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Coffs Harbour, 19 Novembre 2017. Il Mondiale 2017 è finito. L’ultimo Rally della stagione, l’infernale e oltremodo imprevedibile Kennard Hire Australia numero 26, è stato vinto da Thierry Neuville nel più completo e generale dominio di Hyundai. La i20 Coupé, infatti, è sempre stata in testa, prima con Mikelsen e quindi con il “frustrato” belga, che porta a 4 il numero dei successi personali, è il recordman di vittorie della stagione, ma non ottiene che un Titolo di “Vice Campione del Mondo”. È comunque un successo, molto chiaro e di assoluto prestigio, ma non perfettamente allineato alle ambizioni sia del Pilota che della Squadra. Nel modo in cui Neuville e Hyundai si sono imposti in Australia, sette successi parziali e il trionfo finale ottenuti davvero di forza seppure contro una concorrenza almeno in parte “deconcentrata”, c’è questa sottolineatura, e insieme il più eloquente dei messaggi che si possa immaginare affidato ad una bottiglia in viaggio verso la sponda della prossima stagione.
Inutile, e si direbbe irriverente, dire che Neuville ha fatto tutto da solo, sbagliando in modo clamoroso al Monte-Carlo e in Svezia e buttando alle ortiche due successi che in quelle circostanze si definiscono certi, e che ha perso definitivamente il treno in Germania e Spagna.
Neuville ha vinto anche l’ultima Tappa del Australia, particolarmente tormentata dalla pioggia e dai colpi di scena. Nel giro delle prime due Speciali dell’ultimo giorno, infatti, sono “saltati” Lefebvre e Breen, Ogier ha rischiato un’altra volta, Evans ha patito problemi al comando del cambio, come Ogier. Nulla di nuovo o di inaspettato, solo un po’ di più, la ciliegina amara su una torta di fiele. Venerdì era già stata la volta di Lefebvre, sabato di Mikkelsen e di Meeke, e lo stesso Neuville ha finito la decima Speciale sul cerchio, pagando un importo irrisorio rispetto alla tassa estorta ai più sfortunati. Con la pioggia torrenziale dell’ultimo giorno anche i distacchi, che sabato avevano messo in fila i primi sei con inquietante precisione, sono diventati materia aleatoria, e per un attimo si è creduto che Latvala potesse magicamente trasformare l’opaco venerdì in un trionfo australiano. Ma anche per Latvala c’era un destino cinico in agguato. Curvone veloce, una perdita di aderenza, la toccata destabilizzatrice e la Yaris WRC finisce fuori strada dall’altra parte, tra gli alberi. Da capo, increduli inseguitori incrociano le dita e salgono tutti di una posizione.
Anche l’ultimo, spettacolare Power Stage della stagione suona come un ammonimento. Non per tutti, naturalmente. Anzi, c’è chi lo prende come il pretesto per lanciare un altro messaggio. Questa volta di bilancio. È Sébastien Ogier, che con Julien Ingrassia chiude la stagione stupenda… in bellezza. Miglior tempo, un decimo più veloce dell’ormai ex compagno di Squadra Tanak. L’estone, consacrato quest’anno con i successi di Sardegna e Germania, e terzo nella graduatoria finale del Mondiale alle spalle di Ogier e Neuville, conclude al secondo posto. Al terzo posto un ritrovato, strada facendo, Hayden Paddon, che non sta nella pelle di una pur discreta felicità. Il neozelandese, protagonista di una stagione difficile e deludente, ritiene di aver finalmente isolato quei problemi, evidentemente di poco conto, che non gli consentivano di avere piena padronanza della Macchina. Probabilmente è un altro messaggio dell’ultimo minuto, acuto finale di riscatto mentre la stagione chiude i battenti.
Messa da parte per un attimo la bellissima vittoria di Thierry Neuville, il vero trionfo è ancora una volta quello ottenuto da M-Sport che, all’appuntamento conclusivo della stagione e dopo aver già vinto tutto, aggiunge un altro carico all’incredibile record stagionale. Con il secondo posto di Tanak, infatti, la Squadra di Malcolm Wilson è andata a podio in ogni Rally del Mondiale
Messa da parte per un attimo la bellissima vittoria di Thierry Neuville, il vero trionfo è ancora una volta quello ottenuto da M-Sport che, all’appuntamento conclusivo della stagione e dopo aver già vinto tutto, aggiunge un altro carico all’incredibile record stagionale. Con il secondo posto di Tanak, infatti, la Squadra di Malcolm Wilson è andata a podio in ogni Rally del Mondiale, collezionando infine un ulteriore dato statistico a certificazione del capolavoro compiuto. L’Impresa di M-Sport, che ha vinto con i tutti i suoi Piloti di punta quasi metà dei Rally, rappresenta alla perfezione uno degli elementi ispiratori del regolamento WRC Plus inaugurato quest’anno. La favola di Davide contro Golia si materializza anche grazie ai nuovi parametri di una formula che si è rivelata vincente da subito, e che ha confermato la sua validità Rally dopo Rally di un Mondiale “esageratamente” avvincente.
M-Sport e Sébastien Ogier chiudono la stagione vincendo l’ultima Speciale del 2017, e ne approfittano per lanciare, sì, anche loro, un messaggio che suona, invece, sibillino: “Per adesso possiamo dirvi che è la nostra ultima Speciale… del 2017!”
Va bene, staremo qui a vedere chi e come scenderà in pista il 25 gennaio sulla Thoard-Ssteron, prima Prova Speciale del Monte-Carlo 2018 e della prossima stagione. Quanta pazienza ci vuole!
Grazie mille per averci seguito con affetto esagerato. Naturalmente non finiamo qui, questo Mondiale nuova formula palpita anche ben lontano dalle sue strade e non ci darà tregua, non smetterà mai di offrirci degli spunti costantemente interessanti, super avvincenti.
Campionato del Mondo FIA WRC 2017. Classifica Finale Piloti
1. S. Ogier (Ford M-Sport), 232 Punti; 2. T. Neuville (Hyundai), 208; 3. O. Tanak (Ford), 191; 4. J.M Latvala (Toyota), 136; 5. E. Evans (Ford), 128; 6. D. Sordo (Hyundai), 95; 7. H. Paddon (Hyundai), 74; 8. K. Meeke (Citroen), 77; 9. J. Hänninen (Toyota), 71; 10. C. Breen (Citroen), 64.
Foto: Hyde Ross, Manrico Martella, Red Bull, Rally Australia, Hyundai