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13 Dicembre. Non ci sono più molti più “segreti” da svelare. In questo denso fine anno abbiamo fato indigestione, le notizie dal pianeta WRC sono state tutte o quasi clamorose, e per di più infiammate da lunghi preamboli di voci e illazioni. Ambiente già caldo, torrido dunque, neanche a volerlo fare apposta. Da giovedì scorso il “Latvala Leaks” aveva fatto cadere anche il velo sul mistero della formazione Toyota, e finalmente in questo “clima” reso così interessante dai colpi di scena fa un grande piacere scoprire qualcosa di definito e definitivo. Possiamo così riunire tutti gli “indizi” di oltre un anno di preparazione serrata, e ritrovare tutti gli ingredienti del cocktail del ritorno di Toyota sulla scena Mondiale dei Rally, finalmente riuniti e esplicitati. È, finalmente, il giorno della presentazione ufficiale. Manager, Piloti e Navigatori, e soprattutto la Macchina, la Yaris WRC Plus sinora filtrata solo nella originale e psichedelica, rituale livrea “banalizzata”.
Per il vernissage viene scelta Helsinki, Capitale di una nazione particolarmente vicina all’evento, che all’indomani dell’accordo Latvala abbiamo già definito come imperniato attorno a una sorta di Nazionale finlandese del WRC.
A guidare il ritorno di Toyota nel WRC è stato chiamato un Asso e mito, Tommi Makinen, suo braccio destro sarà Jarmo Lehtinen, ex navigatore di Mikko Hirvonen (e in un primo tempo si pensava che proprio il Pilota passato ora ai Rally-Raid sarebbe stato l’altro uomo simbolo della missione), e primo Pilota, ormai abbiamo fatto un solco sul web per quante volte l’abbiamo detto, è Jari-Matti Latvala, congiuntamente al suo inseparabile Navigatore, Mikka Anttila.
Naturalmente non è finita. Basta passare in rassegna la line up schierata per la prima volta a Helsinki. Tra il confermato e l’ovvio, sul sedile di guida della seconda Yaris WRC sale Juho Hanninen, e al suo fianco Kai Lindstrom, una scelta legata all’esperienza che il Pilota ha portato alla crescita della nuova Yaris e al riconoscimento che promuove l’esperienza e il “lavoro” con un ruolo da ufficiale. Meno scontata, soprattutto dopo la cataratta di eventi innescati dall’ormai famoso 3 novembre, è la conferma di Esapekka Lappi, Navigatore Janne Firm, che con la resa del “tedeschi” deve essersi sentito sprofondare, quando alla Panini già stavano stampando la sua figurina con le insegne Toyota, vedendo il fresco Titolo conquistato con la R5 riappeso al filo di una carriera in discussione. Ma poi la logica si è allineata alle circostanze. Lappi si fa da parte per far salire a bordo Latvala, ma la sua promozione è effettiva con l’incarico di Test Driver e, di fatto, l’assegnazione al programma della terza Yaris WRC non ancora definitivo nei termini della tempistica e della continuità.
Era tempo, ed era da tempo che ci si aspettava il rientro di Toyota. Il fatto che a benedire l’operazione sia il Team Toyota Gazoo sta ad indicare che l’operazione si allinea all’ultima evoluzione dell’assetto Toyota nello Sport, chiamando in causa la casa Madre solo per quanto riguarda la presidenza, Akio Toyoda è il “chairman” della Squadra, e spalmando territorialmente secondo le ultime tendenze le competenze specifiche.
La missione di Toyota non scende a compromessi, al pari di quelle della altre Factory schierate nella stagione 2017, ma più delle altre omologhe, è comprensibile che Toyota guardi anche con una certa curiosità al Monte-Carlo del 20 Gennaio prossimo. Solo in quella occasione, infatti, sarà possibile stabilire la reale competitività delle forze in campo, e non possiamo dimenticare che Toyota sale sul palcoscenico del WRC senza alcun punto di contatto con la realtà recente, senza nessuna esperienza o punto di riferimento con l’evoluzione del WRC negli ultimi anni. Le nuove Macchine, tutte sulla stessa linea di partenza concettuale, sono sviluppate in funzione di un regolamento nuovo che allarga il raggio di azione interessando in particole potenza, aerodinamica e differenziali. Sono parametri che giocano come una combinazione impossibile sul piano delle scelte potenziali, e la competitività delle soluzioni adottate emergerà solo dal verdetto delle prime Prove di Mondiale. Jari-Matti Latvala aveva ancora la stilografica in mano quando è salito sulla nuova Yaris WRC e ha iniziato a far girare il contaore dell’evoluzione e della messa a punto. L’obiettivo del rientro è ambizioso. Il primo Titolo della Marca giapponese risale infatti al 1990, anno in cui il Mondiale fu vinto da Carlos Sainz e Luis Moya (che si sarebbero ripetuti ancora nel 1992), e l’ultimo trofeo in bacheca è il Titolo Costruttori del 1999, ma quell’anno la festa fu mezzo rovinata proprio da tale Tommi Makinen, al quarto mondiale consecutivo… ma con un’altra Marca.