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Matosinhos, Porto, 13 Maggio 2023. Il succo. In tre speciali, Vieira do Minho, 26 chilometri, Amarante, 37, e Felgueiras, meno di 9, si conclude il primo giro del Sabato e, in un certo senso o con buona approssimazione, anche il lavoro “sporco” di Kalle Rovanpera. Il resto potrebbe essere solo controllo, roba da ragionieri, se si vuole. Il Campione del Mondo ha piazzato un uno-due sulle lunghissime del giorno e quindi assestato il colpo del KO nell’ultima del mattino. Con le tre vittorie il vantaggio è passato da 10 a oltre 50 secondi e, probabilmente, Rovanpera ha chiuso lì la partita. Lappi si è avvicinato a Sordo (sarebbe più corretto dire che è successo il contrario), e Neuville è a un pelo dal podio. E con questo va sottolineato anche che alle spalle della Toyota battistrada ci sono le tre Hyundai, che si mettono in fila e costituiscono, prendendo in prestito dal ciclismo, il “gruppetto” all’inseguimento del leader. Tanak, Ford, quinto a un minuto e mezzo, chiude la corta striscia delle Rally, Evans, non ripartito dopo aver distrutto la Yaris Rally1 Venerdì, Katsuta e Loubet sono virtualmente fuori partita, dimodoché ben 5 Rally2, Solberg, Greensmith, Rossel, Mikkelsen e Marco Bulacia, irrompono nella top ten. Tutti con la nuova Skoda Fabia RS ad eccezione del francese che corre con una Citroen C3.
Vodafone Rally Portogallo n° 56. La 5° di Campionato è difficile, molto tecnica e delicata. A dura prova tutto. Le meccaniche, i nervi dei Piloti, le gomme. I tecnici di Pirelli, a fine ricognizioni, l’avevamo detto, è “l’università delle corse su terra!”. Del resto non è una novità. L’anno scorso vinse Rovanpera, quella vittoria significò molto e così, forse richiamato da quell’emozione e forte di quella esperienza, Kalle Rovanpera ha tirato fuori, e dato, tutto il meglio di sé. Niente da fare per gli avversari, che cercano di salvare il salvabile, ovvero punti di Campionato e chilometri, scampoli di insegnamento utili magari più avanti.
Si riparte. Secondo giro. Vieira di Minho. Bellissima. Non solo “legna” ai lati di piste strette e dissestate, ma anche curvoni larghi, fondo più compatto, qualche allungo notevole, anche un po’ d’asfalto. 26 chilometri di libidine e di precisione, facile commettere piccoli errori che sommano ritardi sul tempo ideale. Pienone di appassionati lungo le strade. Sembra un affare tra i 3 Piloti Hyundai, Sordo u decimo meglio di Lappi, Neuville +5. Rovanpera sembra più lento, controllato, poi nel finale “apre” colma il ritardo degli intermedi e va a vincere la sua settima Speciale. Di poco questa volta, ma il suo vantaggio continua a crescere. Tanak rinuncia, tira a concludere. Frustrato.
Seconda, monumentale Amarante. 37 chilometri di apnea. Cambia poco. Ovvero vince Dani Sordo di pochissimo davanti a un Rovanpera che sembra appagato (che altro potrebbe fare?) e Neuville passa un lento Lappi! Strana lentezza, la colpa viene data ai sassi sulla strada. Tant’è, Lappi scende dal podio e lascia che Neuville vi salga. Poi la Felgueiras del secondo passaggio, e infine la speciale-spettacolo del giorno, in questo caso il “parallelo” della Lousada di 3.3 chilometri. Rovanpera torna alla vittoria nella prima, Lappi meglio di Neuville e Sordo, e così il suo vantaggio sulla muta inseguitrice Hyundai raggiunge il minuto, e Sordo vince la seconda, battendo nel confronto diretto proprio il leader.
Morale. Rovanpera, Toyota, è nettamente primo con quasi un minuto di vantaggio. Poi, nell’ordine, ecco Sordo, Neuville e Lappi racchiusi in una dozzina di secondi. Il che può voler dire che, mentre Jari-Matti Latvala dormirà sereno tra i suoi guanciali Toyota, stanotte Cyril Abiteboul avrà mal di testa.
Si arriva alla Domenica dell’epilogo. Restano da disputare le 4 ultime Speciali, 55 chilometri in tutto. Una volta la Paredes e la Cabaceira de Basto, 22 chilometri, e due volte la emblematica Fafe, 11 KM con l’apoteosi finale sul salto-icona del Rally Portogallo. Il Rally, per la verità, sta in piedi proprio per lo spettacolo della Fafe e per la motivazione del Power Stage. Altrimenti, giochi praticamente fatti, sarebbe quasi noioso ora che Rovanpera ha ristabilito quella distanza che ne ha caratterizzato la cavalcata trionfale dello scorso anno.
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