WRC Montecarlo 2016: Meeke (Citroen) apre le danze

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Cambiamenti, veri, finti e provvisori. Montecarlo Rally star per iniziare dal mito. Grande impegno delle Squadre, tutte già proiettate nel 2017 ma con un piede nel 2016 per non perdere… il passo. Jost Capito se ne va!
21 gennaio 2016

Montecarlo, 21 Gennaio 2016. Finito il Mondiale 2015 con il WRC del Galles, e al termine di un'annata che è stata davvero avvincete, emozionante, pensavamo che sarebbe stata dura dover passare il lungo inverno in attesa della nuova stagione. Invece no, perché in sostanza, non c’è stata nessuna attesa. Una settimana dopo la chiusura del 2015 c’era chi ci faceva sapere di essere già al lavoro sulla Prima del 2016, “ormai imminente”, altre notizie di carattere generale hanno tenuto banco a lungo per la loro importanza o per il clamore che le hanno accompagnate e, finalmente, finita la Dakar siamo già dentro il Montecarlo. E Montecarlo sia, dunque, con molto piacere.

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Fatto anche lo shakedown. Primo è Kris Meeke, con una DS3 del Abu Dhabi WRT. Ma come, non doveva essere l’anno sabbatico di Citroen, l’anno del definitivo dopo Sébastien Loeb? Non doveva essere l’anno necessario a Citroen per definire, sviluppare e realizzare la nuova “arma” per il 2017, in tempo per il grande avvicendamento regolamentare? Sì, doveva essere, e in effetti lo è, ma poi ecco che le Citroen del Abu Dhabi Total WRT si presentano a Montecarlo, con due macchine invece che tre, Meeke e Lefebvre, ma con tutti i crismi della persistente ufficialità e, per gentile concessione, senza alcuna pressione sui suoi Piloti, in particolare sul più volte bersagliato Meeke. Bene, manca il solo Mads Ostberg, il quale è passato, anzi è tornato, tra le file M-Sport. La Squadra di Malcom Wilson si accinge anch’essa ad un turno di riflessione, ma poi mantiene Elfyn Evans, pur spostato in WRC2 con la Fiesta R5 Evoluzione 2016, e promuove rookie Eric Cammilli e Bryan Bouffier. E con una Fiesta saranno della partita sia Ott Tanak che, con i colori di BRC, Robert Kubica.

La Squadra sin qui più chiacchierata, parliamo della brevissima pausa “invernale”, è forse quella di Hyundai Motorpost, che ha senz’altro molta carne al fuoco, e vive un clima quasi turbolento nello spogliatoio.

Il Montecarlo di quest’anno si preannuncia, se non tropicale, almeno non troppo freddo e innevato. Ecco perché lo shakedown è giudicato con cautela, anche se trattandosi del primo impegno cronometrato della stagione è pur sempre seguito con attenzione, come un indiziato. Ha nevicato e fatto freddo, ma le temperature sono salite e le nevi si son sciolte. Il “Monte” è però il Rally con il maggior coefficiente di incertezza meteo, e se certe strade sono ora coperte di fango potrebbero essere pulite e asciutte. Intanto un aspetto curiosamente nordico avvolge il passo del Mossière e, del resto, tutto potrebbe cambiare completamente nel giro di dodici ore per un capriccio del tempo.

La Squadra sin qui più chiacchierata, parliamo della brevissima pausa “invernale”, è forse quella di Hyundai Motorpost, che ha senz’altro molta carne al fuoco, e vive un clima quasi turbolento nello spogliatoio. Tra notizie ufficiali, rumours e diplomazie, è difficile credere a tutto. Ma poi si deve accettare che Nandan & Co. abbiamo i loro grattacapi, due Macchine in “lavorazione”, quella completamente nuova ultima evoluzione possibile per le specifiche 2016 e la “next”, nuova anch’essa e questa volta rivoluzionaria, per il 2017, e che preferiscano distrarsi parlando e facendo parlare di Equipaggi. Confermati tutti, promosso Paddon e, in parte, ridimensionato Neuville, si scopre ora che per iniziare la stagione Hyundai ha deciso di assegnare i ruoli a… gettone. A Montecarlo, per esempio, Neuville e Sordo vengono premiati per la loro esperienza, ma già al prossimo appuntamento, in Svezia, lo schema sarà rinnovato con l’avanzamento di Paddon, quinto lo scorso anno al debutto, che si suppone possa offrire maggiori garanzie - stiamo sempre parlando di punti mondiali - del non troppo adatto Sordo.

Volkswagen dovrà ben presto trovare un successore al Direttore Sportivo che ha contribuito, diremmo in modo determinante, alla conquista dei tre Titoli iridati Piloti, Navigatori e Costruttori, negli ultimi tre anni

Montecarlo dei contrasti, se è vero che si inizia dal piazzale del Casino di Monaco, ma ben presto ci si sposta sui versante francese delle Alpi Marittime e dell’Alta Provenza, per iniziare sui terreni del più “tempestoso” dei Rally. La bagarre non c’è bisogno di annunciarla, ma di mettere in guardia i concorrenti se la sono sentita anche gli organizzatori. I tracciati non si possono inventare, anche perché altri verrebbero sottratti alla storia, ma ogni giorno il “Monte” edizione 2016, 84ma della serie, promette una Prova Speciale nuova, o rieditata al punto da sembrare tale.

Così Sebatien Ogier affronta la quarta stagione Mondiale, inutile ricordare che tutte e tre quelle disputate sono state vinte dal francese e dalla tedesca Volswagen Polo R WRC, nella migliore soluzione di continuità che uno possa aspettarsi. Ma è proprio così? Dal punto di vista di quanto è sedimentato sinora sì, ma dal punto di vista dello sguardo sul futuro qualcosa sta cambiando. Qualcosa che ci lascia sorpresi, contenti e infelici allo stesso tempo. Situazione ingarbugliata. Ci riferiamo forse al fatto che Mikkelsen avrà un nuovo navigatore, Yaegger Synnevar in luogo del maestro Floene? Ma no, sapete bene che ci riferiamo a ben altro, alla notizia più clamorosa, a nostro giudizio, dell’inizio dell’anno: Jost Capito se ne va!

Volkswagen dovrà ben presto trovare un successore al Direttore Sportivo che ha contribuito, diremmo in modo determinante, alla conquista dei tre Titoli iridati Piloti, Navigatori e Costruttori, negli ultimi tre anni. Il cinquantesimo anno di Volkswagen Motorsport nasce quindi sotto il segno dell’incertezza per quanto riguarda uno dei ruoli chiave. Un giorno di questi Jost Capito, 57 anni, una Dakar vinta, Campione di Enduro, ruoli chiave in Porsche, Sauber e Ford, e guida tecnica, sportiva e spirituale della Squadra più forte che VW abbia mai avuto, passerà il suo savoir faire e il suo sorriso aperto e convincente al servizio di McLaren. Sapranno Ogier, Latvala e Mikkelsen camminare da soli? Intanto auguri, Jost!

 

Photo Credits by Manrico Martella - Fabien Dufour - Frank Finnish - Jakub Pojmiz

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