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Deeside, Galles del Nord, 25 Ottobre 2017. Match point per tutti. Per i Costruttori e, anche se un po’ forzato, per i Piloti. Come canta la propaganda, il 73° Rally del Galles Gran Bretagna può veramente decidere la stagione. Non scendiamo in particolari, non vorremmo affondare il dito nella piaga. Ma è vero che giunti alla dodicesima di 13 Prove, il Mondiale può anche permettersi di emettere i suoi verdetti e non sembrare, per questo, scontato o precipitoso. Per arrivare alla situazione attuale, infatti, se ne sono già viste di tutti i colori, e l’interesse per la stagione alle ultime battute non rischia certo di spegnersi nella noia. Anzi, la formula determinata dalle circostanze speciali di quest’anno, Regolamento nuovo, svarioni e sorprese vari, colpi di scena e rivelazioni, fa sì che i motivi d’interesse si sovrappongano ancor prima di sfumare, facendo lievitare attesa, curiosità e passione. Né più né meno gli obiettivi che ci si era proposti di centrare con l’introduzione della nuova era delle WRC Plus.
E adesso viene il bello. A M-Sport mancano 4 punti per andare a pallino e vincere il Titolo Costruttori. Basta che una delle tre Macchine, Ogier, Tanak, Evans, finisca il Rally di Casa. Non sarebbe la prima volta, era già successo nello scompiglio generale del 2006 e per Ford si trattò della prima vittoria in 25 anni di sfide, e M-Sport non è neanche un Costruttore in senso stretto, ma vedremo un giorno come di fatto lo sia forse e più di ogni altro. Titolo Piloti, la faccenda è più complessa, ma non impossibile. Se Ogier vince, oppure fa secondo con en plein di punti Power Stage, è Campione del Mondo per la quinta volta consecutiva. Se ottiene sette punti meno di Tanak, o otto meno di Neuville, il Titolo si assegna in Australia.
In altre parole, perché Ogier faccia del proprio destino un colpo di scena clamoroso, deve gettare il Titolo alle ortiche buttando il Rally che ha già vinto quattro volte consecutive negli ultimi 4 anni. Ma nessuno, in 73 edizioni di storia, l’ha mai vinto cinque volte. Tuttavia non serve vincere cinque volte, a Ogier, perché il francese possa festeggiare in Galles.
Cosa può condizionare il Dayinsure Wales Rally GB 2017? Vediamo di riassumere. Entra in scena Massimo Carriero, Responsabile Disegno e Sviluppo Vettura di M-Sport.
“Il Galles è un Rally particolare che quest’anno può esserlo ancor di più. È un Rally divertente da guidare, di solito molto piovoso, con molto fango, “very slippery”. Tuttavia, stando alle previsioni meteo che abbiamo tutti, sarà un Rally tiepido e non pioverà, forse ci sarà anche un po’ di sole. Ha comunque piovuto molto e con poco vento il fango non si asciuga, quello resta garantito. No pioggia durante lo svolgimento, dunque, e neanche nebbia, forse. Magari per noi è un fatto positivo. Comunque, in generale, Rally molto particolare, per questo da affrontare con un assetto particolare e, caso forse unico, partire per primi qui potrebbe non essere uno svantaggio. Anzi. Non c’è lo svantaggio di dover “pulire” le strade e, al contrario, puoi portare dentro il fango, dannoso per gli altri che seguono. Sul percorso, c’è la grande Prova “classica”, la Sweet Lamb, ma dalle ricognizioni abbiamo ricavato l’impressione che le prove del sabato e della domenica siano tutte molto simili tra loro. Bassa aderenza, ma non sempre e non secondo uno “standard”. Vuol dire che devi stare attentissimo a cosa può succedere nella curva successiva a quella che stai affrontando, vuol dire che puoi correre dei rischi più grandi di quelli che immagini, e vuol dire anche che qui il “passo”, una certa calma può pagare bene.”
Viene da chiedersi se l’assetto delle Macchine viene stabilito, oltre che in funzione delle condizioni specifiche del terreno o del meteo, anche in funzione della strategia da adottare in questo Rally. In funzione, cioè, del famoso match point.
“Nel nostro caso, no – continua Carriero nel suo “briefing” – la macchina l’abbiamo messa a punto in funzione del Rally e delle indicazioni dei test effettuati alla vigilia, anche se con la pioggia. Non è una Macchina “conservativa”, e cioè che rinuncia a scelte dettate della sua evoluzione. Certo, è il momento in cui bisogna bilanciare bene le scelte in funzione anche del Campionato, non per il Titolo Costruttori ma per dare ai nostri Piloti una Macchina di qualità con la quale esprimersi al meglio. Non particolari di Vettura che possono ancora avere una base anche minima di rischio, questo no, ma solo aggiornamenti che hanno già garantiti dai collaudi nelle gare precedenti.”
Il fiume Dee divide lo scenario tra il Parco Assistenza di Deeside e i campi di battaglia del Galles del Nord, e il fiume con lo stesso nome del salomonico Giudice investigatore cinese sembra in realtà lo spartiacque tra due interpretazioni del Rally, a seconda che si sia inseguiti o inseguitori
Tutto chiaro, ma viene la conferma che c’è una riflessione da fare. “Rally divertente”. Possibile? Il fiume Dee divide lo scenario tra il Parco Assistenza di Deeside e i campi di battaglia del Galles del Nord, e il fiume con lo stesso nome del salomonico Giudice investigatore cinese sembra in realtà lo spartiacque tra due interpretazioni del Rally, a seconda che si sia inseguiti o inseguitori. Difficilmente sarà un Rally divertente, quest’anno, per tutti quelli “implicati” nel “giallo” del Mondiale che qui può avere la sua soluzione. Ogier avrà poco da divertirsi pensando che può vincere e chiudere il discorso, o sbagliare e rimettere tutto in discussione. Tanak e Neuville, dall’altra parte, non troveranno certamente divertente sentirsi in obbligo di vincere a tutti i costi, e per questo correre un numero maggiore di quei rischi che devono aspettarsi dal leader se vogliono mantenersi ancora in gioco. Possono divertirsi, e farci divertire, Meeke e Mikkelsen, rilanciando le migliori Citroen e Hyundai in un modo diverso, Evans che qui gioca davvero in casa, Latvala, che ha un conto in sospeso da quattro anni con il “WRGB”, o Lappi con la Toyota delle meraviglie, e magari Kalle Rovanpera che, finito il Corso Italiano, debutta con una R5, M-Sport.