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Zagabria, Croazia, 21 Aprile 2023. 2 Speciali e via, il gioco è quasi fatto. Nel senso che il Rally Croazia 2023 perde subito la soluzione… che si era intravista dopo la prima speciale. Il solito Ogier protagonista assoluto. Vince la prima, subito, e si installa al comando. Facile pensare al fatto che, dentro la Toyota numero 17, il pensiero voli al Mondiale possibile, anzi quasi facile. Neuville e Tanak sono indietro, Rovanpera pure. Quindi ci pensiamo anche noi: stai a vedere che il record di Loeb sta tremando, e che Ogier lo può uguagliare anche con una stagione a mezzo servizio.
Poi arriva la seconda Speciale, l’impegnativa Stojdraga-Hartje di 25 chilometri, e Ogier “tocca” e danneggia cerchio e pneumatico. Un minuto e mezzo per cambiare e tutti i pensieri dedicati della prima ora, che rimangono tuttavia legittimi, si convertono nella grande chance di Neuville. Il belga che passa al comando e che potrebbe approfittare del… programma parziale di Ogier per andare a vincere, finalmente, il suo primo Mondiale. Piano, c’è da fare i conti con Rovanpera, qui per difendere il Titolo, e con Tanak, qui per riconquistarlo. Intanto Rovanpera finisce nella stessa trappola di Ogier, e l’inizio di Tanak non è certo quello del killer, l’estone sembra tra i più colpiti dalla scomparsa di Breen.
Alla fine del primo giro di prove speciali Neuville sembra essere al sicuro. È primo con 16 secondi di vantaggio su Evans e 22 su Tanak. Parecchi, per la verità. Il treno di Ogier non è passato e viaggia con 1 minuto e mezzo il ritardo, ma il macchinista non molla, c’è ancora molto spazio per andare a caccia di punti. Dunque il proposito primordiale, seppure mai dichiarato, vive. Chi sembra sotto tono, quasi fosse anzi tempo appagato, è Rovanpera. Lappi, Loubet, Katsuta fanno quel che possono, ma in prima fila restano i soliti.
Vita difficile per i “gommisti” alla vigilia del secondo giro. Si pensa possa piovere, così le scelte diventano delicate e i più vanno via con il catalogo Pirelli al completo nel bagagliaio o sui cerchi. Non tutti ci indovinano. Sul secondo giro sale in cattedra Elfyn Evans, che con due terzi, due secondi e un primo posto è decisamente il più veloce. Evans, che è scampato a una foratura lenta nella prima speciale del Rally, si avvicina a grandi passi a Neuville, che non è più in fuga solitaria ma ora minacciato da vicino. Neuville è al comando del Rally dalla seconda Speciale, ma ora il suo vantaggio sul gallese è ridotto ad appena 5 secondi. Nessuno si sente veramente al sicuro, tra regolazioni e scelta delle gomme sembra di essere ancora in fase di assestamento. Per Tanak dunque quel mezzo minuto di ritardo non è un dramma, così come non lo è per Lappi. Ogier, che ha recuperato poco del tanto che paga, e che ha danneggiato un secondo pneumatico nell'utima Speciale, in compenso ha riacciuffato Katsuta e Loubet ed è in quinta posizione. Chiaro che, in vista del secondo tempo di sabato, la partita è totalmente aperta. Ancora otto speciali, per un totale di 116 chilometri cronometrati.
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