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Barcellona, 24 Ottobre. Il giorno del “tutto asfalto”, penultimo del programma, diventa davvero interessante, equilibrato e ricco di piccoli, non “fatali” cioè, colpi di scena. Latvala è senz’altro il più sfortunato, perché poteva pensare di giocarsela con il compagno di Squadra e già Campione del Mondo ma, al pari di Tanak, Ostberg e del “solito” Kubica, esempi di grande animazione peraltro motivata dal bisogno di uscire dall’impasse di una certa indifferenza stagionale, non è riuscito ad evitare i rischi che si corrono quando si “spinge” forte alla ricerca di un risultato a cui si tiene molto.
Nella sfortuna… fortuna che la “punizione” è moderata e, rimanendo in gara anche il finlandese, le dinamiche agonistiche dipingono lo scenario di un’altra variante dello show di onnipotenza delle Volkswagen, tra l’altro vincitrici di tutte le PS del giorno sulle colline di Tarragona. Morale, Sébastien Ogier va incontro a una delle più belle, e sicuramente più “serene”, divertenti vittorie. Con un’altra dimostrazioni del suo formidabile talento nel gestire le più disparate situazioni di corsa. Quando mancano le ultime 6 Speciali del lungo, articolato e “vario” Rally di Catalogna, con oltre un minuto di vantaggio Ogier è saldamente in testa alla Corsa, non più raggiungibile.
Bel Rally, avvincente e vario, mai scontato, se non per il risultato basico della leadership di Ogier, “solare”. L’ambiente sembra quasi rilassato, anche se sotto la cenere covano i fuochi di preoccupazioni e situazioni di verosimile, profondo disagio. In questo momento della stagione, vuoi perché le evidenze non danno scampo, vuoi perché è troppo tardi per correre anche minimamente ai ripari, gli avversari delle Volkswagen fanno sfoggio di esagerato fairplay e la Squadra di Jost Capito raccoglie onori e riconoscimenti anche da quelle inaspettate direzioni.
Per quanto riguarda la leadership della corsa a due terzi del “palinsesto”, il risultato è sin troppo chiaro. Ogier vince cinque delle otto prove speciali del secondo giorno, e Latvala le restanti tre. La differenza sostanziale, in termini di rendimento, è che Ogier è ancora in testa ma ormai con quasi un minuto di vantaggio, mentre Latvala, che era a un soffio dal Compagno di Squadra al termine della prima tappa, insegue ora a distanza, ed ha impiegato tutta la giornata per recuperare la posizione che aveva perso nel corso della 12ma Speciale, la prima Poboleda di 10 chilometri.
In quella occasione, finalmente a posto con un problema di rendimento dell’impianto frenante, il finlandese è ripartito all’attacco ma ha danneggiato una ruota contro un blocco di cemento, questo per aver tagliato troppo seccamente una curva. Latvala stava peraltro perdendo gradualmente il contatto con il leader e Campione del Mondo, ma l’errore cambia completamente la fisionomia della sua gara.
In quel momento, già uscito di scena nella prova precedente Tanak, terzo al “riposo” della prima tappa, Latvala scende al quarto posto, alle spalle di Ogier, Mikkelsen nel frattempo risalito, e del tenace Sordo. Il suo obiettivo è però definitivamente ridimensionato, e ridotto alla sagoma non più della vittoria ma di un gradino del podio.
Più motivi di eccitazione iniziano ad incrociarsi ravvivando il già bellissimo Rally, a parte l’uscita di strada e di scena dell’apripista Bertelli, già fuori il primo giorno. A giocarsi i due posti disponibili sul podio sono adesso in tre, Mikkelsen, Sordo e Latvala. Ci sarebbe anche Ostberg, ma il norvegese non riesce a seguire il salto di qualità, e sarebbe bello che ci fosse anche Kubica, che nel frattempo è tornato a far la voce grossa piazzandosi due volte secondo e che può solo dolersi ancor di più del problema del primo giorno.
È nel secondo giro che scoppia l’”incendio”. Il primo a muoversi, mentre Kubica è rallentato da un freno posteriore in avaria, è Mikkelsen, che passa Sordo nella spettacolare Figuera con la famosa inversione di El Molar. Poi è la volta di Latvala che, con due vittorie consecutive, scavalca Mikkelsen e Sordo in un colpo solo e torna al secondo posto, mentre Kubica continua ad avere problemi e si defila nuovamente.
La cortissima, spettacolare prova di Salou congela una situazione che, per quanto riguarda il podio, permane fluida. Solo al comando Ogier, Latvala, Mikkelsen e Sordo sono compresi in un intervallo di appena sette secondi.
La cortissima, spettacolare prova di Salou congela una situazione che, per quanto riguarda il podio, permane fluida. Solo al comando Ogier, Latvala, Mikkelsen e Sordo sono compresi in un intervallo di appena sette secondi. Nel frattempo Meeke è riuscito a passare Ostberg, un secondo e mezzo tra i due Piloti DS3, e Neuville ha addirittura ripreso Paddon, due forature, e i due Equipaggi Hyundai sono perfettamente appaiati, fermo restando che Sordo è migliore di entrambi.
Insomma, le ultime sei Speciali di domenica, altri 76 chilometri sicuramente cruciali, dovranno emettere une bella serie di verdetti, in assoluto o a carattere più prettamente “familiare”, ma è quanto basta per rimanere incollati al bordo delle strade del 51° Rally Spagna Catalunya-Costa Daurada.