WRC con Hayden Paddon: Australia

WRC con Hayden Paddon: Australia
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Il pilota del team Hyundai racconta in esclusiva per AutoMoto.it i rally del Mondiale visti con gli occhi di chi corre
23 novembre 2016

Con il Rally d’Australia, si è conclusa la stagione 2016 del WRC. Avevamo molte aspettative per questa gara, una gara che aspettiamo tutto l’anno, sia io e John, che tutti i nostri sostenitori neozelandesi; per noi è un evento speciale.

Purtroppo l’ultimo giorno il podio per cui stavamo lottando si è perso nella polvere australiana per una foratura, così è volato via il terzo posto. Abbiamo terminato quarti, come nella classifica finale del campionato del mondo.

Memori della nostra partecipazione lo scorso anno a quest’evento, abbiamo cercato di mettere in pratica tutto quel che avevamo appreso durante la gara del 2015.

Siamo partiti concentrati per ottenere una buona prestazione e, nonostante un miglioramento rispetto allo scorso anno, non ero del tutto soddisfatto, non riuscivo a raggiungere i miei standard. Dobbiamo lavorarci ancora su, perché il prossimo anno, gareggiando a questi livelli, non posso permettermi di avere dei momenti “off”.

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Abbiamo pensato di utilizzare il venerdi come un giorno di “set up”, se così’ lo possiamo definire; studiare come reagiva la vettura alle nostre sollecitazioni, cercare di regolarla al meglio, per poi cominciare ad attaccare dal secondo passaggio.

Il sabato sarebbe stato il giorno dove avremmo dato tutto, per poi partire la domenica con un numero di partenza buono per continuare a spingere.

Devo dire che questa tattica stava dando i suoi frutti: il venerdi avevamo chiuso al 4° posto, ma indietro di 22”; ecco, forse con qualche secondo di meno sarebbe stato meglio. Il sabato contavamo sui 2 passaggi sulla prova speciale di Nambucca, di ben 50 km, per risalire in classifica. Nonostante i grossi problemi di polvere all’interno dell’abitacolo e sulla strada siamo riusciti a risalire, sin dal primo passaggio, dal quarto posto al secondo, dimezzando lo svantaggio dal leader.

Il secondo passaggio sulla stessa prova comportava però per tutti il problema delle gomme; non potendo cambiare gli pneumatici, dovevamo essere attenti al loro consumo e al fatto che la temperatura esterna era più alta, circa 30 gradi.

Quindi ho preferito non spingere a fondo per evitare problemi con le gomme, forse ho guidato con troppa cautela, tant’è che alla fine ho perso 7”, che hanno di fatto rallentato la nostra rincorsa per la vittoria.

La domenica, ultimo giorno, siamo partiti con l’idea di non accontentarci del terzo posto, eravamo a soli 12” dalla vetta e insieme a John abbiamo deciso di rischiare il tutto per tutto! Volevamo provare a vincere, d’altronde non lottavamo per conquistare il campionato del Mondo e quindi eravamo abbastanza liberi per scegliere questa tattica aggressiva.

La domenica, ultimo giorno, siamo partiti con l’idea di non accontentarci del terzo posto, eravamo a soli 12” dalla vetta e insieme a John abbiamo deciso di rischiare il tutto per tutto! Volevamo provare a vincere

Purtroppo, siamo arrivati larghi ad una curva ed abbiamo toccato leggermente, la gomma ha dechappato e poi abbiamo dovuto concludere la speciale in questo modo, perdendo circa 1 minuto. Siamo scesi dal terzo posto al quinto. Abbiamo continuato a spingere nelle speciali successive, recuperando la quarta posizione.

Sicuramente si tratta di un podio perduto, ma ripeto, volevamo provare a vincere la nostra seconda gara del mondiale; per noi, per la Hyundai e per tutti i nostri supporters venuti dalla Nuova Zelanda. Tutto il lavoro svolto quest’anno ci tornerà utile sicuramente il prossimo anno.

In verità speravamo di andare meglio nella seconda parte di questa stagione, dopo la vittoria in Argentina. Abbiamo sì migliorato le nostre performance rispetto alle gare disputate nel 2015, e quindi potremmo essere soddisfatti, però penso sempre che avremmo potuto fare meglio. Questo è uno stimolo maggiore per il prossimo anno.

Siamo orgogliosi di quel che abbiamo realizzato insieme al nostro magnifico team Hyundai Motorsport, che non finirò mai di ringraziare; così come John, il mio navigatore; Katie; il mio ingegnere, Rui; i meccanici e tutti i partner commerciali, perché questo è uno sport di squadra, ricordiamolo! Ancora più importante: ci sono state un sacco di lezioni tratte dal fine settimana, che ci aiuteranno a tornare più forti l'anno prossimo.

Infine, non per ultimi, ringrazio gli appassionati di tutto il mondo che ci hanno sostenuto ed in particolari modo i miei Kiwi: 110 supporter che mi hanno seguito in quest’avventura mondiale. È una sensazione davvero speciale gareggiare all’estero e vedere tante bandiere neozelandesi che sventolano!

Ora prima dell’inizio della nuova stagione abbiamo un paio di mesi, che purtroppo non saranno di vacanze; qui in NZ abbiamo molte attività promozionali. Inoltre ci sono i test invernali in Europa, in vista dell’appuntamento del prossimo Montecarlo

Vorrei fare i complimenti a John, il mio navigatore, per aver vinto il premio Marlborough come sportivo dell'anno. Ora prima dell’inizio della nuova stagione abbiamo un paio di mesi, che purtroppo non saranno di vacanze; qui in NZ abbiamo molte attività promozionali. Inoltre ci sono i test invernali in Europa, in vista dell’appuntamento del prossimo Montecarlo.

Quindi di giorni di riposo, da passare a casa con la famiglia, ne rimangono ben pochi. Ma non preoccupatevi, rimarremo sempre in contatto con voi! Ancora grazie a tutti per il vostro supporto!

Testo raccolto da Manrico Martella - Foto: Ross Hyde

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