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Jyväskylä, 2 Agosto. Attenti a quei due. Jari-Matti Latvala e Sebastien Ogier. Poi è il vuoto. Merito dell’impareggiabile sequenza della coppia franco-finlandese di Volkswagen, o demerito della Compagnia? L’uno e l’altro. Ogier ha vinto tre Speciali, Latvala cinque, compresa la tripletta finale con la quale ha messo i puntini sulle “i”, ed è l’en plein di giornata, dopo che venerdì solo una Speciale è sfuggita al duo di testa, la settima andata a Meeke. I compagni di Squadra VW hanno duellato dialogando a stoccate di fioretto, offrendo uno spettacolo stupendo, e chiudendo ogni varco alle alternative hanno preso gradatamente il volo sulle velocissime strade finlandesi.
Sempre più indietro, Mads Ostberg è onorevolmente terzo a un minuto e mezzo, Thierry Neuville quarto a tre e mezzo, Ott Tanak si è ripreso dall’opaca tappa di apertura, ma la quinta posizione, alla fine del sabato di otto prove speciali a Ovest di Jyväskylä, è fatturata a quasi cinque minuti. Troppo per poter avere il diritto di discutere, o anche soltanto di dire la propria. Il 65° Rally di Finlandia è un affare privato in Casa Volswagen, e riguarda solo Latvala e Ogier.
È chiaro, ma solo adesso, che le retrovie tendono a difendere la posizione, una buona “strategia” visto che il piatto del Finlandia è inarrivabile e che ogni tentativo di sortita è regolarmente punito senza pietà. Dopo Mikkelsen e Paddon venerdì, e senza contare l’uscita di scena di Robert Kubica nell’ultima Speciale, sabato è il caso di Dani Sordo, che ha parcheggiato fuori dalla carreggiata della 15ma Speciale per cinque minuti, e dell’ancor più sfortunato Meeke, che è uscito di strada e ha fermato la Ds3 contro un albero durante la sedicesima. Viene da pensare che è stata punita l’arroganza, l’ambizione smisurata che spinge a non accontentarsi, ma naturalmente le dinamiche sono meno ovvie e scontate.
La debacle di Sordo e Meeke
Sordo certamente cercava un posto al sole tra gli arrembanti compagni di squadra Hyundai, e Meeke aveva un disperato bisogno di sottolineare la già consolidata e stimabilissima prestazione con un guizzo di splendore che desse un valore aggiunto al podio. È andata male a entrambi, e Nandan e Matton, i “boss” di Hyundai e Citroen, saranno ancora meno contenti dei rispettivi Piloti. Venerdì avevano ciascuno due macchine in buona posizione, ora ne hanno solo una a testa, troppo poco per far notare qualcosa di buono a margine dell’ennesima marcia trionfale delle Polo, e troppo poco soprattutto per fare programmi ragionevoli per il futuro basandosi sui responsi del presente.
A questo punto, per trovare uno spunto di interesse concreto e un motivo di giustificato orgoglio, bisogna scivolare un poco più indietro nell’ultima classifica provvisoria, alle spalle di Tanak, Hanninen e Prokop. È lì che si ritrovano le pregevoli incursioni sempre delle R5 Skoda di Lappi e Tidemand, e soprattutto, per quanto ci riguarda almeno, la consistenza finalmente premiata di Lorenzo Bertelli, che è cresciuto di esperienza e, pur in debito di esperienza sulle velocissime piste finlandesi, entra di diritto nella top ten.
L'ultima giornata, un capitolo a parte
Alla conclusione dell’ottava prova del Mondiale WRC 2015 mancano adesso soltanto i trenta chilometri scarsi delle due Myhinpaa, l’ultima delle quali in regime Power Stage sotto gli occhi di riflettori e telecamere. Viste le delicate condizioni del Rally, e lo status definito così chiaramente dopo la disputa delle prime 18 prove speciali, l’ultima giornata di gara potrebbe essere un capitolo a parte. Venerdì Latvala è stato magistrale sulla lunga e “mitica” Ouninpohja, sabato il finlandese ha autografato la propria splendida performance partendo sotto la pioggia all’attacco della seconda Jukojarvi. Più ancora che nella prima tappa, è stato questo l’acuto che ha consentito a Latvala di definire più chiaramente i contorni della propria leadership e di chiudere la tappa con un vantaggio non più così labile e “formale”.
Con il Rally “consumato” al 90%, 13 secondi di vantaggio sono davvero tanti e, accompagnati dall’eventuale rinuncia ai punti del Power Stage, possono offrire, su un vassoio d’argento e in perfetta sicurezza, il terzo successo di Latvala in Finlandia. Lo riconosce lo stesso Ogier, che fa i complimenti al compagno di Squadra, chiama in causa un piccolo errore nella sedicesima speciale e la conseguente toccata che gli ha fatto temere di aver forato, e si offre alla possibilità di vedersi fuori dalla corsa per la vittoria finale.
Ogier verso il terzo titolo mondiale consecutivo
In un Rally dimostratosi così delicato e intransigente, chiudere la battaglia e congelare il risultato avrebbe un senso potente e non ci sarebbero vittime sacrificali.
I compagni di Squadra VW hanno duellato dialogando a stoccate di fioretto, offrendo uno spettacolo stupendo, e chiudendo ogni varco alle alternative
A Latvala il successo meritato nel Rally di Casa, e a Ogier un altro salto sul trampolino che lancia verso il terzo Titolo Mondiale consecutivo.
Resterebbe solo la difficoltà di gestire la faccenda. Jost Capito, formidabile trascinatore e artefice del successo Volkswagen, ha sempre dichiarato che l’unica ragione per prendere in considerazione un ordine di scuderia è il fatto che il Mondiale Costruttori possa essere a rischio. Ma non è così. Probabilmente il messaggio più consono alla circostanza è il solito, in questo caso variamente interpretabile: “Ragazzi, vediamo di non rovinare le macchine!”.