Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Nel WRC non è, evidentemente, come nel calcio o in altri sport, che il fattore campo mette le ali e accompagna verso la sicura vittoria. Non lo è per il Team uffficiale Volkswagen, per lo meno, che ha condotto il Rally di Casa fino all’ultimo giorno e che poi, ancora una volta, lo ha irrimediabilmente “ceduto” al concorrente di turno bisognoso di un exploit. Non è una novità assoluta né straordinaria, piuttosto un evento pur sempre eccezionale dal sapore replay. Già l’anno scorso, infatti, Ogier & Co., già abitualmente imbattibili, e già sul punto di onorare con un successo la Corsa di Casa, avevano dovuto, ahimé, lasciare che fosse lo spagnolo Dani Sordo a salire sul gradino più alto del podio del Rally di Germania.
Tutto sembrava andare per il meglio...
Quest’anno il “fattaccio” si è ripetuto, incredibilmente, più o meno nelle stesse circostanze agonistiche, più o meno con le stesse modalità, più o meno… esattamente con lo stesso risultato. Ogier che si “spara” via due volte in due giorni, J-ML, Jari-Matti Lattvala che balza al comando e domina due terzi di gara, rassicurando progressivamente sin quasi alla certezza pubblico e “maestranze”, e il giovane Mikkelsen autore della sua solita gara impeccabile ma non certo al livello dei due “colleghi” e compagni di Squadra. Ecco come stava andando il Rally fino all’inizio dell’ultima giornata di gara. Il solo Rally ancora nella lista dei desideri della “Fabbrica”, ancora una volta rocamboleso ma che VW, come aveva “promesso”, sembrava finalmente in grado di vincere per la prima volta.
Poi, a settanta chilometri dal traguardo, anche Lattvala scivola via sulle condizioni più dure e difficili, per non dire quindi imprevedibili, che il finale di spettacolo di un Rally di Germania molto ben sceneggiato, ma disgraziatamente andato in scena un pelo fuori stagione, potesse immaginarsi. La corsa del finlandese termina tra i vigneti dopo l’uscita di strada in una curva che sembrava asciutta ma che… non lo era, e il sogno svanisce.
La prima vittoria per Hyundai
Vuoi per l’eccessiva foga, parliamo sempre di frangenti infinitesimali a cavallo tra errore e casualità, vuoi per quel fato ironico e “maledetto” che un giorno si traveste da pioggia, fango e terreno scivolosissimo, insomma, per Sebastien Ogier e Julien Ingrassia, ma anche per Jari Mattila Lattvala e Miika Anttila, il cancello si spranga ancora una volta sul nulla di fatto. Sul gradino più alto del podio salgono meritatamente Thierry Neuville, Nicolas Gilsoul e, per la prima volta, la Hyundai, su quello appena più in basso Dani Sordo, il “guastatore” della stagione 2013, Marc Marti e ancora una Hyundai e, finalmente, sul terzo ecco Andreas Mikkelsen e Ola Floene, l’equipaggio ufficiale “giovani” cui tocca il compito di raccogliere un risultato che diventa di consolazione per il team e per l’intera repubblica.
“La verità è che anche quest’anno Volkswagen ha fatto banco regio, e lo stop del Rally di Germania arriva dopo ben dodici successi consecutivi della squadra”
Per il Team Volkswagen, insomma, la morale sembra essere che quella del fattore campo è una carta sulla quale è meglio non puntare troppo. In realtà non è così. La verità è che la “sconfitta” di Casa è la morale del colpo di scena, tanto più spettacolare in quanto si abbatte sul teatro più opportuno per tirare una riga e mettere ancor di più in risalto uno status quo che ricalca fedelmente, anche nel “dettaglio”, un andamento di Campionato che era già stato proposto, quella volta in prima mondiale, la scorsa stagione.
La verità è che anche quest’anno Volkswagen ha fatto banco regio, e lo stop del Rally di Germania arriva dopo ben dodici successi consecutivi della squadra. Un andamento che non contempla avversari e circostanze, e che consolida ai primi tre posti della graduatoria mondiale tre macchine di Wolfsburg. Tra i 187 e i 110 punti, infatti, ecco nell’ordine Sebastien Ogier, J-M Lattvala e Andreas Mikkelsen. Teoricamente il cancello del Mondiale è ancora aperto, ma dopo il Rally di Germania e mancando solo quelli di Australia, Francia, Spagna e Inghilterra, solo per l’accesso al giardino Volkswagen.
VW ha il Mondiale in tasca
Solo un Pilota VW, infatti, potrà aggiudicarsi il Titolo 2014. 113 punti più in basso rispetto alla vetta su cui continua ad avanzare Sebastien Ogier, è ancora apertissima e inevitabilmente combattuta, invece, la corsa per un posto che, per ora, è ancora fuori dal podio. In lizza e racchiusi in una forbice di appena due punti, tra i 74 e i 73, ci sono tre Piloti in rappresentanza di tre diverse Marche. Dopo il Rally ADAC di Germania, nella fila dove ci si fa avanti a gomitate ci sono Mads Ostberg con la Citroen, Mikko Hirvonen con la Ford e, piombato nel terzetto con il successo di questo fine settimana, Neuville con la Hyundai.
Volkswagen, che sdrammatizza rimandando ancora una volta all’anno prossimo quella vittoria “obbligatoria” che ancora le manca, con molta eleganza coglie l’occasione per dare a Hyundai il benvenuto nell’olimpo dei vincitori di una prova Mondiale.