WRC17 Argentina. Neuville (Hyundai) Rovescia il Mondo e Vince!

WRC17 Argentina. Neuville (Hyundai) Rovescia il Mondo e Vince!
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Arrivo al fotofinish al termine di tre giorni emozionanti. In testa fino all’ultimo intertempo, il miglior Evans di sempre cede nel finale. Rally Argentina, ma soprattutto nuovo Regolamento, ragione a chi l’ha voluta. Il WRC è spettacolo purissimo
30 aprile 2017

Villa Carlos Paz, 30 Aprile 2017. Da non credere. Nervi a fior di pelle e brividi come se fosse la prima volta che si assiste ad uno spettacolo del Motorsport. Qui in Argentina, questa volta è Carrera, con tutta l’enfasi retorica di un modo di sentire, e ora di vivere, lo spettacolo delle Corse intercontinentali in Macchina, adesso espresse e concentrate nel WRC+ top di gamma.

Elfyn Evans, amico e pupillo, poi ex-pupillo e ora ri-pupillo del mentore e deus ex machina di M-Sport, Malcom Wilson, sorprende tutti e se ne va in testa. Azione autoritaria e decisa. Alle sue spalle la reazione è blanda, tardiva o inesistente, frustrata in ogni caso. Inizio, solo Meeke con la Citroen a caccia di riscatti e di deja-vu, tiene il passo del gallese rivelazione. Evans ha tutto: grinta, capacità, talento perché è figlio d’arte, ma solo ora tutto questo viene fuori, all’improvviso, sospinto da circostanze che non sono chiare, e comunque sorprendenti, ma che si possono ricondurre al “pacchetto” perfetto. Auto, assetto, gomme. Ai primi due ci ha pensato M-Sport, il terzo punto ci “obbliga” a guardare con occhio diverso alle DMack, gomme fatte apposta, solo per il Rally.

Comunque, oltre a Meeke miseria. Ogier non c’è. Sembra che aspetti, ma più avanti si andrà e più ci si chiederà: aspetta cosa? Neuville è subito in ritardo e pare tagliato fuori, al pari di Latvala. Paddon, che ha vinto lo scorso anno, Sordo, Tanak, Hanninen? Neanche parlarne, tutti con problemi o in ritardo di sveglia. Salgono, invece, Ostberg, e più avanti Neuville, ma dal secondo giorno di gara, seconda tappa alla quale si accede con Evans che vince sei speciali a va in vantaggio di un minutino su Ostberg e di un minutone su Neuville.

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L’inizio del secondo giorno non porta niente di nuovo. Evans vince subito la sua settima Speciale, fa capire che tutto va bene e qualcuno inizia a lasciare le tribune. Ma sbaglia.

Neuville, contrariamente a quanto ha fatto in Corsica, spinge forte alla ricerca del successo. Le vince entrambe. Vuol dire che la vittoria non solo è nelle sue corde, ma che soprattutto è in quelle della Hyundai i20 Coupé che si è dimostrata non solo veloce ma a prova di bomba

Evans cala, sfortuna, qualche piccolo danno e non-confidenza, a un certo punto i riflettori tornano a indugiare su Neuville, che ha pescato un Jolly rimanendo in strada dopo una sbandata, rimbalzato dalla montagna. Ammonito ma graziato. È come un segno. Invece del KO arrivano le ali. E la seconda tappa si chiude inaspettatamente con la riapertura completa del “caso”. Evans è ancora in testa, ma nel frattempo è in difficoltà. Meeke, tornato in rally2, vince due volte e vola via di nuovo. Tanak vince due volte e sale al terzo posto. Ogier continua a sonnecchiare scontento. Neuville passa a condurre le danze, recupera una vittoria di fine giornata e sale a solo 11 secondi da Evans. Altro Rally.

Domenica, tre Speciali. Le prime due cambiano ancora lo spessore del confronto. Neuville, contrariamente a quanto ha fatto in Corsica, spinge forte alla ricerca del successo. Le vince entrambe. Vuol dire che la vittoria non solo è nelle sue corde, ma che soprattutto è in quelle della Hyundai i20 Coupé che si è dimostrata non solo veloce ma a prova di bomba. El Condor, Mina Clavero, Neuville vince tutte e due con “cattiveria” e recupera quasi tutto. Evans e Neuville si presentano nell’ordine, ma separati ormai da otto decimi di secondi soltanto, all’ultimo confronto. Power Stage e “bella”, è tutto lì. Tutti in piedi, a casa come a bordo strada. Stage stupendo, spettacolo immenso, duello finale da Sergio Lene. Non c’è stato sin’ora, e non ci sarà mai un motivo per cui uno dei due duellanti possa tirarsi indietro.

Capito, super Evans si è risparmiato. Un pelo ma quanto basta per partire nel Power Stage della sua vita con la lama affilata come non mai. Neuville è a fondo, all’intertempo cruciale Evans è tre secondi più veloce. A questi ritmi un’enormità. La reazione è gigantesca, insuperabile. Neuville ne ha di più e rovescia la situazione nell’ultimo tratto della Speciale più bella della Stagione, forse del campionato.

Sette decimi di secondo. Neuville vince ancora. Corsica, e ora Argentina. Superbo, davvero quel Campione che si voleva intravedere già al primo Sardegna qualche anno fa, implacabile e irriverente. Nandan l’aveva ammesso. Neuville con una Macchina che lo soddisfa è un Campione. Matrimonio perfetto, ora pare proprio che lo possiamo dire. Il Campionato, già riaperto in Corsica, diventa quello della stagione più avvincente del WRC+, ove Plus sta per quello che ci si aspetta dalle WRC della nuova generazione. O da sempre.

Nandan l’aveva ammesso. Neuville con una Macchina che lo soddisfa è un Campione. Matrimonio perfetto, ora pare proprio che lo possiamo dire. Il Campionato, già riaperto in Corsica, diventa quello della stagione più avvincente del WRC+

Evans ha perso tutto, sfiorando, ma toccando, la spalletta di un ponticello, dispiaciuto ma non contrariato. Da questo Rally, dominato per il 99%, imparerà moltissimo, e tornerà più forte.

Nel frattempo Super Neuville si riprende dallo spavento dell’intertempo e si sgancia dalla tensione perfetta che l’ha sospinto a caccia di un risultato che probabilmente ha saputo ottenere, sì con un po’ di fortuna, ma con un equilibrio magnifico e magistrale nello sfruttare risorse di cui aveva completa consapevolezza. Risorse che gli hanno dato la fiducia per insistere sino all’ultimo chilometro. L’adrenalina resta traboccante anche sul podio. Un altro poco e Thierry Neuville non ingoia anche la bottiglia di champagne!

Ott Tanak è terzo, bellissima Gara, e Sébastien Ogier è quarto. Per la prima volta da quando è iniziato il Mondiale 2017, il Campione del Mondo scede dal podio. Sicuro che la vittoria del belga gli va di traverso, ma anche il Re tornerà più forte, c’è da aspettarselo, e il Campionato sarà ancora, se possibile, più avvincente. Portogallo, tutti lì!

Foto: Santiago Monti, Federico Baratella, Manrico Martella

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