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Parigi, 4 settembre 2017. La C3 WRC avrà una coniugazione R5. La nuova Macchina di Citroen destinata ai Rally è una realtà, finalmente ufficializzata, e sta già girando nelle prime sessioni di test. Non è una vera novità, ci aspettavamo la “rivelazione” già da un po’ di tempo, ma la conferma è non meno importante. L’effervescenza della WRC2, espressa così bene nel presente con capitolato regolamentare delle Vetture R5, Skoda Fabia e Ford Fiesta, e la recente Hyundai i20, attendeva l’ingresso o il ritorno di almeno un paio di Marche. Ecco la prima che ufficializza l’operazione.
Il Gruppo PSA aveva, e ha, lo sviluppo della Peugeot 208 T16, una vettura che ha contribuito non poco all’affermazione della categoria, costruendo un mosaico di impegno soprattutto nelle sue più forti espressioni nazionali (e qui ci starebbe il romanzo di Peugeot Italia e di Paolo Andreucci, senza dimenticare Anna Andreussi), e la gloriosa Ds3, Marchio oggi destinato ad altra associazione di immagine e sportiva. Hyundai è arrivata lo scorso anno e seguendo le orme delle antesignane, ha iniziato subito a distribuire le i20 R5 a numerose e referenziate entità di gestione.
Di un’altra R5 si parla da tempo, e cioè della Polo R5 che dovrebbe/potrebbe essere il Cavallo di Troia di Volkaswagen per rientrare, da una porta solo formalmente di servizio, nel salone principale della disciplina che ha dominato per quattro, leggendari anni.
Ma se si parla di Leggende, dieci anni di dominio assoluto sono l’epopea di un’Avventura favolosa, e allora c’è un Marchio che fa delle altre Avventure nulla più che capitoli di favole per bambini. E qui non ci si può sbagliare, si parla di Citroen.
Così la C3 R5 già abbondantemente chiacchierata esce allo scoperto, scende dai tavoli da disegno, calza i primi Michelin e, il pieno di vitamine Total, esce dall’”hangar” dell’atelier che l’ha definita per muovere i primi passi. In vista di un futuro nel quale raccogliere l’eredità della Ds3 e farsi largo nell’insidiosa foresta degli orchi del WRC2 e dell’Europeo. Per la verità credevamo che la Macchina avesse già fatto un po’ di chilometri ma, in effetti, il programma di sviluppo si stende più coerentemente sulla stagione che finisce e l’inizio della prossima. Omologazioni di là da venire, anno prossimo, intanto la nuova C3 R5 va nelle mani di Stephane Lefebvre e Craig Breen per i test preliminari e per dare l’avvio al lungo programma di test. Insieme ai due Piloti quest’anno “titolari” nel Team Citroen Total Abu Dhabi, anche il giovane Yoann Bonato, leader del Campionato di Francia Rally. Verosimilmente la nuova Arma di Citroen per i Campionati WRC2 e ERC raccoglie le esperienze di 208 T16 e Ds3 R5, per riprendere il filo progettuale della Macchina da cui deriva, la C3 WRC, ricalcandone le caratteristiche di competitività all’insegna di una maggior duttilità di guida. È chiaro che, con il patrimonio “cromosomico” ereditato, la nuova C3 R5 non scende a compromessi di ambizioni rilanciando sul piatto del WRC2 con una puntata destinata a diventare il riferimento del “gioco”.
E i Piloti? Nulla. Come se le Macchine dovessero correre radiocomandate. Nessun “indizio”, insomma, che ci aiuti a dipanare la matassa del WRC-Mercato. Buon segno, deve esserci proprio un piano-bomba che cova sotto la cenere.
E che fine farà la non meno “affilata” Peugeot 208 T16? Questo non lo dice Citroen, e ci sta, ma non lo dicono né Peugeot né PSA, che è meno logico (ma forse perché nessuno ha posto la domanda). Perché non lo dicono? Secondo noi perché… gatta ci cova. Intanto la competitività e il programma di evoluzione della 208 T16 non si ferma nell’immediato e può sottintendere una parabola tutt’altro che vicina al tramonto. In secondo luogo è nostra opinione che la risposta più dettagliata debba coinvolgere non il solo Marchio in questione ma la destinazione di immagine di tutti i Marchi del Gruppo. Ricapitolando, dunque, e partendo dall’attuale geografia, l’Impero di PSA guarda con occhi differenti ai vari aspetti agonistici e sportivi dell’impegno generale. DS è legata ormai indissolubilmente alla Formula E, Citroen vede crescere di nuovo l’immagine globale dell’impegno nei Rally, esteso quest’anno dal ritorno della C3 in configurazione WRC+ e ora confermato dal “battesimo” della C3 R5. È senz’altro prematuro parlare di Opel, ma lecito pensare a un futuro ridefinito per Peugeot. il Leone, impegnato su larga scala nel programma Clienti Sportivi dei Rally, ha le sue parti emerse dell’iceberg nell’impegno nel Rallycross e nella Dakar. Rallycross in pieno sviluppo, Dakar al quarto anno e due vittorie nella maratona più dura del Pianeta. È possibile pensare a uno spostamento del baricentro di impegno agonistico, evitando di mandare in ristampa l’epopea della 2008-3008 DKR e orientando il Marchio verso una nuova avventura, ancora più… enorme. Facile immaginare quale!
Comunque bravi i Signori della Comunicazione PSA. Ci regalano qualche piccola chicca in un’enfasi da scoop, e così ci tengono buoni e lontani dalle verità più succose. Così ci fanno sognare!