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Salou, Spagna, 27 Ottobre 2018. “Mixed feelings”. È il motto di questa seconda Tappa del RallyRACC 2018. Vuol dire cose che vanno a corrente alternata, essere soddisfatti e insoddisfatti. Vuol dire anche, più ricorrentemente, non essere affatto contenti ma fare buon viso a cattivo gioco.
Alla fine della seconda Tappa è cambiato molto. Se non tutto. Un’altra volta. Non solo asfalto invece di terra, non solo pioggia invece che sole. L’autunno è calato sul RallyRACC come una mannaia, e se ci si aspettava che il corso del Rally prendesse una qualche piega, bene, nel 90 per cento dei casi ne ha presa un’altra, inaspettata, temuta, sorprendente. In qualche caso, pochi, soddisfacente, in altri, parecchi, infelice. Le carte si rimescolano ancora.
Prendiamo i tre pretendenti al trono del WRC e “aggiorniamo” la classifica alle vicende della seconda tappa. Neuville, Ogier e Tanak. Sono arrivati in Spagna in quest’ordine. Venerdì Tanak, “spudoratamente” in testa alla Corsa, aveva sorpassato Neuville e Ogier era il fanalino di coda. Passano 24 ore e cambia tutto di nuovo. Tanak passa dalla prima all’ottava posizione a causa di una foratura, Ogier sale dal settimo al secondo posto, Neuville dal nono al quinto. Al “congelamento” di sabato Ogier mantiene la corona e Neuville si fa beffare di un solo punto, 200 a 199. Per motivi opposti, si continua a dover andare al tie-break in Australia per giocarsela all’arma bianca. Altro che “mixed feelings”, Neuville pende verso una scontentezza cosmica, e a Tanak semplicemente girano, e come se girano, le scatole.
Ma Tanak non è solo. Pensate all’animo del povero Dani Sordo. Ecco la storia. Velocissimo venerdì, finalmente lo spagnolo diventa leader del suo Rally al termine della decima Speciale, la El Montmell di 24 chilometri. È il momento, per l’appunto, in cui Tanak fora e, persi quasi due minuti e otto posizioni, vede svanire un altro Mondiale dopo quello già “vinto” il primo giorno in Galles! Una storia simile, questa volta una foratura, anche in questo caso dopo un “bump”. Viene da pensare che l’irruenza che accompagna l’aggressività dell’estone sia l’asticella più in alto dei parametri di resistenza delle vetture. Naturalmente una foratura è quasi sempre la risultante di più vettori, di solito un errore, un taglio troppo pronunciato, un ostacolo visto con un attimo di ritardo. E tanta sfortuna, che poi è il perno attorno al quale girano le scatole. Comunque il regno di Sordo dura il tempo di un pranzo. Festa a palazzo Hyundai all’assistenza di mezzogiorno e, appena ripartiti, Sordo non può resistere all’avanzata di Latvala, che lo passa e ne rileva il comando nella seconda Savalla, e deve abdicare definitivamente due Speciali più tardi, sulla seconda Montmell in eccessiva difficoltà nei tratti fangosi della strada. Neanche a farlo apposta Sordo scende alle spalle di Neuville che così guadagna la quinta posizione. Sembra prenderla bene, Sordo, ma non credetegli, basta guardarlo in faccia!
Sebbene io pensi che il “centravanti” di Hyundai abbia pianificato con precisione assoluta l’intero finale di stagione, e che quindi sappia esattamente quello che sta facendo, non pare troppo contento neanche Neuville. Troppi compromessi, ritmo di sicurezza, ma lento, e due Speciali vinte. Non è abbastanza. Non abbastanza visto che Ogier ha saputo fare di meglio, senza alcuna vittoria, sbagliando sostanzialmente alla lotteria delle gomme, si aspettava un diluvio, ma riuscendo a mantenere un ritmo in generale più elevato. Il solito, migliore Ogier, il quale mette in cascina una buona giornata, nonostante tutto.
Tutti qui, i girati di scatole? No, ci si potrebbe aggiungere Camilli, fermo con un problema al cambio della debuttante VW R5, o Petter Solberg che “perde” la sfida intergenerazionale con Rovanpera, di nuovo primo con un minuto di vantaggio sul neo Campione del Mondo della categoria, Jan Kopecky. Qui, in WRC2, tuttavia, l’ambiente è più rilassato. Rovanpera sa che di strada ne deve fare ancora tanta, e Solberg che ne ha già fatta molta, per cui nessuno dei due perde il sorriso nemmeno per un minuto, men che mai Hollywood che è famoso proprio per quello.
Nel tornado di umori, anche noi abbiamo i nostri “mixed feelings”. Non si può non dispiacersi per la nuova disfatta di Tanak, tanto più forte e tanto più sfortunatamente frustrato, e nemmeno per Sordo, che riteniamo ben più che meritevole di una vittoria, e quella in Casa ci stava.
D’altra parte, per esempio, siamo felici di registrare la favolosa Gara di Jari-Matti Latvala. Pensare che ci ha fatto soffrire per gran parte della stagione, una sfortuna via una sconfitta! C’era un qualcosa che evidentemente andava messo a registro. Non sappiamo esattamente di che si trattasse, anche se riteniamo fosse un problema di “digestione”, Tanak troppo pesante. Fatto sta che il problema è risolto, ancora una volta Makinen è riuscito a riequilibrare le parti, e Toyota ha ritrovato un grande Campione.
Ricordiamo. Al termine del primo giro del venerdì Latvala aveva perso 45 secondi e dieci posizioni per una foratura. Gara finita? Per un attimo lo aveva pensato. Poi il finlandese è ripartito, e da allora, il giro del pomeriggio e l’intera tappa di chiamo qualcuno? Che dovremmo essere felici per Sébastien Loeb, terzo assoluto, una vittoria strabiliante e il tempo fermo a sei anni fa, quando era imbattibile? Beh, siamo felici, ma siamo ben di più increduli, allibiti.
Loeb e Daniel Elena non finiranno di stupire tanto presto, questo è chiaro. Mi chiedo come si faccia a riprendere così rapidamente il contatto diretto con l’élite sabato, non ha più sbagliato. Tre successi parziali e due secondi posti, lo svantaggio polverizzato e, alla Savalla del pomeriggio, di nuovo in testa al Rally. Fantastico.
Dite che dimentidi un Mondo che va velocissimo per definizione. Mi chiedo come si può ristabilire automatismi che richiedono anni, pazienza e allenamento, un lavoro infinito per essere usati per vincere. Mi chiedo quanto possa valere in assoluto il talento, ossia come possa mantenersi al di sopra di variabili così importanti come il passare del tempo e l’evoluzione tecnica. Non mi rispondo nemmeno, la soluzione è lì, in quel terzo posto del Genio del Rally.
Dunque Latvala, Ogier, Loeb (solo a mettere vicini questi due nomi vengono i brividi), Avans, Neuville, Sordo. I primi sei alla fine della seconda tappa e alla vigilia dell’ultima, sessanta chilometri, quattro Speciali, un Power Stage. Tra tutti appena sedici secondi e mezzo. Sì, in questa edizione del RalyRACC abbiamo già visto tutto, e forse ancora niente!
Photo credit: Pure WRC Agency. Manrico Martella, Claudio Cavion, Jakub Pojmicz