WRC17 Italia Sardegna. Tappa 1. Paddon (Hyundai) nel Valzer delle Sorprese

WRC17 Italia Sardegna. Tappa 1. Paddon (Hyundai) nel Valzer delle Sorprese
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Lappi e Sordo vincono tre Speciali, Meeke, Hanninen, Neuville una ciascuno. Ma nessuno di questi è in testa. Paddon ha dichiarato che non è giorno di gara, Neuville fissa Ogier, che pulisce le strade, come obiettivo, Latvala si “disinteressa”. Troppa apprensione
9 giugno 2017

Alghero, 9 Giugno 2017. Sei Rally ormai dietro le spalle, sei ancora da disputare davanti. Il Rally Italia Sardegna, o Sardegna Italia a seconda dei punti di vista, è il fulcro centrale del Campionato del Mondo 2017. Com tale ha un ruolo da protagonista, il primattore è sempre la Sardegna, bella e terribile. Certo, non ci aspettavamo un Mondiale così vistosamente basculante e così tante volte in bilico da una parte e dall’altra in una sola Tappa. È il bello del non essere mai scontati, ma piuttosto imprevedibili, geniali, estrosi. L’esemplare equilibrio dello show di Ittiri Arena con la vittoria di Therry Neuville è già un ricordo lontano quando arrivano i fuochi d’artificio della prima Speciale del Venerdì, una sensazione sfumata in lontananza quando finisce il primo giro, e del tutto perduta alla fine della prima Tappa. Ritrovare un aggancio coerente con i temi della vigilia è difficile. Ne sono successe di tutti i colori e anche i fatti più “normali” sono stati elaborati all’indice di coefficienti più pesanti del solito. L’Italia Sardegna consacrato a un’ideale di stupenda inquietudine agonistica si consacra all’imprevedibile misura del confronto. Qualcuno assurge alla… consacrazione, come Esapekka Lappi che coglie il primo successo in uno step Mondiale, solidificato immediatamente con una tripletta che vale una giornata da leoni pur… da cuccioli, e qualcun altro ne esce con le ossa rotte, ed è il caso di Kris Meeke, decisamente non a suo agio al tavolo da gioco dove non può più osare di scommettere.

Meeke è andato in testa, come “al solito” generoso e potente, spettacolare come nessun altro, ma dopo tre Speciali di gloria ha usato la montagna come trampolino, e un sasso come carnefice, ed è volato via cappottando durante la quinta Speciale. L’Equipaggio, illeso grazie alle evidenti doti di sicurezza dlle nuove WRC+, è riuscito a completare speciale e giro, ma al Parco Assistenza la C3 è stata ritirata, il roll bal troppo danneggiato. Non si parla, quindi, neanche di Rally2. Ma non è il solo colpo di scena, anche se quello che ha travolto Meeke è clamoroso nella misura in cui l’irlandese andava forte, sì, ma non certo a caccia di guai. Neuville sbaglia subito, nella polvere impenetrabile del mattino e si installa nelle retrovie da dove, peraltro, potrà controllare certamente meglio la gara. Breen prima ancora di Meeke salta con troppa veemenza e, all’atterraggio, danneggia il cambio e si ritira. Prokop perde una ruota e Evans finisce fuori strada, come Andolfi che stava facendo una bella gara nell’élite del WRC2. Hanninen, dal canto suo, è rallentato vistosamente da un problema al radiatore, bella botta, ma riesce a finire.

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E poi il “dazio” della dura terra di Sardegna, sempre elevato, a non stare più che attenti. Forature, lente per fortuna, per Neuville e Paddon, ammortizzatori bloccati o danneggiati per Lappi, che perde anche il secondo rapporto del cambio, e Paddon, sinistre intermittenze per Sordo, che poi quando il motore riprende a funzionare vince e “stacca” dei “temponi” quando tutti gli altri non riescono a stare in strada. Sì, perché l’altro grande enigma non risolto mai perfettamente è quello delle gomme. Ogier, alla fine della giornata, è sfinito. Mai avuto così poco grip, così “noiosa” sensazione di non riuscire a dire nient’altro che aspettiamo e vediamo come va a finire.

La prima Tappa dell’Italia Sardegna allora, è un’altra cosa, che esula dalle preoccupazioni a patto di essersi… preoccupati prima, di aver scelto di non osare neanche in vista di un’opzione favorevole. Il rebus trova una soluzione nell’imperativo di correre nella prospettiva di un ordine di partenza decente per la seconda Tappa di sabato. Chi pulisce la strada, come fanno Ogier, soprattutto, e Latvala, lo sanno bene, anche sulla loro pelle, che il Sardegna non perdona “arroganti e presuntuosi”.

La gara si svolge e si sviluppa, dunque, su un piano totalmente diverso. Mentre vincono Meeke, Hanninen e Sordo, nessuno concretizzando una solida posizione di classifica, Neuville, Ogier e Latvala si mettono in fila, un trenino in attesa di tempi e “binari” migliori, e lasciano sfogare i giovani là davanti. Latvala non si preoccupa né di gomme né di allarmi di differenziali a bordo, lascia scivolare la sua Toyota e risale fino al quarto posto. Neuville fa ancora meglio, la Hyundai è la Macchina forse più a punto del momento, e riesce addirittura, dopo aver vinto la Speciale-spettacolo inaugurale, ad installarsi al secondo posto. Più di tutti fa fatica Ogier, settimo, che non pensava di trovare tanto viscido sotto il sole. La Fiesta M-Sport va bene ed è equilibrata, ma il sacrificio è troppo grande e vale 40 secondi.

Un po’ a sorpresa, una bella e confortante sorpresa, in testa sale Hayden Paddon con la i20 Coupé. Il neozelandese “regola” un gruppetto di inseguitori composto da Neuville, Tanak e Latvala, tutti a meno di dieci secondi

Un po’ a sorpresa, una bella e confortante sorpresa, in testa sale Hayden Paddon con la i20 Coupé. Il neozelandese “regola” un gruppetto di inseguitori composto da Neuville, Tanak e Latvala, tutti a meno di dieci secondi. Di Ogier, al momento, non sembra preoccuparsi nessuno. Sia Latvala che, soprattutto, Neuville, sono riusciti a tenerlo a bada abbastanza confortevolmente. E per come sono andate le cose non è che sabato Ogier, vista la decimazione, potrà partire con molti concorrenti davanti a sé.

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