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Ginevra, 28 Febbraio 2024. Fine del tira e molla, della melina di un fenomeneno nato storto: l'ibrido è condannato a morte alla conclusione della corrente stagione. Lo ha deciso il meeting del consiglio mondiale del Motor Sport riunitosi mercoledì 28 Febbraio. Adesso la commissione WRC ha tempo fino alla ri-riunione di Giugno per definire i dettagli di un piano che comprende, oltre alla ratifica dell’”esecuzione” dell’ibrido, anche altri argomenti di carattere promozionale, logistico e sportivo. E naturalmente tecnico.
Si profila quella che abbiamo sempre visto come l’evoluzione logica di una situazione tecnica, sportiva e di budget da rivedere, ovvero la rivalutazione, o meglio il nudo e crudo riconoscimento del valore, delle R5 ora Rally2. Si potrebbe dire che, se la meteora dell’ibrido (il regolamento è entrato in vigore nel 2022) ha avuto un riscontro… questo è unicamente nell’aver sottolineato e accompagnato l’eccezionale sviluppo della categoria promozionale, nel frattempo cresciuta in buona sintonia con i tempi che corrono (che poi sono gli stessi che avrebbero dovuto far riflettere gli estensori del regolamento 2022-2024).
Ma a quanto pare si farà ancora fatica a riconoscere gli errori e i limiti della scelta ibrida, in particolare continuando a nicchiare sul futuro delle Rally2. Si parla, infatti, oltre che della “condanna” dell’ibrido, di ridurre la potenza e l’aerodinamica della classe regina (di un regno di due Fabbriche e mezzo e meno di 10 vetture), e contemporaneamente spostare quel “Plus” che aveva caratterizzato il titolo del precedente Regolamento (2017-2019, poi prorogato al 2021) creando, appunto, la categoria delle Rally2+, più potenza (un kit) e aerodinamica.
L’obiettivo sembra essere, almeno nella prospettiva di un periodo di transizione breve, la stagione 2025, di “mescolare le carte” consentendo alle Rally2 "dopate" di confrontarsi con le nuove, “strozzate” Rally1. Altre specifiche, complicate e tutte da verificare, fanno già parte degli “studi” (incrociamo le dita) che porteranno alle Rally1 del 2026. Bisogna ammettere che, per lo meno, è stata invertita quella che, da metà della stagione scorsa, sembrava essere la tendenza predominante, cioè quella di mantenere per un certo tempo ancora le attuali Rally1 ibride. Quel che è certo è che le attuali Auto Rally1 sono già costosissimi pezzi da museo. Ammesso che abbia un particolare senso mettere nella vetrinetta o nell’album dei ricordi anche i fallimenti!
© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport – Ford M-Sport – WRC.com