WRC Polonia. A due PS dalla fine: Ogier perfetto, Mikkelsen, indomabile, Tanak da podio!

WRC Polonia. A due PS dalla fine: Ogier perfetto, Mikkelsen, indomabile, Tanak da podio!
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Gara lunghissima, estenuante, combattuta sempre sul filo dell’incertezza per 8 PS. Alla fine la spunta ancora Ogier, Mikkelsen non riesce a scalzare il compagno di Squadra ma Super Tanak passa Latvala e sale sul podio | <i>P.Batini, Mikolajki</i>
5 luglio 2015

Mikolajki, 4 Luglio. La grande trovata del 72° Rally Polonia è il Super Special Stage. È stato il prologo al Rally giovedì, e ogni sera è stato riproposto come appuntamento finale della giornata di gara. Tre Super Special Stage, tutti fortemente rappresentativi dell’estrema incertezza che regna sul Rally quando mancano soltanto due Prove Speciali alla fine.

 

Il “SSS” non è certo una novità, ma lo è in Polonia per il fatto che ogni sera il risultato del Super Special Test poteva significare l’intera posta del Rally, e il pubblico, ovviamente, ha gradito la sensazione di poter assistere alla scena chiave della Corsa. Però il primo l’ha vinto Ogier, e così il terzo alla fine della tappa di sabato, e solo venerdì sera ha vinto Prokop, poi sparito dal Rally “che conta” oltre la decima posizione. Un’anomalia. Il resto del Rally, così come del SSS, è Sebastien Ogier.

 

Ma la grandezza di Ogier è nella gestione del duello con il velocissimo e irriducibile Mikkelsen, è nella sorpresa Tanak che probabilmente con un’altra… settimana di gara sarebbe lì anche lui a lottare per il successo o ad accumulare altri episodi di sfortuna o legati a piccoli errori, ma intanto non ci arriva.

Ogier, forte quando il gioco si fa duro

Ogier, beh, è anche nella forza della Volkswgen Polo R WRC che rende possibile tanta, altissima tensione agonistica distribuita così equamente ai suoi tre Campioni. Soprattutto, la supremazia di Ogier si esprime laddove le situazioni si fanno intricate o basicamente difficili, come quando gli tocca aprire la pista per due giorni di fila, spazzare via la sabbia e, tuttavia, non risente dell’handicap o non lo fa vedere, che quando si lotta sul filo dei decimi di secondo è importante anche ostentare sicurezza.

 

Ogier ha vinto la seconda tappa, in questo caso con una vittoria di PS in più, tre al posto di due, così come aveva vinto la prima, contenendo l’euforia di Mikkelsen e rintuzzando ogni tentativo di avvicinamento del compagno di Squadra. Si dirà che l’annullamento della 14ma Prova Speciale di Mazuri, per ragioni di sicurezza, ha inibito quel piccolo vantaggio per Mikkelsen che era l’aver scelto la gommatura giusta, interamente dura, ma si dovrebbe in questo caso ribadire che per il secondo giorno consecutivo Ogier ha sbagliato pneumatici, montandone due “morbidi” e due “duri”, il che non suona ormai più verosimile. È vero anche che nella penultima PS Mikkelsen ha corso nella polvere ed è rimasto senz’altro attardato, ma è difficile pensare che, anche in condizioni di massima efficienza, il “pacchetto” del norvegese avrebbe potuto superare un impasse che si dimostra “cronico”. Cavilli, la verità è un’altra.

La gara è apertissima

WRC 2015 Polonia sab (20)
Il norvegese Andreas Mikkelsen si trova in seconda posizione provvisoria

 

Due secondi Mikkelsen li ha “presi” venerdì, e tre e mezzo sabato. La somma che fa… la differenza e che ancora privilegia Ogier è irrisoria, e se Tanak non avesse perso il passo venerdì oggi, con una gara stupenda a meno di un secondo dal leader, anche il pilota Ford sarebbe della partita. Invece ai “rigori” delle due ultime due Prove Speciali in programma per la giornata conclusiva di domenica ci andranno Ogier e Mikkelsen, con una sola differenza che non è nel cronometro. Ogier sa come fare per gestire i trenta chilometri delle due Baranowo (l’ultima in regime di Power Stage con la dote di punti supplementari), mentre Mikkelsen, che tutto sommato ha gestito alla perfezione la propria irruenza e il desiderio di primeggiare, è a un bivio.

 

Confermarsi pilota in grado di vedere lontano o decidere di dare fondo alle sue risorse e rischiare il tutto per tutto per il bottino pieno, un risultato che è ancora nelle sue mani e soprattutto nel suo… piede. La verità è, dunque, che dopo duecentoottanta chilometri di Prove Speciali, la gara è apertissima. Il pronostico sul risultato finale non poggia su alcuna oggettività ma solo sull’umore della passione che spinge verso l’uno o l’altro pilota. La verità, insomma, non c’è, c’è solo la certezza che il finale del Rally sarà il sigillo di certificazione di una corsa bellissima.

Podio provvisorio per Tanak

WRC 2015 Polonia sab (22)
Nella giornata di ieri, Ott Tanak ha perfezionato il sorpasso su Latvala in classifica

 

L’altra palese verità è che Ott Tanak, vincendo tre Speciali e pilotando con una sicurezza sconosciuta, ha infine recuperato parte della sfortuna della prima tappa e ora, seppure di un secondo e mezzo soltanto, ma con il contrappeso di un testa-coda, ha scavalcato Latvala riconquistando un podio provvisorio che è ben più che meritato. E quel secondo e mezzo è l’altra buona ragione per stare incollati al bordo delle ultime speciali, perché oltre al vincitore è in ballo che il terzo posto, tutto sul filo del rasoio di un Rally che ha già offerto molto più dello spettacolo di velocità delle WRC.

 

Scendiamo di un gradino. Globalmente la gara delle Hyundai è buona, molto buona. Paddon è quinto e Neuville è salito al sesto posto. Per l’australiano vale quanto già detto negli ultimi… quindici giorni, ovvero che continua a strabiliare e che, questo lo diciamo adesso, merita di essere considerato la prima guida delle i20. Per “giustificare” il belga, invece, bisogna chiamare alla “sbarra” Robert Kubica, “colpevole” di due piccoli errori che gli hanno fatto perdere la sesta posizione. Sì, piccoli, il polacco sta finalmente modellando la sua stoffa di fuoriclasse alle fattezze del WRC.

Oltre al vincitore, è in ballo anche il terzo posto, tutto sul filo del rasoio di un Rally che ha già offerto molto più dello spettacolo di velocità del WRC

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Per concludere, un’occhiata alla WRC2, che scrive un nuovo capitolo in Polonia. Al-Attiyah ritirato, la Skoda è in testa con due Fabia R5, quelle di Esapekka Lappi e di Pontus Tidemand. La Citroen di Karl Kruuda è a oltre due minuti. Detto tutto. Come già fatto vedere da Andreucci e dalla Peugeot 208 T16 in Sardegna, queste nuove R5 vanno davvero forte. Bella formula!

 

Piero Batini – Manrico Martella

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