WRC Finlandia. Primo Round a Latvala (VW Polo R)

WRC Finlandia. Primo Round a Latvala (VW Polo R)
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Dopo 9 Speciali è duello-scontro, equilibrato e avvincente, tra il Campione del Mondo e il Profeta in Patria. Mikkelsen esce di scena, salgono Meeke, Ostberg e, in… differita, lo spaventato Neuville. Velocità supersoniche | <i>P.Batini, Jyväskylä</i>
1 agosto 2015

Jyväskylä, 1 Agosto. Certe cose le sanno fare, ormai, solo i campioni veri, e il Motorsport di oggi, salito su livelli altissimi in ogni iper-specializzata disciplina, enfatizza lo spettacolo straordinario di una bravura inarrivabile. È il primo passo, da campioni a miti, poi saranno Dei, verso la leggenda. Per “noi umani”, la fortuna e il privilegio di vivere un’epoca di spettacoli sportivi eccezionali.

 

Si chiude la prima tappa del 65° Rally di Finlandia, e le nove speciali del venerdì a Sud-Ovest di Jyväskylä, compresa l’acclamata Ouninpohja che torna quest’anno nel programma della “classica” della velocità del WRC, dicono che bisognerà stare con il fiato sospeso ancora per due giorni. La scrematura del mattino ha lasciato liberi Latvala e Ogier di mandare in scena un duello dai toni esplosivi, su un palcoscenico che, tanto è veloce e fulmineo il Rally, è largo quanto la lama di un rasoio. Le medie sono elevatissime, gli scarti minimi, e il fantasma dell’errore fatale incombe su ogni chilometro, su ciascun metro dell’incredibile “campo di volo” del Finlandia. 2,6 secondi separano Latvala da Ogier dopo centosessanta chilometri di Prove Speciali, “volate” a oltre 125 chilometri orari di media.

 

Alla fine del primo giro Ogier aveva cinque secondi di vantaggio, alla fine della giornata Latvala li aveva risucchiati tutti e, calando l’asso sulla più difficile, lunga e spettacolare Speciale del Rally, la supersonica Ouninpohja  appunto, ha dimostrato al 400° centro personale di meritare ampiamente la leadership provvisoria. La differenza sta tutta lì, oltre quei due secondi e mezzo, in quel “coraggio” che ha fatto fare all’Ufficiale finlandese di Volkswagen la differenza. A detta dello stesso Pilota, è il momento cruciale della corsa, della svolta che gli ha aperto le porte di un’altra dimensione, nella quale vivere “confortevolmente” la situazione più delicata dell’anno. Beninteso, neanche la metà del Rally è andata in archivio e, di fatto, mancano ancora due giornate, diverse nella distanza ma ugualmente difficili e suggestive, a completa disposizione dei duellanti e in balia dell’incertezza del confronto tra i due formidabili Compagni di Squadra.

Giornata impegnativa per Ogier

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Nella prima tappa del Rally di Finlandia Sebastien Ogier ha mostrato un passo indiavolato

 

Ci sarebbe da dire che la giornata di Ogier è stata impegnativa. Meeke gli aveva tolto la piccola leadership conquistata con il Super Special Stage, gli sterrati del primo giro erano lavati dalla pioggia del giorno precedente e c’era da misurarne l’incerto grip, e nel secondo giro poi, il Campione del Mondo ha trovato le piste rovinate dalle strane, e a volte illogiche traiettorie dei piloti di casa. Sotto questo aspetto, ovvero complessivamente, la gara di Ogier è stata perfetta, e perfettamente allineata all’incredibile capacità del fuoriclasse francese di mantenere un ritmo indiavolato dentro la curva di sicurezza.

 

Anche a queste condizioni, tuttavia, la performance di Latvala non è intaccata minimamente. È come se il finlandese avesse deciso di scoprire le sue carte, compreso l’asso tenuto nella manica per tutta la carriera e riservato ad una circostanza speciale. Latvala si scopre all’altezza della situazione più difficile della sua stagione e, quasi letteralmente, prende il volo. Se la “macchina” Ogier è perfettamente rodata e micidiale, adesso per Latvala arriva il momento di consolidare un salto di qualità. Riuscirà il beniamino di casa a convertire l’exploit in una costante? Se sì il Rally di Finlandia avrà un protagonista tutto nuovo, e il Mondiale un motivo in più.

La Volkswagen Polo R regina del mondiale

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Chris Meeke è terzo al volante di una Citroen decisamente in crescita

 

Nel frattempo, il Mondiale vive su due binari paralleli e con pochi punti di contatto con la realtà del singolo Rally. Approvato il regolamento futuro delle nuove supercar più potenti e un po’ tamarre, ma grintose come sembra volere il cinema del WRC, affidate le Toyota del ritorno al futuro alla guida di Tommi Makinen, e in attesa delle nuove Hyundai pensate per un passo deciso in avanti, intanto la regina del Mondiale per il terzo anno consecutivo è l’immediatamente adulta Volkswagen Polo R. Dietro è tanta fatica per cercare di tenerne il passo, molta frustrazione e solo sprazzi di gloria. Sprazzi che si pagano caro, e si torna in Finlandia.

 

Chris Meeke è terzo con la Citroen indubbiamente cresciuta. Non lontanissimo. Ma il campione irlandese, che ha regalato alla Marca francese l’insperata vittoria in Argentina, ha distrutto il bel regalo con gli errori grossolani dell’Italia e della Polonia, al punto che il suo più ostinato mentore, Yves Matton, si è sentito in dovere di precisare che il sedere del Pilota non è necessariamente incollato al sedile della Ds3 ufficiale. Meeke ha gettato acqua sul fuoco e si è dichiarato tranquillo e consapevole che il suo futuro è nelle sue mani, ma è chiaro che solo un risultato in Finlandia può restituirgli un po’ di forza contrattuale. Con Mads Ostberg alle sue spalle, Meeke difenderà con i denti il podio provvisorio conquistato con grande lucidità alla fine della prima tappa, ma parlare di tranquillità nell’abitacolo della Ds3 numero 3 è forse eccessivo.

Bene Neuville e Sordo

Due Citroen dietro alle due Volkswagen in testa, e due Hyundai dietro alle due Citroen. Viene da dire che Dani Sordo, sesto, sta facendo una bella gara, ed è vero, ma più bella ancora è quella di Thierry Neuville, quinto. Il belga il suo errore madornale lo ha fatto subito distruggendo la propria i20 durante lo shake down, e il peso dello spavento è rimasto sulla sua pelle per tutto il primo giro del venerdì. Sembrava quasi che l’Equipaggio della prima Hyundai avesse cambiato registro alle note, abbassandone il ritmo e portandole fuori dalla chiave necessaria di competitività. Poi Neuville si è gradatamente ripreso ed è salito sul buon livello che ci si deve aspettare, e nel secondo giro il risultato è venuto fuori.

 

Mikkelsen nel Finlandia di quest’anno non c’è mai stato, e l’incidente durante la quinta speciale è solo una “scusa” che no giustifica il disagio della terza Volkswagen sul percorso terra-aria del Rally.

La scrematura del mattino ha lasciato liberi Latvala e Ogier di mandare in scena un duello dai toni esplosivi, su un palcoscenico che, tanto è veloce e fulmineo il Rally, è largo quanto la lama di un rasoio

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Kubica c’era, finalmente e con grandi prospettive, ma non l’alternatore della sua Fiesta RS. Paddon ha chiuso con una gran botta la buona, e a tratti esaltante serie positiva iniziata in America Latina. Non presenti Prokop e Tanak, quest’ultimo con una sospensione fuori uso, e molto meglio Juho Hanninen, settimo con una Fiesta RS, ed Esapekka Lappi al comando della WRC2 con la nuova Skoda R5.

 

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