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Matosinhos, Porto, 12 Maggio 2023. Il racconto. Strette, sporche e cattive. Sono le speciali del Rally del Portogallo. Bellissime, d’altronde, contestualizzate nel Vodafone Rally Portogallo. È lì che talento e motivazione si riuniscono per dar vita al ritorno di Kalle Rovanpera e al duello iniziale appassionante con Ott Tanak. Evans, che nelle sole prime tre Speciali ha lasciato quasi 20 secondi, deve aspettare tempi migliori. Il compito di aprire la strada è troppo costoso e il Mondiale ringrazia. Mentre Evans fatica umilmente a pulire, sono i suoi avversari che celebrano un Rally durissimo ma appagante. Loubet vince la speciale di apertura, bel colpo, ma si prepara a cedere il passo a Tanak, che va in testa alla successiva. Rovanpera sta al gioco e al passo, Sordo trae il massimo vantaggio dalla posizione di partenza ed è terzo. Neuville non si capisce, ma forse condivide almeno parte degli svantaggi di Evans e tira a far fieno, e Lappi non c’è proprio, ma forse anche il finlandese guarda lontano. Comunque una certa prudenza è consigliata, quasi obbligatoria, le strade si confermano brutte e non c’è assistenza a ora di pranzo, solo un cambio di Pirelli. E questo era solo il primo giro del Venerdì, tappa dichiaratamente più difficile del Rally.
No assistenza, niente sosta a casa bensì solo il tire fitting, cambio gomme, e si va al secondo giro con l’obiettivo di rientrare al Parco serale in buona forma, possibilmente senza guai. Facile a dirsi, troppo presto per contabilizzare. Non appena si riaccende il semaforo verde per il secondo giro, infatti, ecco che Tanak passa su un ostacolo troppo infido e buca. È la seconda Lousa, 12 chilometri e il sommovimento è notevole. Lappi si fa vivo e vince la Speciale, Sordo passa al comando e Tanak, che è sceso dal primo al sesto posto, lascia passare tutti, anche Loubet che si è fermato perché aveva del fumo dentro la macchina. Katsuta, intanto, era già sparito dalla circolazione alla fine del primo giro. Tre Piloti sono stati in testa, Loubet, Tanak e Sordo. Poi tocca a Rovanpera, che esce allo scoperto, vince la seconda Gois e passa al comando. Sì, pare proprio che il Campione del Mondo in carica sia tornato.
Infatti, due prove alla fine della giornata, altra piccola scossa di terremoto. Rovanpera non si fa pregare ed è secondo nella settima vinta ancora da Lappi. Dani Sordo, Hyundai, non sfrutta bene l’occasione dell’ordine di partenza e va lungo, ma riesce a stare in scia, e Neuville, pur dimostrando di aver ragione a guardare un po’ oltre il cofano della i20 ufficiale, si fa sorprendere in un parossismo di prudenza e scende al quinto posto (e qui non vogliamo pensare a uno di quei giochini di squadra alla Hyundai). Loubet, Ford, si mantiene su una posizione che gli concede molta dignità, Tanak è fuori gioco e Evans, peggio, ha continuato a scadere, non solo il compito di apripista ma un’evidente cattiva sintonia con la Yaris Rally a questo giro, e finalmente è fermato da un rovinoso incidente poco oltre la tre quarti della settima Speciale. No, non era la giornata del gallese!
Parliamo d'altro e oltre. Affascinante il confronto WRC2, ormai è norma, che dilaga con un’alluvione di Rally2, segno che forse è questa la realtà al momento più sensata del WRC. (io non ho detto niente, eh). Mikkelsen è tornato a dirigere l’orchestra con la Fabia RS, e se la vede a viso aperto con Rossel, Citroen, e Solberg, Skoda. Il norvegese scivola anche lui nel finale, e al comando passa "Solberghino" davanti al redivivo Greensmith. Per ragioni varie già fuori gioco Suninen, Pajari, il rientrante Meeke.
La cortissima Figueira da Foz finale non ha fatto troppi danni. L'unico e ultimo "intoppo" è lo scivolone di Lappi contro le barriere. Vince Sordo, Lappi torna indietro. Si va al riposo con la prospettiva delle sette Speciali per quasi 150 chilometri cronometrati del Sabato. Rovanpera, Toyota, primo, Sordo, Hyundai, secondo ma ora meno “attaccato” al leader, 10 secondi il suo ritardo, Neuville, Hyundai, è terzo e neanche troppo lontano, 26 secondi.
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