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Magari a torto, ma mi ricorda un po’ il dietro-front del Perù in vista, quasi a ridosso, della Dakar 2016. Dopo i disastri causati dalle piogge in Cile, fu la paura del Nino a dissuadere i peruviani, e la decisione fu legata ufficialmente all’opportunità, “moralmente” ineccepibile, di tenere da parte delle risorse economiche per fronteggiare prontamente un’eventuale emergenza. Il Nino non fece danni, non tali da richiedere lo stato di emergenza, passò oltre verso il Centro America e i soldi furono risparmiati, o impiegati in altro modo. Tra le pieghe della vicenda, tuttavia, anche il “sospetto” che alla base della decisione ci fosse il mancato accordo economico tra il Paese e gli Organizzatori, ASO.
Il fatto è che il Rally Cina volava nei corridoi delle chiacchere e dei rumours già dall’inizio del Campionato, cosicché la notizia del suo annullamento non coglie impreparati, anzi stuzzica ancora il lato “sospettoso”.
La ragione ufficiale dell’annullamento del Rally è, dunque, legata ai danni provocati dal maltempo, che avrebbero compromesso varie porzioni del percorso disegnato dagli Organizzatori. Piogge torrenziali e tempeste del mese scorso che, secondo il comunicato ufficiale, hanno interessato le aree dei dintorni di Huariou, vicino a Pechino, causando danni e inondazioni tali da non garantire il ripristino delle strade in tempo utile per il sicuro e regolare svolgimento del Rally. Tra l’altro, misure d’emergenza sono da tempo impiegate nel Nord della Cina per i disagi che il maltempo ha creato al territorio e alla popolazione. La decisione di cancellare il Rally Cina dal calendario 2016 è diventata definitiva dopo la visita di una delegazione della FIA e del Promoter del WRC, ed è stata ufficializzata a Ferragosto dalla Società Le Sport, in sintonia con la Federazione Cinese Auto e Moto Sport.
Una cosa non esclude l’altra, ma intanto il Rally Cina aveva perso il main Sponsor, soldi-soldi-soldi, e l’organizzazione dell’evento procedeva a rilento tra ovvie difficoltà.
Nel frattempo, manco a dirlo, tutto è pronto per la battaglia tutto-asfalto del fine settimana del ADAC Rally Germania. L’Anno scorso, dopo un clamoroso doppio digiuno, il podio fu “invaso” dai tre Equipaggi Volkswagen.