terrificante. Il Campione del Mondo si libera di qualsiasi remora e spinge a fondo. Chissà se, di tanto in tanto, pensa anche al Mondiale. Tanak è terzo, Ogier vince davanti a Loeb, “umilia” Loeb e riporta a cinque secondi il margine. 1 a 1. Vantaggio Ogier. Duello a parte, è evidente pausa di riflessione, raccolta delle energie da impiegare per quei 15 punti in totale del finale televisivo, che è anche emblematica, esplicita e necessaria espressione del massimo WRC Plus.
 

Continuiamo con la “diretta”. San Nicolas, 18 chilometri, penultima Speciale del Rally. Botta e risposta, di nuovo Loeb, che vince di misura davanti a Ogier, appena 7 decimi recuperati, e a Tanak che si gode il duello standone fuori e alle spalle, come alla televisione. Sì, in fondo quella è una faccenda personale tra i due francesi più forti di tutti e di tutti i tempi, una questione eternamente in sospeso che non lo riguarda. Meeke, intanto, ha ripreso Ostberg, ora tocca a Rovanpera.
E si arriva finalmente alla seconda Bio Bio, il nome del secondo più grande corso d’acqua del Cile, che i più ricorderanno ora come il primo Power Stage cileno della Storia. Il Rally si riapre completamente e si conclude su due fronti. Punti vitali, da una parte, e un duello all’ultima Speciale, dall’altra. Suspence.
Gli obiettivi si fondono per Ogier, che spreme talento e meccanica e ottiene il secondo posto del Power Stage. Volendo vivere alla giornata, intanto è quanto basta per battere Loeb, difendere l’onore e garantire il secondo posto assoluto nel Rally. Guardando più avanti il risultato del Campione del Mondo è soprattutto il trampolino di lancio per una nuova fase da leader del Campionato che può tranquillizzare anche Citroen. Per parte sua Loeb ha “onorato” la scelta di Hyundai di portarne il talento e l’esperienza in Cile, ha condotto una gara intelligentissima, e poi quel terzo posto assoluto è, ancora una volta, un grande risultato. Forse oltre le aspettative. Ma con un fenomeno del genere è spesso così, realtà al passo con l’incredulità.
 

Lontani dal podio, e anche un po’ dal Mondo, Evans e Suninen portano a casa un quarto e quinto posto globalmente di buon valore, magari ancor di più per M-Sport che sembra aver bisogno di lavorare tranquillamente su un futuro migliore e, soprattutto, più aggressivo. Work in progress. Meeke ha completato il suo compito domenicale, ha ripreso anche Rovanpera e si installa all’ottavo posto assoluto alle spalle degli opachi Lappi e Mikkelsen. Non un granché, a un certo punto c’era da essere molto ottimisti, a un certo altro punto poteva andare anche peggio e tutto a monte. Con l’irlandese è così. Il prezzo dello spettacolo della sua generosità è una grande incertezza, e senza dubbio la consapevolezza che sulle sue macchine c’è spesso da lavorare un po’ di più.
Resta da dire di Ott Tanak, primo in sei delle 16 prove speciali, leader del primo Copec Rally Chile Mondiale dalla seconda Speciale e incontrastabile fino alla fine, primo anche nel Power Stage finale e bottino pieno di punto raccolti, ben 30. Mezzo minuto di vantaggio gestito con sicurezza e disinvoltura e un rilancio totale delle proprie quotazioni e di quelle di Toyota. Poco da dire ma di grande contenuto, insomma: è la Gara perfetta!
Il Mondiale è riaperto – e quando mai poteva considerarsi chiuso? – e prende adesso un’altra strada, peraltro piuttosto inattesa alla vigilia. “Colpa” di Neuville! In testa è ora Ogier, che somma 22 punti ai 100 della vigilia e sale a quota 122. Il secondo posto è di Tanak, 112 punti grazie ai 30 del Cile punti, il terzo resta di Neuville, fermo a 110 punti. Che altro da dire? Niente, meglio cucirsi la bocca e stare a guardare.
In ogni caso attenti al Portogallo, fine mese, e già pronti per il Super Italia Sardegna a Giugno.

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