Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Coffs Harbour, 12 Settembre. L’approccio al Rally d’Australia è delicato per due motivi. Uno è la polvere sulle piste, che sale dallo sterrato in superficie sottile e labile. L’altro è la natura delle strade, che possono essere lunghe, velocissime galoppate nella campagna aperta o strette e tortuose, e per di più in mezzo alla foresta. Canguri, per fortuna, ancora niente, perché una bestia che ti salta in mezzo alla pista all’improvviso, e che può arrivare al quintale è una variabile mica da ridere, e spesso una brutta esperienza.
Le piste, dicevamo. Talvolta, tuttavia, su una stessa Prova Speciale, si possono sovrapporre le due diverse tipologie, per piccoli tratti o sezioni. Naturale che nella più lunga speciale del Coates Hire Rally Australia, la Nambucca che misura oltre 50 chilometri, il mix è quasi obbligato, e con esso la doppia attenzione, già… raddoppiata per mantenere alta la concentrazione sugli oltre 25 minuti di impegno al massimo.
Chiaro, quindi, che la seconda tappa del Rally australiano, nel cui programma sono comprese anche due esecuzioni della Valla, corta e molto veloce, basa il suo risultato e il suo thriller sul doppio passaggio sulla Nambucca. E sul primo parte il motore della Fiesta RS di Lorenzo Bertelli, il quale da l’impressione di non prendersela troppo e si avvia verso l’assistenza per sostituire il propulsore e poter ripartire domenica.
Paddon a suo agio in casa
Ancora una volta sono gli outsider a fare la voce grossa al primo passaggio. In particolare Hayden Paddon, che “fionda” la Hyundai ufficiale alla conquista della prima Nambucca e, non pago, concede il bis sulla prima Valla, dimostrando di poter essere perfettamente a suo agio non solo sulla i20, ma anche e soprattutto sull’intero ventaglio di percorsi e di impegni dell’Australia. È quasi casa sua, del resto.
Il “colpo”, tuttavia, lo fa Kris Meeke, che porta la Citroen Ds3 al comando della gara approfittando della non perfetta scelta degli pneumatici di Latvala, che perde quel tanto da cedere la leadership, e di Ogier che, senza prendere rischi, approfitta solo in parte delle traiettorie pulite lasciate sulla strada da Lefebvre che intanto è tornato in gara.
Meglio del Campione del Mondo, fanno infatti anche Mikkelsen e Tanak. Latvala è più veloce di Meeke nella Valla, ma la Speciale è troppo corta e il finlandese non recupera che una frazione del vantaggio dell’irlandese. La gara è tirata, sul filo della manciata dei secondi, e con una Prova così lunga, davvero delicata.
Ogier alla riscossa
Dopo il “service”, nel secondo giro le Volkswagen mettono la marcia in più che hanno in dote, la formazione di Capito si compatta e Ogier torna a vincere. Sulla Nambucca 2 la sola macchina a resistere all’attacco VW è la Citroen di Meeke, davvero bravissimo a limitare a poco più di un secondo il ritardo e da conservare, così, una leadership che è fragile, due secondi e poco più, ma importantissima. Esce di strada e si ritira Al-Rahji, “troppo” spettacolare nell’inseguimento dell’avversario quasi storico Al-Attiyah, che intanto, nonostante qualche piccolo problema, è il primo delle WRC2.
Viene buio, non un alito di vento. L’ultima del giorno è lo spettacolo della notturna. Gli organizzatori decidono di aumentare il tempo d’intervallo tra le partenze sperando che le nuvole di polvere si dileguino. È l’ultima Prova Speciale del sabato australiano. Esce primo Ogier, subito dopo l’”apripista” Lefebvre. Poi Latvala, che all’intermedio aveva fatto meglio del compagno di Squadra ma che alla fine è di qualche decimo più lento.
Mikkelsen non è un problema, si accoda a quattro secondi, e meglio dello svedese riesce a fare il redivivo Neuville, con la i20, che se la prende comunque con la scarsa visibilità, come se fosse l’unico a correre. Esce anche Meeke, quarto, semplicemente furioso. La polvere! Non ha resistito all’attacco di Ogier a cui paga 2 secondi e 7.
Un rally apertissimo
Vuol dire che il Rally Australia resta apertissimo. Ogier vince la tappa e passa al comando rilevando la leadership di Latvala della vigilia.
Ogier vince la tappa e passa al comando rilevando la leadership di Latvala della vigilia. Ma Chris Meeke è lì, a 3 decimi soltanto
Ma Chris Meeke è lì, a 3 decimi soltanto, unico in grado, in mezzo allo strapotere VW e di Ogier, di dare al Rally un… volto nuovo.
Resta domenica, ultimo giorno utile di questa occasione per incoronare Ogier tre-volte-Campione-del-Mondo. Lo decideranno le cinque prove finali, Bucca Long e Wedding Bells, due volte ciascuna, con le “campane del matrimonio” in versione finale Power Stage, e l’unica Settles Road.