WRC18 Finlandia. Ott Tanak e Toyota imprendibili

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L’estone vince il secondo Rally della stagione, e così Toyota. Ostberg, con la ritrovata Citroen vince il duello con Latvala per il secondo posto. Fuori Lappi, bene Paddon con la migliore delle Hyundai. Ogier, quinto, recupera 6 punti a Neuville, nono
29 luglio 2018

Jivaskyla, 28 Luglio 2018. È stato il Finlandia delle formidabili, supersoniche Toyota, “disturbate” dall’eccezionale, ritrovata Citroen, ed è stato il Finlandia di Ott Tanak, The Incredible, indisturbato nonostante la competitività di Mads Ostberg. Fenomenale scontro tra due felicissimi “matti da legare”. Ma Tanak di più. 12 Prove Speciali vinte, più 8 podi, il Powers Stage, in testa per 19 delle 23 Speciali, le ultime 15 ininterrottamente. Oltre 30 secondi agli inseguitori più vicini, Ostberg e Latvala, un abisso al resto della truppa. 30 punti, i 25 della vittoria del Rally e i 5 del Power Stage. Bottino completo, vittoria totale e indiscutibile, di quelle che non fanno una grinza, a meno che non si vogliano considerare tali quella leggera sonnolenza nella quarta Speciale e la lieve incertezza della sesta.

Questo è il Tanak di oggi, evidentemente il miglior affare di Toyota dopo Latvala, cronologicamente parlando, e il più grande peccato per la stagione iniziata male e ora difficile da rimediare. Questo è il Tanak pericolo pubblico, efficiente come in Argentina ma qui caricato di un’intransigenza che è stata ben presto l’”articolo” disarmante nella disfatta, quasi a priori, della concorrenza. Forse Ostberg a parte. A priori, sì. Dopo i complimenti iniziali, infatti, quasi tutti si sono chiamati fuori dal confronto diretto con l’estone, disposti quindi ad accontentarsi delle briciole della scorpacciata di Tanak. Vale per Latvala, Lappi, Paddon, non parliamo di Neuville e Ogier che dovevano stare in un altro mondo, di Breen e Mikkelsen che si sono fatto fuori sin dall’inizio, foratura e… fuori strada. Vale anche per Ostberg, con la condizionale delle gomme e l’elogio all’intelligenza del norvegese.

Tanak. C’è da chiedersi dove origina una così totale supremazia. E c’è da rispondersi con felice approssimazione e semplicità. Le componenti della micidiale reazione a catena sono tre. Due specifiche e una ambientale. Le specificità sono la marcia in più dimostrata sia dal pilota che dalla Macchina, il fattore ambientale è la Finlandia e la preparazione di una super festa con, possibilmente, tre Toyota su un podio da tre. Era il sogno di Makinen, a un certo punto tutt’altro che un… sogno. Tanak in volo, infatti, nel pomeriggio della seconda tappa Latvala era quasi andato a prendere Ostberg, che accusava problemi di consumo eccessivo di pneumatici, e Lappi stava facendo il diavolo a quattro sul remi in barca di Tanak, vincendo tutto.

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Alla fine non è andata così. Lappi deve aver continuato a correre tutta la notte, e quando si è svegliato domenica mattina era tropo veloce. Un bel volo e Gara finita, forte contrappeso per il morale del campione in carica, vincitore del Finlandia 2017 allora alla quarta presenza da ufficiale. Latvala si è avvicinato a Ostberg fino a una manciata di secondi appena, recuperando tutto il possibile ma non osando l’impossibile. È stato bravissimo, Latvala, già tre volte primo in Finlandia e dunque profondo conoscitore dell’”ambiente”. Si è fermato da solo prima di combinare un guaio, ha sfruttato il potenziale della Yaris WRC tenendo, però, sotto il cofano la marcia in più. Ha messo una grande pressione addosso a Ostberg, era ed è rimasto terzo. E se avesse esagerato andando a prendersi dei rischi, e se poi quel rischio, un gioco che non vale quasi mai la candela, avesse finito per rovinare tutto? In quel caso a parte le madonne incomprensibili di Makinen, la batosta morale avrebbe fatto ancor più male. Per questo è stato bravissimo. Scartato subito Tanak dal mirino, Latvala ha puntato il podio e l’ha centrato.

Se Tanak è stato per tre giorni in una sorta di nirvana adrenalinico, il migliore Ostberg di tutti tempi, perché tremendamente efficace in una forma di inedito controllo della potenza e del potenziale, ha, invece, coronato il sogno di Pierre Budar che dal “caso” Meeke dormiva sonni agitati. Ostberg ha dimostrato di poter essere il Pilota di punta di una Macchina di punta, chiedo scusa al simpaticissimo norvegese, non l’avrei detto, in questo modo facendo scoprire a Citroen, a Budar, ai Tifosi e a tutti i cristi che gli vogliono male, che la C3 WRC è una macchina… di punta. Non solo “appuntita”, intrattabile come si diceva sei mesi fa. Avrebbe potuto farcela, un qualche Ostberg, a battere quel certo Tanak? La risposta è no, completata dalla precisazione non-in-questa-occasione. Primo perché il duello in alternanza perfetta di stoccate è durato sette/otto Speciali per poi venir meno quando Ostberg si è accorto che la “nuova” C3 WRC consuma le gomme in maniera anomala. Secondo perché lo specchio dei rispettivi valori può essere individuato perfettamente nell’esito del Power Stage. Tanak voleva vincere, Ostberg doveva vincere. Tanak perché stasera vuole vincere anche la partita a scopone scientifico con i Meccanici, Ostberg perché non puoi regolare un vantaggio di due secondi e mezzo su Latvala, quindi devi dare tutto, e tutto vuol dire andare a cercare di vincere. Nel power stage vinto da Tanak su Ostberg c’è una differenza di 5 decimi di secondo. Su undici chilometri. Neanche mezzo decimo a chilometro. Forse solo il peso del fattore ambientale. Per questo ho detto non-in-questa-occasione. Certo, in Germania, sensazionale vittoria di esordio Hyundai/Neuville nel 2014, fra un mese le cose potrebbero cambiare, ma lì c’è sempre stato una forte componente ambientale, anche distorta e, Corea o no, si va in casa di Hyundai Motorsport con Neuville che ha bisogno di ritrovare grinta. Prima o poi, comunque, l’Ostberg di oggi andrà a cercare il successo pieno, di punti e non solo morale.

Comunque la Finlandia ha detto Toyota alla grande, e Citroen finalmente grande. Non si è quasi mai parlato né di Hyundai né di Ford. La Squadra di Nandan si salva mandando al migliore Hayden Paddon a recuperare punti per il Campionato Marche, Ford con il solito Ogier, nel finale favorito “tatticamente” da Suninen che “si è fatto” pescare in ritardo a un CO e, guarda caso, ha così ceduto la propria quinta posizione al “Capitano”. Ogier non ha corso male, tutt’altro, così come Neuville. Il loro confronto, mirato al bersaglio grosso, è andato in scena in una parte in ombra del palco finlandese, disturbato in modo decisivo dall’ordine di partenza. Neuville e Nandan, lo abbiamo già riferito, avevano messo in conto la possibilità di una prestazione opaca in Finlandia, e Ogier ha fatto come al solito, ottenendo il massimo anche in condizioni minime, o limite. I ventisette punti di vantaggio della vigilia in favore di Neuville, diventano 21. È sempre un bel vantaggio, ma un’inversione di tendenza a uno come Ogier io non la concederei mai, neanche mettendola in conto. Tre vittorie Ogier, tre Neuville, Tanak adesso a quota due, Ostberg in diritto acquisito di presentarsi affamato, quanto prima, Citroen di nuovo forte, Ford ancora da scoprire nell’efficacia dei Joker finlandesi (in bocca al lupo Massimo!). Sì, è proprio un Germania che diventa tutto un programma, in pieno regime di ombrellone.

 

Photo Credits: PURE WRC AGENCY - Ronnie Sbaragli - Suti Salonen - Aurel Petitnicolas

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