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Monaco Monte Carlo, 22 Gennaio 2023. Più caldo, più grip, più asfalto. L’epilogo del 91mo Rallye Monte-Carlo deve tener conto di queste “particolarità”, una volta ritenute del tutto eccezionali. Cambi climatici. L’iconografia delle strade del “Monte” coperte di neve o di ghiaccio è antologia. Oggi è bel tempo per tutti, sottozero solo ai passi, Pirelli soft a dura prova per tutti. L’ultimo giorno c’è da risparmiare per poter disputare il Power Stage con le aderenze in forma. C’è chi lo fa vistosamente, chi forse è indeciso, chi non si sottrae alla “prova generale” dell’ascensione al Col de Turini. Senza che cambi molto si va alla finalissima del Power Stage in uno stato di particolare eccitazione.
Il primo giro delle Prove della Domenica è la solita equa divisione di pani e di pesci. Ogier vince la prima Luceram – Lantosque, Rovanpera la prima La Bollène-Vésubie - Col de Turini, la prova generale del Power Stage, appunto. Alle spalle dei non chiari interessi in testa alla corsa, divisione anche tra Neuville e Evans, quest’ultimo attardato sul Turini da un improvviso attimo di blackout, cosicché le posizioni nella generale diventano inattaccabili. Difficile che Rovanpera possa andare a prendere Ogier, impossibile che Evans agganci Neuville per la terza piazza, Tanak è addirittura non pervenuto, oltre due minuti indietro e la dichiarata intenzione di investire tutto nell’ultimo strappo di un Monte-Carlo certamente non soddisfacente. Né per il Pilota né per M-Sport.
Sulla seconda Luceram – Lantosque, stranamente Ogier spinge e Rovanpera si rilassa. Il gap si amplia e da questo osservatorio l’unica cosa certa è che Rovanpera non si risparmierà nel Power Stage. Altri problemi per Loubet. Si va agi ultimi 15,52 chilometri. È Col de Turini, è Power Stage. Il cielo è grigio Kodak. Ordine inverso di palpitazioni, parte Rossell, Rally2, l’ultimo sarà Ogier. Non c’è gran storia, per la verità, e gli hilight del gran finale sono 3. Per primo Tanak, che spinge davvero a fondo e ottiene il provvisorio migliore fin quasi alla fine della Speciale. Il suo tempo “tiene” fino al passaggio di Rovanpera che, rotti gli indugi, si proietta in un finale di Prova formidabile e fissa il definitivo primato sul Power Stage. Ogier alla fine cede alla logica più importante, il Rally e il record come priorità. Ai primi intermedi è già chiaro, conservare, preservare, garantirsi il bersaglio grosso. Alla fine è quinto, ma quella fine significa la vittoria del Rally, il nono successo personale al Monte-Carlo, che è il record assoluto e solitario, visto che l’assente Loeb è fermo a otto vittorie. Rovanpera, Tanak, Evans, Neuville, Ogier. Questo è il Powers Stage e i suoi punti extra.
Ogier e Rovanpera sui primi gradini del podio monegasco. Si comincia con una doppietta Toyota. Neuville è terzo a poco meno di 45 secondi, molto bravo, Evans quarto a oltre un minuto. Il povero Tanak è quinto, assai indietro, forse un po’ troppo. Bellissimo il duello animato da Nikolay Gryazin, Skoda Fabia RS Rally2 e Yohan Rossell, Citroen C3 Rally2, per il primato WRC2. Il russo si impone con un margine irrisorio sul francese, poco più di 4 secondi.
Si va ora a Nord, per il 70° Rally Sweden, dal 9 a 2 Febbraio, seconda prova del Mondiale appena avviato. Epicentro rinnovato a Umea, Nord- Est del Paese, alla ricerca di freddo, neve e ghiaccio mancati clamorosamente al 91mo Monte-Carlo.
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