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Alghero, 8 Giugno 2017. Il Maestrale ha pulito l’aria. È più tersa, la luce sul lungomare di Alghero è abbacinante, e il Parco Assistenza uno spettacolo da non credere, emotivamente abbagliante. Il Nord Ovest della Sardegna è in piena esplosione della natura, che qui ha profumi, colori e sfondi in sfumature da capogiro. Il sole picchia forte, era ora, ma la brezza frizza sulle sensazioni e mitiga l’arsura. La Città catalana si è regalata al WRC, e se c’era già più di un buon motivo per spingersi in questo angolo di Paradiso, ecco, ora ce ne sono altri che nel week del Campionato del Mondo WRC si sommano ai 700 anni della sua storia. È un’occasione imperdibile. Qui si fa sul serio, e si vede bene. L’intento di fare e di dare qualcosa di più è evidente, tangibile nei programmi, sportivo e di intrattenimenti, che vi invita ad inspirare profondamente e a lungo. Poi ci sarà da trattenere il fiato per tre giorni.
Più affascinante dei discorsi e della favola del Rally-vetrina di Sardegna, e centro dell’Evento settima prova del Mondiale 2017, è il progetto delle Prove Speciali che abbraccia tutto il Nord dell’Isola. 19 capitoli cronometrati, dalla Ittiri-Arena di Giovedì pomeriggio alla Sassari-Argentiera che chiude il Rally Italia Sardegna con il “tremendo” Power Stage di Domenica, che costituiscono un’autentica, irresistibile “ragnatela” di attrazioni, una costellazione di “trappole” che non mancherà di catturare l’emotività degli appassionati e di lascarli segnati al termine di un’esperienza indimenticabile.
La Gara. Il Rally, quando si giunge alla settima prova del calendario, è maturo per essere l’autorevole “giro di boa”, ma soprattutto la chiave di volta del Campionato. E qui si dilaga con i buoni motivi per arrivare in Sardegna, anche in parapendio e a nuoto se le navi sono piene come in questi giorni dell’ultimo, ansioso minuto di volerci, doverci essere a tutti i costi.
Sono giunte a maturazione tecnica le WRC Plus, meravigliosi, spettacolari “ordigni meccanici” da 400 cavalli che surclassano il concetto di Supercar in uno spettacolare spiegamento di forze
Sono giunte a maturazione tecnica le WRC Plus, meravigliosi, spettacolari “ordigni meccanici” da 400 cavalli che surclassano il concetto di Supercar in uno spettacolare spiegamento di forze. E sono giunti a maturazione i temi agonistici del Campionato, legati indissolubilmente al talento, alla volubilità e al genio dei fuoriclasse che li elaborano e sviluppano nello straordinario codice del Rally.
Facciamo il conto. Pronti con due mani.
Per molti il Rally Italia Sardegna è la Gara che veste meglio il quattro volte Campione de Mondo, Sébastien Ogier, perché esige affidabilità, meccanica e “intellettuale”, una dote per cui il fuoriclasse francese è nell’Enciclopedia del Rally e che si tradurrà nel geniale, caratteristico e irresistibile modo di essere “consistent”. Quasi sempre inascoltato, il Maestro e leader del Mondiale con la Ford M-Sport inizia a produrre alcuni “discepoli” importanti, autentiche serpi in seno che cominciano a farci gustare frutti agonistici gustosi. Uno fra tutti Thierry Neuville, secondo in Campionato con la Hyundai ufficiale, due gare buttate clamorosamente all’inizio di stagione, Monte-Carlo e Svezia, e una resurrezione che sembra aver reso ancor più forte il fuoriclasse belga.
Per molti l’Italia Sardegna è l’ultima chance per Jari-Matti Latvala di rimanere agganciato al piccolo, magico plotone in fuga sulla scalata del Campionato. Il fuoriclasse finlandese leader della formazione Toyota ha anche una certa dimestichezza con il Rally in Sardegna, e sulle veloci speciali dell’Isola può e deve fare tutto quello che un’azione risolutiva può produrre. Basta non farsi passare neanche per l’anticamera del cervello di tirarsi indietro e accontentarsi. Vi sembra, Jari-Mattila, il tipo da concedersi a una simile onta?
Citroen ha raddoppiato, ed è la notizia dal contenuto sportivo e umano del momento, quasi clamorosa non fosse logica e “merged” nel programma del team della Casa francese. Andreas Mikkelsen affianca Kris Meeke, e Craig Breen, sulla C3 ufficiale, Macchina dimostratasi velocissima e “rude”. Due galli nel pollaio? No, il gallo del pollaio Yves Matton ha imposto ai Piloti di portare le Macchine al traguardo senza passare per il Rally2, ma completamente liberi di “esprimersi” e di vincere.
Andreas Mikkelsen affianca Kris Meeke, e Craig Breen, sulla C3 ufficiale, Macchina dimostratasi velocissima e “rude”. Due galli nel pollaio? No, il gallo del pollaio Yves Matton ha imposto ai Piloti di portare le Macchine al traguardo senza passare per il Rally2, ma completamente liberi di “esprimersi” e di vincere
Poi gli altri, l’italiano Andolfi junior che ha un’occasione d’oro per dimostrarsi profeta in Patria del WRC2, tutte le seconde e terze guide dei Team ufficiali, Paddon, Sordo, Tanak, Ostberg, Evans, Lappi, Hanninen. Tutti con una delle favolose WRC+, e il diritto a sentirsi stretti nei panni dei “secondi”.
Per tutti quanti c’è un solo filo conduttore plausibile e ipotizzabile nell’elaborazione tattica dell’Italia Sardegna, che si concentra in un imperativo: attaccare! Per questo non stiamo parlando di un Rally, e meno che mai di un Rally come gli altri. È il Rally della certezza di unicità, dello spettacolo da capogiro che ci aspetta all’Isola Infinita!
Avevamo ragione o no a ritenerlo il Rally più bello del Mondo?