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Montecarlo con il suo Rally, apre ufficialmente la stagione 2014 del WRC, dopo qualche anno di oblio nell'europeo IRC, dal 2012 è tornato prepotentemente nel Mondiale. In questi anni di crisi il WRC non poteva piu' permettersi il lusso di lasciare ai margini la mondana vetrina monegasca, troppo importante per le case costruttrici una vittoria al Monte, il passaggio sul mitico Col de Turin“, con tutti i benefici pubblicitari che ne conseguono.
La novità: Hyundai
Il Monte di quest'anno presenta inoltre l'importante novità del team coreano Hyundai,che torna nel mondiale dopo qualche decennio. Presentato a Dicembre in Germania presso la sua sede ad Alzenahu, la squadra per questa prima uscita composta dal belga Neuville, vera rivelazione del 2013 e dall'esperto spagnolo Dani Sordo. La Vw fresca campione del mondo al via con tutti e 3 i suoi equipaggi, tutti confermatissimi, punta di diamante naturalmente il fresco Campione del Mondo ogier - Ingrassia, oltre a Latavala e Mikkelsen.
La M_Sport di Malcom Wilson, orfano del munifico sponsor Qatar, si presenta al via senza sponsor sulle vetture e con Hirvonen, figliol prodigo che torna nel team Anglo-Americano dopo l'esperienza non troppo positiva in casa Citroen, con il gallese Evans promosso a pilota ufficiale dopo i buoni risultati del 2013 e il Francese Bouffier, che già lo scorso anno con la Citroen privata aveva agguantato un ottimo 6° posto. Illuso per la seconda parte del 2013 dalla Hyundai, essendo stato uno dei tester, senza poi approdare nel team ufficiale 2014, per il Monte ha ripiegato sul team di Malcom Wilson, con una sua vettura privata.
Infine la Citroen, presente più per il contratto biennale siglato lo scorso anno con gli arabi d'Abu Dabhi; oramai tutte le attenzioni e le energie sono indirizzate nel Campionato WTCC. E“ al via con gli equipaggi Mads Ostberg e Cris Meeke. Fatte le presentazioni dei vari team per questa stagione 2014, passiamo alla cronaca di quel che successo in gara.
Più che un rally una lotteria
In un inverno per lo più secco, basti pensare che in Svezia, gara successiva del mondiale, nei prati già spuntavano le prime margherite, il Rally di Montecarlo come sempre si presentava come una lotteria per le condizioni che si sarebbero poi trovate in gara. Se fino a poco prima della partenza il tempo sembrava esser stato clemente lasciando solo qualche placca di ghiaccio quà e là sull'asfalto,facendo si che i team montassero per lo più pneumatici racing morbidi; purtroppo ci siamo dovuti ricredere alla partenza della prima tappa quando, mentre le vetture cominciavano a sfilare, i primi fiocchi di neve hanno fatto capolino sul tracciato, non facendo mancare già sui primi chilometri della gara sorprese, incidenti e problemi ai piloti.
Indovinare il set di gomme giuste da montare diventa un terno al lotto, anche perchè i ricognitori, passano sulle speciali molto tempo prima e quindi la neve che comincia a cadere muta completamente le condizioni della prova speciale. Già alla prima curva infatti il campione in carica Sebastien Ogier al comando della Volkswagen Polo R WRC slitta urtando un muretto e danneggiando un cerchione, fortunatamente senza ulteriori conseguenze. La presa a terra è pessima, le pozze d'acqua si alternano a neve e ghiaccio ed è così che dopo lo scontro con un palo della corrente elettrica Neuville con la sua nuova Hyundai i20 WRC costretto al ritiro,imitato da quella vecchia "volpe argentata" di Delecour e da Prokop. Tutti e tre si trovano costretti a salutare Montecarlo già dai primi km.
Un set up giusto
Bouffier che indovina il set up giusto montando incrociate due gomme da neve e due gomme da bagnato, rimane coinvolto nello stesso tipo di incidente, ma al contrario dei due colleghi riesce a continuare la sua gara con risultati inaspettati. E' infatti al comando del Monte dopo la 1a prova speciale con Ogier solamente 9''. Il giovane transalpino, con una condotta accorta conclude al comando la 1a tappa del Monte con la sua Ford Fiesta RS WRC, anche se la rimonta del Campione del Mondo in carica non si fatta attendere e conclude al 4° posto avendo già recuperato secondi. Chi lascia anzitempo la compagnia è Dan“ Sordo con la seconda Hyundai, che fino a quel momento si stava comportano molto bene, segnando tempi di rilievo nelle speciali, una panne elettrica alla batteria su un trasferimento lo mette ko.
“Nella seconda tappa si ritira Kubica terzo fino a quel momento e quindi sul podio, un'uscita di strada con conseguente abbattimento della ringhiera di un ponte ed un'inizio d'incendio della sua Fiesta lo costringe ad alzare bandiera bianca”
Con l'inizio della seconda tappa, il paesaggio non è più innevato ma la fanghiglia e le pozze d'acqua continuano a creare non pochi problemi ai concorrenti, facendoci assistere ad un festival della scivolata che costa a Bouffier la leadership, in realtà ed è forse il grande rammarico del giovane pilota francese, il suo navigatore smarrisce il libro delle note di questa ps e Bouffier è costretto a correre in condizioni quindi menomate, che gli costeranno un' uscita di strada e cosa più importante la leadership, anche se gli attacchi di Ogier erano ormai pressanti ed insistenti. E' infatti un testacoda del francese a regalare il sorpasso al campione in carica. Da qui in poi il pilota Volskswagen non commetterà più errori tenendosi stretto la testa della gara. A fine gara dichiarerà anzi di aver guidato con calma e prudenza, nella terza tappa.
Il ritiro di Kubica
Nella seconda tappa si ritira Kubica terzo fino a quel momento e quindi sul podio, un'uscita di strada con conseguente abbattimento della ringhiera di un ponte ed un'inizio d'incendio della sua Fiesta lo costringe ad alzare bandiera bianca, un gran peccato per l'ex F1 che spreca così una gara ben giocata fino a quel momento. La terza tappa, non porta grandi scossoni alla classifica, anche se la neve incessante che ha cominciato a scendere sul mitico Col de Turini, fa pensare che forse qualcosa possa accadere. Ogier controlla agevolmente la gara, Bouffier non prende rischi accontendandosi da pilota privato della piazza d'onore.
Ma il terreno viscido e insidioso continua a mietere le sue vittime e infatti al secondo passaggio, salendo sul Turini che la Ford di Melichrek s'intraversa bloccando momentaneamente i concorrenti. La salita sul colle si fa disastrosa a causa soprattutto della fitta nevicata, i problemi non fanno che aumentare tanto che la direzione si trova costretta a neutralizzare la speciale.
Rimane così solo l'ultima speciale da correre la "Power Stage", e questo sotto una pioggia battente accompagnata da una fastidiosa nebbia, sono dunque ancora una volta le condizioni climatiche a dettare legge in quest'ultima giornata del Rally ed per questo che Latvala si gioca il tutto per tutto montando quattro gomme da neve, mossa azzeccata che gli farà vincere la ss. Sullo stesso tratto non trova invece fortuna Hirvonen, che già lamentava problemi alla batteria sin dal passaggio sul Col du Turini e si ritrova abbandonato dalla sua Ford Fiesta proprio nel mezzo dell'ultima speciale.
Ogier sul gradino più alto del podio
La classifica finale non cambia molto ed Ogier conquista il gradino più alto del podio, infliggendo alla Ford RS WRC di Bouffier 1'18''9 di distacco. il giovane francese in ogni caso si conferma la vera rivelazione della gara monegasca, da notare che nel suo palmares una vittoria nel Rally di Montecarlo c'è già e risale al 2011 anno in cui il "Monte" apriva la stagione IRC ed era dunque escluso dal campionato WRC.
Sul gradino più basso del podio sale Kris Meeke, che quindi esordisce nel migliore dei modi come pilota ufficiale della Citroen, anche lui come Bouffier indovina la giusta scelta di gomme sin dal via,è poi stato bravo a gestire la sua gara, lasciandosi direttamente dietro anche il compagno di squadra Mads Ostberg. Completa la top five Jari-Matti Latvala con l'altra Volkswagen Polo R WRC, il quale guadagna la posizione grazie alla vittoria della "Power Stage" dopo una partenza non delle migliori.
Si conclude così la prima gara del World Rally Championship 2014, il prossimo appuntamento è a Febbraio, vediamo quali sorprese ci regalerà la neve svedese. Avremo l'esordio di Hanninen con la Hyundai al posto di Dani Sordo, i due piloti infatti si alterneranno insieme ad Atkinson nell'arco delle 13 gare del mondiale, affiancando la 1a guida Neuville.
Manrico Martella