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Zagabria, Croazia, 22 Aprile 2023. Certi eventi non li capisco proprio. Al punto che non mi sembrano neanche propriamente degli eventi, assomigliando piuttosto a dei sistemi di accadimenti che interrompono una logica felice per proporne una intermittente, snervante. Vediamo di spiegarci. 44° Rally Croazia, 10a Speciale, Vinski Vrh – Duga Resa di 9 chilometri scarsi. Un giorno è passato, e oltre 160 chilometri dei 300 del totale. Cioè siamo oltre metà Rally e la situazione è abbastanza stabile, se così si può dire. Neuville è in testa, Evans incalza ma ha ancora una decina di secondi da recuperare, Tanak vivacchia di conserva a 26 lunghezze. Con Lappi sotto sotto contento di essere quarto e Ogier e Rovanpera, tra pneumatici squarciati, botte e penalità, per una volta completamente innocui, Neuville dovrebbe sorridere alla vita ricambiando il sorriso che quest’ultima gli ha rivolto.
Invece no. Arriva la successiva, undicesima Speciale, la prima Ravna Gora-Skrad, 10 chilometri, e bisogna tirar giù le matrici dalle rotative: Neuville non vincerà neanche questo, di Rally. Una destra sbagliata, largo di coda, un menhir in traiettoria, il tronco di un albero e il fosso. Strike, la numero 11 si ferma alla speciale 11, definitivamente. Ora, ci vorrebbe un Wanka, un PesceSporco o un Juwra, insomma uno di quei maghi di archivio e statistica, che ci aiutasse a stabilire quante speciali Neuville ha buttato via, quanti Rally, quanti Campionati del Mondo. Vero, il belga ha sempre avuto Ogier tra i piedi, ma guarda caso proprio oggi che Ogier è con un programma a mezzo servizio e in questa occasione al tappeto, Neuville si sdraia accanto a lui, anzi peggio, si toglie lui, di mezzo e dai piedi. Perché prendersela tanto? Perché è il decennale di quando dissi: “Questo Signor Neuville Vincerà presto un Mondiale!” - (sigh) – e ho continuato a dirlo per dieci anni!
Il primo a non crederci è Evans, che vede premiate all’improvviso e anzi tempo le sue ambizioni di rincorsa. Il gallese passa al comando per eredità ricevuta e il Rally cambia faccia una seconda volta. Evans in testa, Tanak a quasi mezzo minuto, Lappi a quasi uno. Niente che possa sconvolgere la notte di viglia dell’ultimo giorno. Stando così le cose, e senza andare a disturbare o disturbarsi per i punti Power Stage, Evans passerebbe al comando del Mondiale, con Ogier, Tanak e anche Rovanpera praticamente attaccati e il povero Neuville staccato! Mettiamoci pure un coefficiente sfortuna, ma questa “uscita” di Neuville, a questo punto di questa stagione, sembra imperdonabile.
È diventato un Rally Croazia da ragionieri, e sicuramente hanno ragione quelli che guardano lontano. Cosa registrare di più? Che in fin dei conti, e limitatamente alla seconda giornata di gara, il Pilota più consistente è Rovanpera. Più veloce di Ogier e ben più veloce di Evans. La sommatoria torna a far pensare a tre Toyota inarrivabili, anche se si sono incrociate vicende incredibili. Resta l’ultimo giorno, 54 chilometri, 4 Speciali, 1 Power Stage. Che poi è l’ultima occasione per vedere se usciranno delle sorprese da questo Croazia sorprendente ma un po’ piatto.
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