WRC16 Messico. Day 1, Latvala da manuale, Ogier sereno

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In Messico la polvere è come il fesh-fesh in Kenia. L’ordine di partenza favorisce “spudoratamente” Latvala, che sale al comando con mezzo minuto di vantaggio sul Campione del Mondo. Fuori Neuville, Suninen in WRC 2
5 marzo 2016

León, 5 Marzo. I sogni di gloria di Neuville si infrangono alla prima “esecuzione” della El Chocolate, al 41° dei 54 chilometri di tormento e di fatica che caratterizzano la lunga “classica” del Guanajuato. Il belga, secondo all’uscita della serata inaugurale del Rally del Messico, schianta la sospensione anteriore sinistra della sua i20 New Generation 2016 al termine di una giravolta subito dopo il passaggio di una cresta. Se è per il morale, si va di male in peggio perché lo scorso anno il Pilota belga naufragò con un cappottamento al penultimo chilometro della Speciale. Se è per la fortuna, direi che il povero Neuville non ne ha neanche un briciolo, e questo non aiuta certo un Pilota nella sua situazione. Sono pronto a scommettere, tuttavia, che la serie nera finirà, e torneremo quanto prima ad ammirare il talento dell’occhialuto “Driver”.

Jari-Matti Latvala in azione in Messico
Jari-Matti Latvala in azione in Messico
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L’eroe della prima giornata, decisamente “piena”, del Rally Corona Mexico 2016, è Jari Matti Latvala, e la gara ha un suo svolgimento… statico sostanziale ancora prima che il primo Equipaggio lasci il parco di assistenza di Leon. Contrariamente alle previsioni, pur sommarie, della vigilia, la scelta delle gomme è tutt’altro che scontata e gioca un ruolo chiave nell’evoluzione della corsa. L’altra variabile cruciale è l’ordine di partenza, “incontornabile” e inevitabilmente penalizzante, anche in questo caso per i migliori. Ogier è, infatti, costretto a partire per primo e ad aprire, e pulire, la strada, mentre Jari Matti Latvala, ottavo, si ritrova in una posizione strategica particolarmente favorevole. Latvala, tuttavia, è bravissimo (e così il Team Volkswagen) nella scelta delle coperture, e il risultato delle circostanze ha un’eco nell’appellativo che i tifosi messicani attribuiranno al Finlandese Volante: Proiettile. Magnifico, perfetto Proiettole, in grado di “centrare” cinque delle sette Speciali disputate, con due eccellenti, perentori acuti sulle due terrificanti El Chocolate, 54 chilometri di pura sofferenza con il tetto a un palmo dalle nuvole sui micidiali crinali messicani, e il raddoppio sulle più corte Las Minas. Bontà dei privilegi e delle scelte a parte, Latvala e Anttila sono perfetti, e così la Polo R da ormai tre anni, questo è il quarto, considerata “alternativa” a quella di Ogier.

Il campione del mondo WRC in carica, Sébastien Ogier
Il campione del mondo WRC in carica, Sébastien Ogier

Bravo Latvala, andava premesso e l’abbiamo fatto, bravissimo Ogier. Il Campione del Mondo in carica e leader anche quest’anno con l’en plein delle due prove inaugurali del Campionato, è partito nelle peggiori condizioni possibili, poca potenza a causa dell’altitudine e strade “sporchissime”, ha perso nelle prove lunghe e ha recuperato quasi niente in quelle corte, ma non teme Latvala. Sa che non potrà superarlo sulla strada che porta al quarto Mondiale, e che al massimo potrà di tanto in tanto togliersi qualche buona soddisfazione, come è accaduto in passato e come sta accadendo in questo caso. Ogier si dimostra eccellente istrione a fine tappa, sorvolando sulla questione chiave dell’ordine di partenza e complimentandosi con il compagno di Squadra per la sua bravura. Solo in appendice alla sua dichiarazione di fine mattinata ammette che “quelli” che partono molto indietro corrono un altro Rally. Savoir faire intermittente, ma testa altrove, a quella centesima opportunità che il Rally del Messico rappresenta per l’Equipaggio della Polo R numero 1. Le condizioni cambieranno, e allora sarà… un’altra gara ancora. Lo dimostra il fatto che nonostante il forte handicap, Ogier non è così lontano da Latvala. È secondo e il ritardo del Campione è limitato a poco più di mezzo minuto. Viste le condizioni in cui è maturato, è un lusso.

Lo spagnolo Dani Sordo, su Hyundai i20 NG
Lo spagnolo Dani Sordo, su Hyundai i20 NG

Resta il fatto che, una volta uscito di scena Neuville, per il momento è un Rally a due, una questione tra Latvala e Ogier. Dani Sordo, che ha raccolto l’eredità del collega belga, è, infatti, a oltre un minuto, con qualche difficoltà di controllo del posteriore della i20. Anche in questo caso la scelta delle gomme è cruciale, e evidentemente quella del “tutto morbido” non è risultata essere l’eccellenza. Sordo salva comunque la situazione e il risultato, è terzo assoluto con la prima delle i20 NG, e “gratifica” così la scelta della squadra di averlo fatto correre nel Team “A”.

Una volta uscito di scena Neuville, per il momento è un Rally a due, una questione tra Latvala e Ogier

Gomme del tutto sbagliate, invece, per Hayden Paddon e Mads Ostberg. Il Pilota Hyundai, che ha anche patito una foratura “lenta” nella quinta PS, e tutti gli Equipaggi Ford hanno scelto mescole dure per l’intero “corredo” del mattino, con il risultato di poter tenere in condizioni di sicurezza un buon ritmo, ma di non avere alcuna possibilità di andare oltre. Più che le pur buone rispettive posizioni, quinto e sesto subito dietro alla terza Volkswagen di Mikkelsen, sono i distacchi dalla testa della Corsa che parlano chiaro. A fasi invertite, sarà ancora la Gara di sabato a esporre meglio i valori in campo, a condizione che la scelta degli pneumatici, così critica, sia migliore per tutti.

Il nostro Lorenzo Bertelli, su Ford Fiesta RS WRC
Il nostro Lorenzo Bertelli, su Ford Fiesta RS WRC

Il Messico 13° Mondiale è un Rally molto duro, quasi spietato. Neuville lo ha constatato, ma non è andata meglio anche a chi lo conosce meglio, come i beniamini locali Benito Guerra Jr e Ricardo Triviño. Il primo è rimasto “piantato” con il cambio bloccato alla fine dello spettacolare salto della Minas, e non ce l’ha fatta nemmeno il furore del pubblico a farlo ripartire. Il secondo è meno “colpevole”. Non arrivata in tempo la Citroen con qui era iscritto al WRC 2, il messicano aveva all’ultimo momento noleggiato una Lancer evidentemente non al top della condizione. Fermo subito! A proposito di WRC2, e ancora in tema di durezza dell’impegno, a parte piccole o grandi disgrazie, ed errori, di Ptaszek, Al-Kuwari, Fuchs e Kremer, Teemo Suninen è imprendibile, e Max Rendina quinto. E a proposito di italiani, Lorenzo Bertelli sta conducendo in Messico una delle sue gare più belle.

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