WRC con Hayden Paddon: Svezia

WRC con Hayden Paddon: Svezia
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l pilota del team Hyundai racconta in esclusiva per AutoMoto.it i rally del Mondiale visti con gli occhi di chi corre
20 febbraio 2017

Prima di parlare del recente Rally di Svezia volevo cogliere l’occasione per inviare ancora una volta un pensiero alla famiglia dello spettatore scomparso nel Rally di Montecarlo 2017. Volevo altresì ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine; è stata una disgrazia terribile...

Ho preferito quindi cominciare a raccontarvi il mio campionato WRC 2017 dalla gara svedese.

Pensavamo, io e John, il mio navigatore, di esserci preparati bene, di aver effettuato le giuste sessioni di test prima della gara, ero molto positivo, pensavo che avremo potuto ripetere il risultato dello scorso anno, quando arrivammo secondi.

Poi giovedì, giorno dello shakedown, queste nostre speranze si sono sciolte come neve al sole.

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La vettura non era più la stessa, non la sentivo adatta al mio stile di guida; abbiamo cercato con il mio ingegnere di renderla più performante, ma in verità siamo riusciti a fare poco.

Quindi sin da venerdì sapevo che avremo dovuto lavorare molto per trovare il miglior assetto: diciamo che siamo partiti con il morale un po’ giù.

Così abbiamo dovuto aspettare il riordino e l’assistenza di mezza giornata per cercare di capire cosa non andava; io, seduto nel mio abitacolo, ho parlato per molto tempo con il mio ingegnere; non riuscivo a guidare la vettura con il mio stile di guida, non riuscivo a dare il massimo ed era una situazione frustrante.

Con queste nuove WRC, per sfruttare appieno tutta la tecnologia che hanno sotto il cofano motore, le impostazioni della vettura sono essenziali, si deve guidare la macchina ad un certo livello, altrimenti non funziona. Abbiamo quindi cambiato il settaggio della vettura, per un tipo di guida che normalmente non mi si addice, ma che rendeva la vettura più facile da condurre e le cose sono migliorate subito; nelle restanti prove della giornata abbiamo realizzato un secondo, un terzo e un quarto tempo!

Questo ci ha ridato fiducia, e ci siamo divertiti davvero. Ecco: venerdì sera era ricominciato il nostro rally!

Purtroppo le cose il sabato non sono andate come speravamo: prima problemi di servosterzo, poi una nostra scelta sbagliata di partire con 5 gomme invece che 6, hanno fermato del tutto la nostra rincorsa. Quindi con il team, abbiamo deciso di utilizzare l’ultima parte della gara per fare dei test dal vivo, raccogliendo dati e provando cose nuove. Nonostante, come detto, avessimo fatto delle buone sessioni di test, con queste nuove vetture, se si ha la possibilità, è sempre meglio farne delle altre. Ad esempio noi dobbiamo lavorare molto sul nuovo differenziale centrale.

Sono sempre stato un pilota che guadagna molta fiducia dopo ogni sessione di prove, mi sento sempre più a mio agio con la vettura, prendo più confidenza con il mezzo per il mio stile di guida.

A fine gara, nonostante il risultato finale non sia dei migliori, avevamo ripreso fiducia, sapevamo, sia io, che John, che il team, che la strada intrapresa era quella giusta; i risultati del venerdì mattina ci avevano dato morale, eravamo nuovamente competitivi.

È chiaro che la nuova Hyundai è una macchina veloce, come dimostrano le performance del nostro compagno di squadra Neuville; noi dobbiamo solo lavorare e lavorare per migliorare e realizzare il giusto mix, per tornare ad essere protagonisti.

Ci sono molte persone che lavorano dietro le quinte, che ci stanno aiutando e spero che torneremo al più presto ai massimi livelli

È chiaro che la nuova Hyundai è una macchina veloce, come dimostrano le performance del nostro compagno di squadra Neuville; noi dobbiamo solo lavorare e lavorare per migliorare e realizzare il giusto mix, per tornare ad essere protagonisti

Questa settimana, dopo lo Svezia, abbiamo effettuato una serie di test in Spagna, che ci torneranno utili per la prossima gara su terra in Messico.

Poi si torna a casa, in Nuova Zelanda, per 2 settimane. Non saranno vere vacanze, perché saremo impegnati in molte manifestazioni, ma sicuramente l’aria di casa ci servirà per ricaricare le batterie dopo un inizio di stagione disastroso. Ma siamo ottimisti.

Ci vediamo in Messico!

Testo raccolto da Manrico Martella

Foto: Manrico Martella, Fabrizio Buraglio, Giuseppe Mazza, Simone Calvelli, Nikos Mitsouras

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